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Liu Xia e la Cina che attende la libertà

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Dall’agenzia Asianews apprendiamo quanto segue:

Liu Xia, la moglie del defunto dissidente Liu Xiaobo, è in una situazione quasi disperata, sottoposta da anni all’isolamento senza aver compiuto alcun crimine. Presentiamo qui un appello dello scrittore Liao Yiwu, amico da lungo tempo di Liu Xia, in cui egli spiega le circostanze di una telefonata da lei fatta. Qui anche un link-audio con brani della telefonata.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]Liao Yiwu, dissidente in esilio, è autore del libro God Is Red: The Secret Story of How Christianity Survived and Flourished in Communist China (“Dio è rosso: la storia segreta di come il cristianesimo è sopravvissuto ed è fiorito nella Cina comunista”), HarperCollins, 2011.

In attesa che qualcuno si decida a tradurre in italiano il libro di Liao Yiwu di cui si parla nella nota di su riportata, ci permettiamo di rivolgere ai lettori di Tempi un triplice invito.

Intanto leggere l’appello dello scrittore cinese in favore di Liu Xia.

Poi, se credete, leggere il volume, credo l’unico pubblicato in italiano, di Liao Yiwu dal titolo Un canto, cento canti (Mondadori): è la testimonianza dei quattro anni da lui trascorsi nelle carceri cinesi per aver cantato nel suo poema Il massacro le vittime di piazza Tienanmen (giugno 1989).

Infine, dedicare un minuto alla lettura di questo piccolo frammento, tratto dalla prefazione di God is Red, che gli amici di Tempi hanno tradotto.

Merita.

«When I asked a centenarian nun if she was willing to pray and forgive the Communist government, which had destroyed her church, she jumped up from her seat and stamped her feet emphatically, “No, certainly not! They still occupy our church property! I refuse to die! I will wait until they return everything back to the church!”».

(«Una volta ho domandato a una suora centenaria se fosse disposta a perdonare e pregare per il governo comunista che aveva distrutto la sua chiesa. Lei balzò in piedi dalla sedia e batté i piedi con decisione: “No, certo che no! Quelli occupano ancora le proprietà della nostra chiesa! Mi rifiuto di morire! Aspetterò finché non restituiranno tutto alla chiesa!”»).

Foto Ansa

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