Ora sarà più difficile per gli occidentali schiavizzare le indiane e trasformarle in madri surrogate

Di Redazione
25 Gennaio 2013
Cambiano le regole nella terra promessa dell'utero in affitto, dove a prezzi stracciati coppie (soprattutto di omosessuali maschi) possono noleggiare "madri surrogate" e spesso abbandonarle al loro destino se qualcosa va storto.

«La terra promessa dell’utero in affitto, come è noto, è l’India, dove a prezzi stracciati coppie (soprattutto di omosessuali maschi) e single occidentali possono noleggiare “madri surrogate”, sempre poverissime e spesso abbandonate al loro destino se qualcosa, come può accadere, va storto. Il paese ha ora deciso, però, di introdurre regole più restrittive». Scrive così il Foglio sulla nuova legislazione approvata dall’India per rendere più difficile lo sfruttamento delle donne indiane.

SCHIAVITÙ POSTMODERNA. Solo coppie eterosessuali (i matrimoni gay non sono riconosciuti in India) sposate da almeno due anni potranno ricorrere alla maternità surrogata, «vale a dire alla cosa più simile alla schiavitù che il mondo postmoderno abbia prodotto», e solo se anche nel paese di origine della coppia la pratica è considerata legale. I richiedenti dovranno dotarsi di un visto per ragioni mediche, e non turistiche, ci vorranno poi documenti rilasciati dall’ambasciata i quali attestino che il paese da cui proviene la coppia accetterà in ogni caso come loro figlio biologico il bambino partorito.

PROBLEMI GIURIDICI. Scrive ancora il Foglio: «Le nuove limitazioni sull’utero in affitto – grande business per le cliniche indiane, finora in condizioni di deregulation – nascono da scandali e contenziosi legati all’impossibilità, in molti casi, di far digerire alle autorità occidentali la finzione sulla quale si basa l’intera pratica della maternità surrogata. Alcune nazioni, infatti (Germania, Irlanda, Norvegia) non riconoscono come genitori quelli che, effettivamente, sono solo committenti, a volte senza nessun legame biologico con i neonati».

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10 commenti

  1. gianfranco

    A erica: perche’ si concentra sulla distinzione gay-etero e non riflette sull’aberrazione delle madri surrogate che sarebbe da vietare a tutti?

    1. albo

      Ci sono associazioni negli USA di donne che offrono gratis il loro utero a coppie che non possono avere figli ( e anche gay) e lo fanno come gesto di amore e di altruismo verso il prossimo. E allora come la mettiamo?

      1. Edo

        A me sembra un’aberrazione cmq: crescere una persona nel proprio corpo e poi vedersela tolta. Solo una donna con qualche rotella fuori posto può offrire gratis il proprio utero.

      2. Edo

        E poi, sig. Albo, Lei avrà di sicuro a cuore i poveri bambini rinchiusi negli orfanotrofi; perché le coppie che non possono avere figli non li adottano? Che egoiste!

        1. albo

          Edo, Se va a prendere gli articoli di giornale degli anni ’70 vedrà che chi si è opposto alla chiusura agli orfanotrofi a favore delle adozioni furono proprio le gerarchie cattoliche che si vedevano perdere una forma di lucro. Le donne che offrono gratis il loro utero a coppie che non possono avere figli ( e anche gay) lo fanno come gesto di amore e di altruismo verso il prossimo e passano una visita medica che certifica che sono in salute fisica e mentale. Pensi a come siamo lontani dal suo concetto di amore e altruismo.

  2. Francesco

    Se lo lasci dire con allegria: o non sa leggere o non capisce un c…o
    boo

    1. ErikaT

      Ma lei ha letto l’ articolo ? C’è scritto che Solo coppie eterosessuali potranno ricorrere alla maternità surrogata,

    2. ErikaT

      La verità fa male ma non è un buon motivo per insultare, non trova?

  3. ErikaT

    ah, l’ utero in affitto per coppie etero va bene e per quelle gay no?
    boo

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