

A forza di aumentare ogni tipologia di tassa e balzello, nel tentativo di raggiungere il miraggio del pareggio di bilancio, François Hollande ha esasperato i francesi e non è un caso se si ritrova ad essere il presidente più impopolare della storia della République. Questa esasperazione, che si accompagna a un costante aumento della disoccupazione nel paese, ha però solleticato la fantasia degli imprenditori francesi, che hanno trovato modi sempre più caratteristici per protestare.
GLI SPENNATI. L’ultimo gruppo ad essersi formato è quello degli “Spennati” (Déplumés) e sul loro sito campeggia lo slogan: «Hollande, gli imprenditori sono in mutande». Un gallo spelacchiato e déshabillé accompagna le richieste di questo gruppo di imprenditori: «Semplificare le 3600 pagine del Codice del lavoro» e «abbassare il costo del lavoro» perché «imprenditori in erba, padroni di Pmi, indipendenti, liberi professionisti o dirigenti delle più grandi imprese vivono oggi le stesse difficoltà, non conta il numero di assunti o il bilancio aziendale».
I PASSERI. Quando i piccioni si sono divisi, sono nati “Les moineaux”, i Passeri, in «rappresentanza dei giovani imprenditori che hanno abbandonato un posto di lavoro stabile per rischiare e innovare». «Non siamo piccioni – scrivono – ma semplici passeri e più che il problema delle plusvalenze ci battiamo contro le tasse che appesantiscono il nostro budget, un Codice del lavoro troppo rigido, finanziamenti difficili da ottenere e le disuguaglianze nella tassazione rispetto alle grandi imprese».
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