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C’è disagio nella sanità. Nei media, soprattutto in quelli dedicati, è riferita una lamentazione generale, di medici, infermieri e pazienti. I primi (medici e infermieri), dopo la prova di grande dedizione e coraggio durante l’onda iniziale della pandemia da Covid, sembrano essere esauriti, logorati da un impegno cronicamente eccessivo e insoddisfatto nelle aspettative personali e professionali. Viene diffusamente denunciata la carenza di medici che, stufi di turni, guardie, burocrazia e stipendi relativamente bassi, preferiscono andare in pensione anticipata, all’estero o verso forme di attività privata più redditizia. Tendenze dimissionarie sono presenti anche tra gli infermieri, ma soprattutto sono presenti tra i giovani tendenze a non fare questo lavoro, indubbiamente pesante sia da un punto di vista fisico che psicologico. Così i pazienti sono fortemente provati perché non riescono a ottenere le prestazioni prescritte in passato, che il...
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