
Milano. Le due moschee di Pisapia e lo strapotere dell’islam politico (e ricco)

Alla fine almeno una modifica c’è stata, nella graduatoria stilata dal Comune di Milano per il bando relativo all’assegnazione delle tre aree pubbliche della città destinate alla edificazione di nuovi luoghi di culto. Se all’apertura delle buste l’amministrazione Pisapia sembrava infatti orientata ad assegnare addirittura due aree su tre a sigle del Caim, lunedì 21 settembre invece, all’uscita della determina con la graduatoria definitiva, la Bangladesh Cultural & Welfare Association si è ritrovata tagliata fuori.
I LOTTI. Al Caim resta dunque il lotto più ambito, quello di via Sant’Elia (l’ex Palasharp, zona Lampugnano), assegnato all’Associazione Islamica di Milano. Il lotto di via Esterle (ex Bagni pubblici, zona parco Trotter), tolto appunto ai bengalesi del Caim a causa di un contenzioso con il Comune pendete al Tar per il centro di via Cavalcanti, va invece alla Casa della Cultura Islamica di via Padova. Infine il lotto di via Marignano (zona Rogoredo) spetterà agli evangelici della Shalom Gospel Church, perché il Comune ha stabilito che una sola religione non potesse ottenere più di due aree.
RICORSI E MINACCE. Adesso, mentre per esempio gli esclusi di viale Jenner, per ottenere quel che non hanno avuto pur essendo la comunità musulmana più numerosa della città, minacciano di ricorrere a misure drastiche come il ritorno alla preghiera del venerdì in strada (con le scene apocalittiche che i milanesi ricordano ancora bene), il Coordinamento Associazioni Islamiche di Milano (nome esteso del Caim) guidato da Davide Piccardo valuta ricorsi al Tar contro il ripensamento del Comune sulla Bangladesh Cultural & Welfare Association. Tuttavia è sempre lo strapotere economico e politico dell’islam più “organizzato” (leggi ancora Caim) ad animare maggiormente la discussione.
[pubblicita_articolo]«ESCLUSI I MODERATI». Al Coordinamento di Piccardo, infatti, appartengono associazioni, personaggi e prese di posizione tuttora parecchio controversi, eppure la giunta Pisapia non sembra preoccupata dalla sovraesposizione politica e mediatica dell’organizzazione. I malumori rispetto alla scelta del Comune, che sono diffusi innanzitutto all’interno delle realtà islamiche di Milano, sono stati ben riassunti lunedì in una intervista al Giornale da Maryan Ismail. Antropologa e cittadina italiana e somala (dunque sa cosa dice quando parla di estremismo), la Ismail si definisce «libera musulmana», è sorella di Yusuf Mohamed, ambasciatore somalo all’Onu di Ginevra ucciso sei mesi fa in un attentato jihadista, ed è impegnata da anni in politica come membro della segreteria del Pd. Ma con la pubblicazione della graduatoria di Pisapia ha visto delusa la sua idea di «una moschea neutra, senza fazioni». La donna dice di avere apprezzato molto l’iniziativa del bando per i luoghi di culto, «ma i risultati sono infelici, non solo per noi musulmani ma per il centrosinistra. Quel che lascia l’amaro in bocca è che la stragrande maggioranza dei musulmani, moderati, laici, via via sono stati esclusi. Si è posto come elemento decisivo della trattativa quello economico».
RELIGIONE E POLITICA. Spiegando le ragioni della sua delusione, l’antropologa islamica dice di condividere i timori espressi nella lettera inviata l’anno scorso a Pisapia da un gruppo di donne milanesi e musulmane proprio in merito alla questione delle moschee: «Sottoscrivo le preoccupazioni di quelle donne, con loro ho a cuore il diritto al culto sancito dalla Costituzione. Ma l’islam è religione particolare, nessuno può essere scevro dal contesto mondiale, dove islam gioca un ruolo problematico. Avevamo spinto sul fatto che la moschea fosse trasparente, sulla parità di genere, sulla separazione fra politica e religione, sul no a una lettura ortodossa che mortifica la ricchezza del mondo musulmano. Invece viene sempre rappresentato l’islam arabo, che ha l’egemonia, e questo non va bene, tutti quanti abbiamo dignità». Il Caim, aggiunge, «non mi rappresenta. Non entro in conflitto con loro, riconosco il loro diritto di rappresentarsi ma non faccio parte di quella parrocchia». Soprattutto, «mi ripugna l’utilizzo della politica nella religione e viceversa», perché «attraverso le bombe sappiamo cosa significa l’uso della religione in politica».
