«Mi colpisce e mi preoccupa il titolo di Repubblica, che ha forzato il mio pensiero facendo risultare qualcosa che non esiste nella realtà. Il contenuto dell’intervista è invece chiaro: basta leggere per sapere cosa penso». Così il presidente del gruppo Pdl al Parlamento europeo Mario Mauro critica a tempi.it la scelta del quotidiano di Ezio Mauro di titolare una sua intervista di ieri mattina su Roberto Formigoni in questo modo: «Da Roberto comportamenti inopportuni. Cl non c’entra proprio niente con lui».
«SONO VICINO A FORMIGONI». Mauro sottolinea che «il virgolettato del titolo di Repubblica non corrisponde al mio pensiero. Da molti giorni continuo a ripetere che Cl è una realtà ecclesiale e chi fa politica ha sue precise responsabilità, figuriamoci quindi se mi permetto di dire se Cl sta con Tizio o con Caio. Io, invece, sono sicuramente vicino a Formigoni in questo momento difficile». Poi aggiunge: «Questo approccio la dice molto lunga su come l’informazione stia trattando tutte le accuse al centrodestra e a Formigoni in particolare, scambiando opinioni per fatti».
LEZIONE DI LAICITÀ. Le parole dell’eurodeputato sono la conferma di quanto scritto da tempi.it già ieri mattina. Repubblica infatti ha enfatizzato un passaggio del ragionamento di Mauro sui «comportamenti» di Formigoni, tralasciando altri aspetti («nessuno si sogna di buttarlo a mare. Ora è ferito, ma ha fatto della Lombardia una delle regioni meglio amministrate d’Italia»), ma soprattutto Mauro alla domanda maliziosa del giornalista se non sia opportuno che Cl «chieda più moralità» a Formigoni, dà una risposta che più laica non si può: «Cl è un movimento ecclesiale. Le questioni morali si aprono nei partiti». Una lezione di laicità al giornale più laicista che ci sia.