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Si allarga l’impronta della Turchia in Africa, lungo una direttrice che va dalla Libia al Sahel, e si scontra frontalmente con gli interessi della Francia nella regione.
Mediazione e droni
Negli stessi giorni in cui Fathi Bashagha e Abdul Hamid Dabaiba, i due protagonisti dei sanguinosi scontri fra milizie che fra il 26 e il 27 agosto scorsi hanno causato a Tripoli 42 morti e 159 feriti, si sono recati in successione ad Ankara, riconoscendo così alla Turchia un ruolo di mediazione del conflitto al di sopra di quello svolto dalle Nazioni Unite, il Burkina Faso si convertiva nel terzo paese del Sahel nel quale diventavano operativi i droni turchi acquistati per contrastare la guerriglia islamista nel nord e nell’est del paese.
I famosi Bayraktar TB2 che tante perdite hanno inflitto ai russi in Ucraina e nel Nagorno Karabakh agli armeni (per mano azera) ora stanno volando nei cieli del Sahel, gestiti direttamente dalle forze armate di Niger, Togo e Burkina Faso. Tre paesi fr...
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