«Piano Famiglia, un primo passo decisivo. Ora vigileremo»

Di Carlo Candiani
22 Aprile 2012
Francesco Belletti (Forum) è soddisfatto del via libera alla piattaforma di iniziative sulla famiglia: «Resta però da capire quanto il testo iniziale sia stato modificato».

«È un fatto storico, è la prima volta che l’Italia adotta un Piano Famiglia». Queste le prime dichiarazioni del ministro della Cooperazione internazionale Andrea Riccardi, dopo il via libera alla piattaforma di iniziative sulla famiglia che ora dovrà avere l’approvazione del governo e diventare legge firmata dal Presidente della Repubblica. Un primo passo che parte dalla Conferenza sulle politiche familiari svoltasi a Milano nel novembre del 2010, sotto l’egida del governo Berlusconi, coordinato dall’allora sottosegretario Carlo Giovanardi. «È una buona notizia. – commenta Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari – Finalmente la Conferenza Stato – Regioni, che inizialmente aveva bloccato il piano, ha dato parere positivo.

Tutto bene, quindi?
Siamo soddisfatti che si sia oltrepassato un primo scoglio istituzionale, ma vogliamo capire se la nuova formulazione, modificata nella discussione a cui purtroppo non hanno reso parte le forze sociali, comprende il Fattore famiglia, per cui tanto stiamo lottando, e se investe sulla conciliazione lavoro/famiglia in modo appropriato. Siamo in attesa di una nuova consultazione.

Il ministro parla di un badget di 81 milioni, con l’intenzione di non distribuirli a pioggia.
La cifra è minima ma comunque c’è. Speriamo solo che non si tratti di una semplice dichiarazione d’intenti, senza tempi certi e individuazione delle priorità. Siamo comunque coscienti che la gradualità sarà un criterio di applicazione del Piano.

Rileggendo i titoli del documento, a dir la verità, non ci sono cenni al Fattore famiglia.
Infatti è così. Per noi, la partita fiscale è decisiva. Se parallelamente ci saranno interventi sulla politica fiscale che non terranno conto della centralità della famiglia, allora a cosa sarà servito questo piano?

Non siete tranquilli?
Il Piano si basava su tre pilastri: la riforma fiscale, quella del welfare e la conciliazione famiglia/lavoro (servizi alle famiglie con disabili, anziani, sostegno minori in difficoltà). Vorremmo almeno capire quanto queste direttrici facciano  parte del piano strategico del Paese. Anche perché, diciamo la verità, nelle iniziative di questo governo finora la centralità della famiglia è stata ignorata.

Ora cosa prevede l’iter?
Ci sarà la pubblicazione del testo approvato dalla Conferenza Stato – Regioni e poi l’approvazione in Consiglio dei Ministri, previe consultazioni con le Associazioni familiari, delle quali il Forum è grande rappresentante. Speriamo che entro l’estate l’esecutivo possa votare il testo definitivo.

Qualche settimana fa il Forum aveva lanciato un appello preoccupato per una stabilizzazione definitiva del 5 per mille. Finalmente è arrivata.
Il governo su questo punto ha ascoltato il Paese reale. È un segnale rilevante di riconoscimento dell’importanza del Terzo Settore.

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