«DA CHI ARRIVANO I SOLDI?». Nonostante l’assessore Pierfrancesco Majorino, autore del bando, sia intenzionato ad andare avanti sulla sua linea come se nulla fosse («per rendere sempre più garantito il diritto di culto», dice), all’interno del Pd sembrano diffondersi i dubbi. Ieri sempre il Giornale informava che il responsabile Cultura del partito, Daniele Nahum, ha condiviso le critiche all’esito del bando di Maryan Ismail.
Dal fronte dell’opposizione invece è sempre il consigliere Matteo Forte a segnalare le criticità dell’assegnazione del lotto principale al Caim. Secondo Forte, che da mesi cerca di mettere in guardia Pisapia dalle ombre che circondano il Caim (lo ha fatto anche in un articolo per Tempi), alla fine il Comune ha deciso di dare assoluta priorità ai parametri economici nell’elaborazione della graduatoria, privilegiando eccessivamente il criterio del rialzo sul canone di affitto proposto dal bando. «Ma questo a maggior ragione apre un problema: da chi arrivano i soldi promessi dal Caim?», domanda il consigliere.
IL RUOLO DEI TURCHI. Un ruolo importante all’interno del Caim, spiega sempre Forte, è svolto dall’associazione turca Millî Görüş, inserita dal governo tedesco in «un report annuale su criminalità ed eversione», come scrive il Corriere della Sera. Ma quello per così dire “geopolitico” non è l’unico problema che presenta il rapporto tra Milano e questa organizzazione, perché tra l’altro – continua Forte – «esiste anche una diffida partita dall’Urbanistica del Comune nei confronti di Millî Görüş, che riguarda un luogo di culto abusivo in via Maderna». Ma l’aspetto più critico è probabilmente l’orientamento ideologico che i turchi possono dare al Caim. «È stato lo stesso Piccardo – ricorda ancora Forte – a vantarsi dell’accordo firmato dal Caim con l’ufficio Affari religiosi del governo di Erdogan, il quale si è impegnato a offrire borse di studio per la formazione degli imam che predicheranno nella nostra città».
Foto Ansa
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8 commenti
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Del resto finche la maggioranza dei milanesi vota e supporta il pisapia con chi ce la prendiamo ?
cattolici del menga, avete votato a sinistra per una vita. Contenti ??
Non tutti i cattolici, ma quelli progressisti. Il peggio di sé lo danno i cattolici che uno – come me – ha votato convinto o almeno, sperando che non avebbero fatto mai cose di Sinistra né cercato accordi con la Sinistra: invece… E da soggiogati al Pensiero Unico e subalterni da sempre alla Sinistra, nemmeno a quella comunista, ma a quella cattolica!, si adattano a qualunque giravolta per salvarsi l’alloggio del fondoschiena, senza curarsi neppure della faccia.
Alfano… Alfano! In tutto e per tutto renziano, capaci, lui e il suo leader di governo, di qualunqe bassezza nella comprevendita di onorevoli squillo/escort, promoter dei voltagabbana, appaltatori di immigrati, dell’assitenza agli immigrati che non dovrebbero trovarsi qui e non dovrebbeo restare qui come attività economica principale di un Paese del cui avvenire demografico e civile (la Boldrini che starnazza: “Bisogna guardare agli immigrati, perchè dovremo vivere come loro”! L’hannno messa lì apposta, terza carica dello Stato, per intonarci il De Profundis!) se ne fregano. Tanto è vero che, grazie alla Lorenzin (ah-ah! Una becchina targata Ncd! Come quella gran cretina della Castaldini; che sgrana gli occhi, abbagliata da Alfano ance qando li tiene chiusi e non potendo schiudersi le meningi a un minimo di sensatezza per vedere un dito oltre il naso che fiuta il potere, la gloria e i soldi) oggi hanno approvato tagli alla Sanità per farci morire prima: e nello stesso giorno – quando si dice il caso, eh’ – Sel e sì!, Ncd hanno sbloccato in Commissione il ddl sullo ius soli, per essere sicuri che ce la stanno mettendo tutta per facendo fuori a uno a uno (e ‘o suppilu-o’ suppilu: piano piano, a nostra insaputa) e ‘cambiare’ l’Italia consegnandola agli immigrati, vengano dal deserto o dalle verdi collie d’Africa, come se questa nostra Patria fosse una mucca incustodita!
