Papa Francesco ha incontrato stamattina il presidente francese Francois Hollande. Il colloquio è durato poco più di mezz’ora e gli argomenti sul tavolo, anche se nulla di ufficiale è ancora trapelato, erano molti: la crisi siriana, l’ambiente, l’Africa e – ovviamente – le numerose riforme che il governo socialista ha messo in campo da quando guida il paese: non solo l’ormai famoso matrimonio per tutti, ma anche l’aborto e l’eutanasia, che il presidente ha recentemente promesso. Qualche giorno fa, una lettera aperta di un gruppo di cattolici francesi aveva sottoposto all’attenzione del Pontefice alcuni “punti problematici” (eufemismo) dell’esecutivo Hollande.
La Santa Sede, infatti, in un comunicato ha spiegato che «nel contesto della difesa e della promozione della dignità della persona umana, si sono passati in rassegna alcuni argomenti di attualità, quali la famiglia, la bioetica, il rispetto delle comunità religiose e la tutela dei luoghi di culto».
L’incontro è stato preceduto da un segnale inquietante. Stanotte, in vicolo della Campana, presso una fondazione legata all’ambasciata francese, è stato trovato e disinnescato un ordigno esplosivo rudimentale.
Ironica, invece, l’accoglienza della Manif pour tous Italia che ha srotolato in Piazza del popolo uno striscione con l’ormai famoso logo di una famiglia che si tiene per mano. Il 2 febbario è previsto un presidio in Piazza Farnese, in contemporanea a Parigi, Lione, Bruxelles, Bucarest, Madrid, Varsavia.