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«Noi libanesi stretti tra due fuochi: Israele e Iran»

Di Giancarlo Giojelli
11 Ottobre 2024
Tel Aviv e Teheran hanno i loro piani di conquista, ma il Paese dei cedri cosa vuole? «Questo è il problema, dobbiamo ritrovare unità per chiedere la nostra indipendenza». Intervista al leader maronita Fares Souaid
Beirut, Libano, 9 ottobre 2024 (foto Ansa)
Beirut, Libano, 9 ottobre 2024 (foto Ansa)

Il mondo guarda al Libano con il fiato sospeso. È in corso una guerra che non riguarda solo il Medio Oriente e gli equilibri regionali, ma - in diversi modi - coinvolge tutte le potenze mondiali. Una sorta di cartina di tornasole, di prova generale di una guerra che potrebbe essere molto più vasta: il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato apertamente di un nuovo ordine di tutto il Medio Oriente e “new order” è il nome, significativo e simbolico, dell'operazione militare che sta conducendo lo Stato ebraico contro Hezbollah. Non più e non solo "Pace in Galilea" come fu chiamata nel 1982 l’avanzata dell’esercito israeliano fino a Beirut.
Ci si chiede ora fin dove si spingerà Israele, che nella sua volontà di ridisegnare il Medio Oriente si trova impegnato su sette fronti di guerra: Libano, Gaza, Cisgiordania, Siria, Iraq, Yemen e, soprattutto, Iran. E quali scenari si possano aprire alla vigilia delle elezioni presidenziali americane.
Fares Souaid è il coordinatore in Libano d...

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