W LA LEGA!
W SALVINI!
Alle ultime tre elezioni non ho mai votato a sinistra, anzi progressivamente sempre più a destra. Vero è che è inutile votare a sinistra e poi lagnarsi delle storture ideologiche che certi partiti affermano sin dal programma.
Stiamo aprendo le porte a un nuovo nazismo, ad un lupo travestito da agnello. Politici incapaci di rendersi conto della realta come Pisapia stanno costruendo la nostra rovina.
Alcuni versetti del Corano, recitati regolarmente nelle moschee italiane:
“Uccidete gli infedeli ovunque li incontriate. Questa e’ la ricompensa dei miscredenti.” (Sura 2:191)
«[gli ipocriti e i miscredenti] Maledetti! Ovunque li si trovera’ saranno presi e messi a morte.» (Sura 33:61).
«Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri» (Sura 47:4).
“O voi che credete, combattete i miscredenti che vi stanno attorno, che trovino durezza in voi. Sappiate che Allah è con i timorati.” (Sura 9-123)
Se ne rendono conto perfettamente, invece, ma non gli importa; anzi, evidentemente sperano che aiutandoli e plagiando l’opinione pubblica possano avere un ruolo di rilievo (o perlomeno sopravvivere) nel nuovo ordine che verrà.
Bisogna sempre stare attenti a citare le scritture, perché in ogni testo sacro delle religioni monoteiste ci sono spaventose incitazioni alla violenza contro “gli altri”.
Deuteronomio 13:9 “Se il tuo fratello, figliuolo di tua madre, o il tuo figliuolo o la tua figliuola o la moglie che riposa sul tuo seno o l’amico che ti è come un altro te stesso t’inciterà in segreto, dicendo: “Andiamo, serviamo ad altri dèi”: dèi che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuti, dèi de’ popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani, da una estremità all’altra della terra, tu non acconsentire, non gli dar retta; l’occhio tuo non abbia pietà per lui; non lo risparmiare, non lo ricettare; anzi uccidilo senz’altro; la tua mano sia la prima a levarsi su lui, per metterlo a morte; poi venga la mano di tutto il popolo; lapidalo, e muoia, perché ha cercato di spingerti lungi dall’Eterno, dall’Iddio tuo, che ti trasse dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. E tutto Israele l’udrà e temerà e non commetterà più nel mezzo di te una simile azione malvagia.
Se sentirai dire di una delle tue città che l’Eterno, il tuo Dio, ti dà per abitarle: “Degli uomini perversi sono usciti di mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: Andiamo, serviamo ad altri dèi” (che voi non avete mai conosciuti), tu farai delle ricerche, investigherai, interrogherai con cura; e, se troverai che sia vero, che il fatto sussiste e che una tale abominazione è stata realmente commessa in mezzo a te, allora metterai senz’altro a fil di spada gli abitanti di quella città, la voterai allo sterminio, con tutto quel che contiene, e passerai a fil di spada anche il suo bestiame.
E radunerai tutto il bottino in mezzo alla piazza, e darai interamente alle fiamme la città con tutto il suo bottino, come sacrifizio arso interamente all’Eterno, ch’è il vostro Dio; essa sarà in perpetuo un mucchio di rovine, e non sarà mai più riedificata.”
Parola di Dio, e non esattamente ambigua. E, praticamente, il manuale di ISIS. I fondamentalisti statunitensi della bible belt questo passaggio lo amano tantissimo, ad esempio.