Giorgia Meloni alla prova: sarà dura. Cosa c’è nel numero di Tempi di novembre
Giorgia Meloni al governo? Sarà dura. È il semplice gioco di parole che abbiamo scelto per la copertina del numero di Tempi di novembre 2022, per raccontare da una parte la notevole decisione con cui la prima donna presidente del Consiglio ha affrontato l’insediamento a Palazzo Chigi, ma dall’altra anche la vastità dei problemi e la gravità delle emergenze che il suo esecutivo è chiamato a risolvere. E su cui sarà misurato.
La frattura Nord-Sud e le emergenze economiche
Dal punto di vista politico, scrive Lorenzo Castellani nel nuovo numero del mensile Tempi, la missione più difficile ma anche la più decisiva per la Meloni è tenere insieme Nord e Sud del paese, tornati a essere, anche elettoralmente, due mondi radicalmente diversi. Tuttavia è ovviamente l’economia il grande banco di prova di questo governo, ricorda Alberto Mingardi, e tra crisi energetica, debito pubblico, semplificazioni, tasse e crescita rallentata, sarà già sufficientemente complicato anche solo decidere da che parte iniziare.
Inverno demografico e guerra in Ucraina
Un’emergenza che la Meloni ha di certo inserito tra le sue priorità è quella della natalità, che ora ha perfino un ministro ad hoc: ed è proprio a quest’ultima (Eugenia Roccella) che rivolge i suoi consiglio Roberto Volpi, tra i maggiori studiosi dell’inverno demografico italiano. Senza dimenticare poi che c’è una assurda guerra nel cuore dell’Europa a cui occorre mettere fine il prima possibile. Anche questa deve essere una priorità del nuovo governo, perché uno spazio per la diplomazia c’è sempre, perfino sotto le bombe, spiega Umberto Vattani, il decano dei nostri ambasciatori, intervistato da Tempi nel numero di novembre.
Indagine sull’Ungheria di Orbán e un reportage dal Libano
Restando sul fronte internazionale, se è vero che scegliendo il centrodestra gli italiani si sono consegnati a Viktor Orbán, come ha sostenuto Enrico Letta per tutta la campagna elettorale, allora è il caso di capire chi sia veramente il premier ungherese, e se davvero l’Ungheria è la tomba dei diritti. Su questo ha indagato a fondo per Tempi Leone Grotti. Il nostro Rodolfo Casadei, invece, è stato in Libano per arricchire il mensile di novembre con un drammatico reportage da un paese letteralmente fallito dove la gente non può più nemmeno prelevare pochi spiccioli dai propri risparmi in banca.
Musical, evangelizzazione, diete
Come sapete, poi, Piero Vietti è stato all’anteprima di The Land of Dreams, il primo lungometraggio di Nicola Abbatangelo che è anche la prima ambiziosissima sfida italiana al musical hollywoodiano, e offre molte ragioni per andare al cinema a goderselo. Marco Invernizzi presenta il nuovo libro di Matteo Matzuzzi sugli ultimi tre papi davanti alla sfida della nuova evangelizzazione, Fabrice Hadjadj riflette sul viaggio nello spazio del capitano Kirk (sì, proprio quello di Star Trek), mentre Giancarlo Cesana scrive dell’emblematico dietrofront della scienza a riguardo di certi azzardati allarmi sulle carni rosse.
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E tutto questo è solo un assaggio. Nel numero di Tempi di novembre 2022 infatti c’è molto altro ancora. In attesa che il mensile di novembre 2022 arrivi nelle loro case, gli abbonati a Tempi possono già sfogliare la rivista in formato digitale nell’area riservata del sito.
I lettori non ancora abbonati, invece, farebbero bene ad abbonarsi subito (a proposito: scopri perché abbonarsi conviene).
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