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Come si combatte l’ideologia woke, il politicamente corretto che negli ultimi decenni è nato nelle università americane e da lì si è diffuso nel mondo della cultura, dell’intrattenimento, della finanza e della politica? Come resistere al totalitarismo soft che espelle dal dibattito pubblico chi non si allinea al pensiero progressista corrente su razzismo, gender, clima, allarme fascismo permanente?
La burocrazia del politicamente corretto nei campus
La soluzione non è costruire una nuova egemonia alternativa, né fare lo stesso errore di chi, da sinistra, censura opinioni e idee non gradite, ma qualcosa va fatto per fermare quello che Marco Bassani chiama il «disciplinamento dei chierici da parte dei chierici», il politicamente corretto imposto a chi interviene nel discorso pubblico generale. Qualcosa va fatto e forse si può fare. Poiché il potere – anche delle idee – per essere esercitato ha bisogno della burocrazia, nelle università americane, dove tutto è cominciato, spadroneggiano ...
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