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«Per la prima volta Putin è in difficoltà da tutti i punti di vista»

Di Leone Grotti
23 Settembre 2022
La mobilitazione in Russia, le proteste, i referendum in Ucraina, le alleanze, la minaccia atomica. «Per evitare esiti drammatici serve un negoziato. Né Putin né l’Occidente, però, sono disponibili». Intervista all’esperta di politica russa Mara Morini
Repressione delle proteste in Russia dopo l'annuncio di Putin della mobilitazione militare parziale per la guerra in Ucraina

«Forse per la prima volta nella sua vita Vladimir Putin si ritrova debole sia sul fronte interno che su quello esterno. I prossimi mesi saranno cruciali, sia per l’andamento della guerra in Ucraina sia per la ricerca di una via d’uscita negoziale al conflitto». È quanto dichiara in un’intervista a Tempi Mara Morini, professoressa associata di Scienza politica all’Università di Genova e grande esperta di politica russa.

Oltre 1.300 persone sono state arrestate in Russia per aver protestato contro la «mobilitazione militare parziale» annunciata da Putin. Nel paese esiste un’opposizione al presidente russo?

Esiste una parte del paese, che però rappresenta una minoranza e che è oggetto di forti repressioni, che non condivide le scelte di Putin. Alla protesta indetta da diverse associazioni studentesche hanno aderito 38 città, medie e grandi, anche se il maggior numero di fermi ha riguardato San Pietroburgo e Mosca.

Il Cremlino se lo aspettava?

Credo di sì, dal momento...

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