
Mentre certi magistrati fanno la “rivoluzione”, qui la troika si prende l’Italia
Quella parte di paese che non ha mai avuto il 27 del mese come data certa dello stipendio è stufa di sentirsi raccontare che chiudono mille imprese al giorno, che metà dei giovani sono senza lavoro, che otto milioni di famiglie sono nella povertà, che le banche non fanno più mutui e chi i mutui li ha già adesso non riesce più a pagarli. Invece, quella parte del paese che ha sempre avuto la certezza di vedere il proprio stipendio versato in banca il 27 del mese forse non è ancora stufa di “cattive notizie”. Magari ne discute negli uffici alimentando le chiacchiere contro la politica, la casta, i ladri. Ma non ha ancora provato sulla propria pelle cosa significa essere lasciato a casa da un giorno all’altro e non avere i soldi per pagare le bollette o gli stipendi agli operai.
MAGISTRATI IMPEGNATI. Di certo non pare abbiano evidenza di questa situazione certi magistrati. I quali, oltre a essere gli statali meglio pagati, sono anche tra coloro che, insieme al giornalismo che vive alla greppia delle carte giudiziarie, rimangono impegnati a “lottare”, a fare “rivoluzioni”, a perseguire un Berlusconi o un Marchionne. Bene. Se chi vive di stipendio pubblico pensa che la disgrazia riguardi le partite Iva, gli imprenditori e, in genere, il Nord del paese (dove il fisco ha le maggiori entrate e non esistono più ammortizzatori in “nero”), sappia che fra tre mesi mancheranno i soldi anche per pagare la cassa integrazione.
DALL’ITALIA ALLA TROIKA. Sappiano che o ci si dà una mossa tutti e si buttano a mare sfascismi e giustizialismi. O è facile che non ci sarà più un’Italia. Ma una troika (Commissione europea, Bce, Fmi) che ci commissionerà in cambio di prestiti. E del licenziamento di centinaia di migliaia di statali.
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2 commenti
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Tossani, per piacere: basta con questa storia di rinunciare alla TAV. Sono 25 anni che ce la menate, che ci costringete sempre ad ascoltare il vostro disco rotto. La TAV serve, è contabilizzata, è finanziata. Abbiamo voglia e bisogno di nuove opere pubbliche, di infrastrutture, di modernizzare il paese.
tossani perché vuoi tagliare sugli investimenti che fa lo stato e che generano lavoro, come la tav dove buona parte degli stessi sono soldi europei, vanno tagliati i rami secchi, ridotto il personale dello stato, che deve lavorare di più e meglio, eliminare le provincie, vendere le società comunali regionali sono più di 8000, vendere il patrimonio pubblico che deperisce caserme dismesse aree demaniali inutilizzate ecc.
serve meno stato e più vero lavoro, meno tasse e più produzione, l’evasione c’è perché la pressione fiscale è insopportabile ecc.