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Nell’ospedale di Nazareth dove si curano tutti. «Un esempio di pace»

Di Giancarlo Giojelli
08 Dicembre 2023
Un giro fra le corsie del nosocomio cattolico dove ogni mese nascono più di trecento bambini. «Maria ci insegna l’ospitalità e l’accoglienza»
Suor Apolonie Nazareth
Suor Apolonie nell'Ospedale Santa famiglia di Nazareth

Il sorriso di suor Apolonie illumina la nursery. Da dieci anni fa nascere bambini a Nazareth: «Ne ho visti venire al mondo più di mille. Tutti belli. Tutte belle le loro mamme: ebree, arabe, israeliane, palestinesi, cristiane, musulmane ed anche emigrate russe e filippine: tutte sorridono allo stesso modo. E la guerra non esiste in quello sguardo rivolto al loro bimbo appena nato».

In che lingua piange un bambino, le chiedo? E il volto di suor Apolonie si illumina: «La stessa lingua in cui sorride alla sua mamma».
«Qui tutti sono accolti»
Madre Maria Teresa vive a Nazareth da 40 anni. Come Apolonie era una giovane suora dell’Ordine di Maria Bambina quando la sua superiora la mandò qui: «"Ci serve la tua esperienza di infermiera, ci starai almeno cinque anni nell’Ospedale della Sacra Famiglia", mi dissero. Ma si sono "dimenticate" di me e, da allora, sono qui nel complesso costruito nel 1898 dai frati dell’Ordine di San Giovanni di Dio. Ho visto curare qui arabi cristiani...

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