
Le teorie cospirazioniste dietro alla strage di Buffalo

Si annoiava, durante la pandemia nel maggio 2020 Payton Gendron, il 18enne di Conklin (Stato di New York) che sabato ha percorso in auto i 300 km che lo separavano da Buffalo, dove armato fino ai denti ha compiuto una strage di afroamericani in un supermercato della catena Tops Friendly, uccidendo 10 persone e ferendone altre tre. L’attentato preparato nei minimi dettagli, l’ennesimo negli Stati Uniti, è stato concepito da Gendron durante i mesi passati chiuso in casa, quando iniziò a navigare anonimamente su 4chan, piattaforma dove è possibile dibattere in modo anonimo, dove si è imbevuto delle peggiori teorie del suprematismo bianco.
La teoria cospirazionista della “Grande sostituzione”
Il giovane, che era già conosciuto alla polizia per aver minacciato di compiere una strage nella sua scuola durante la consegna dei diplomi, ha assicurato di non essere affiliato a nessun gruppo o organizzazione, ma il “testamento politico” di 180 pagine terminato il 12 maggio e salvato su Google drive, non lascia spazio a interpretazioni circa la sua ideologia.
Gendron aveva fatta sua la teoria cospirazionista della “Grande sostituzione”, si era cioè convinto che la crescita delle minoranze e i fenomeni migratori fossero parte di una congiura dei governi occidentali per rimpiazzare la cultura e la tradizione dei bianchi, fiaccati dalla liberalizzazione dell’omosessualità e decimati dall’aborto. Il giovane si era convinto che fosse in atto un «genocidio dei popoli europei».
La teoria della “Grande sostituzione” è stata proposta per la prima volta nel 2011 dall’accademico francese Renaud Camus, ricorda il Corriere, in un libretto autopubblicato che negli anni ha fatto proseliti in tutto il mondo ed è diventato parola rivelata in molti gruppi estremisti di destra.
I “modelli” dello stragista di Buffalo
«Ispirandosi» esplicitamente alle azioni terroristiche di Anders Behring Breivik, che uccise 77 persone nel 2011 in Norvegia, e di Brenton Tarrant, il responsabile della strage del 2019 in due moschee di Christchurch, Nuova Zelanda, Gendron ha filmato la strage di afroamericani con una GoPro trasmettendola live su Twitch perché tutti potessero «vedere».
Secondo un’analisi di esperti, citati dal Washington Post, il 28 per cento del suo documento salvato online è stato copiato parola per parola dalla dichiarazione rilasciata ai posteri dai Tarrant. «Tutto ciò vedrete ha avuto principio con lui», ha scritto nel suo testamento. È Tarrant, continua, che «mi ha fatto iniziare a ricercare i problemi rappresentati dall’immigrazione e dagli stranieri nelle nostre Terre bianche. Senza i suoi live non mi sarei mai reso conto dei veri problemi che deve affrontare l’Occidente».
La radicalizzazione online
Secondo Cynthia Miller-Idriss, docente presso la American University, Gendron non apparteneva probabilmente a particolari gruppi di suprematisti bianchi, ma un grande movimento online «dove le persone si “incontrano” e si radicalizzano esponendosi a contenuti estremisti». Leggendo contenuti estremisti giorno dopo giorno, per due anni, l’attentatore si è convinto che «qualcosa deve essere fatto».
Così ha organizzato la strage di Buffalo procurandosi un fucile Bushmaster XM 15, modificato da lui stesso per facilitare il cambio del caricatore, cinturoni, elmetto balistico, corpetto anti-proiettile, sacche, scegliendo per l’occasione anche un tipo particolare di calze e boxer.
Il malessere americano
I democratici hanno buon gioco ad accusare Donald Trump di aver fomentato i movimenti estremisti di suprematisti bianchi e puntano il dito anche contro Tucker Carlson, storico anchorman di Fox News, accusato (decisamente a sproposito) di rilanciare le peggiori teorie complottiste.
Al di là delle diatribe politiche del momento, che servono soltanto a creare consenso in vista delle elezioni di midterm, un recente sondaggio dell’Associated Press ha mostrato che quasi un americano su tre è molto preoccupato dalla «perdita di potere politico, economico e cultura delle persone nate in America a causa della crescente popolazione di immigrati». Un malessere diffuso che non è collegato direttamente al suprematismo bianco e alla strage di Buffalo, ma che se unito alle teorie cospirazioniste come quella sulla “Grande sostituzione” può generare mostri. Come il 18enne Payton Gendron.
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