Ma la Stampa è diventato il giornale dei beccamorti?

Di Emanuele Boffi
25 Novembre 2021
Va bene la linea editoriale, ma fare la "ola" perché qualcuno si ammazzi, non è un po' troppo anche per chi s'atteggia a Capaneo?
Marco Cappato, manifestazione pro eutanasia legale

Marco Cappato, manifestazione pro eutanasia legale

Morte, morte, morte. Forza morte! La Stampa è diventato il giornale del sonno eterno?

Viene da chiederlo un po’ così, brutalmente e provocatoriamente, sfogliando le pagine del grande quotidiano torinese – un giornale pienamente mainstream, ma anche ricco di cose interessanti e intellettualmente stimolanti, eppure un po’ fissato con questa storia dell’eutanasia e del suicidio assistito.

Non poteva mancare Mancuso

Morte, morte, morte. Forza morte! La Stampa non starà esagerando?

Per stare solo agli ultimi due giorni. Mercoledì grande spazio è stato dato alla vicenda di Mario, il 43enne tetraplegico che ha chiesto di poter farla finita e che la Stampa, spalleggiata dall’Associazione Coscioni, usa come testimonial per l’introduzione del suicidio assistito in Italia.

Editoriale affidato a Maria Antonietta Farina Coscioni, le pagine 2 e 3 dedicate alla vicenda, questo ieri. Poi oggi di nuovo un commento di Vladimiro Zagrebelsky, il corsivo di Mattia Feltri, altra pagina di cronaca e l’intervista al teologo Vito Mancuso di cui il lettore potrà facilmente indovinare le congetture.

No, no, resta con noi

Morte, morte, morte. Forza morte! La Stampa non starà esagerando?

La battaglia per i diritti la si può ammantare di migliaia di lodevoli intenzioni, la si può pure ridurre a banale schermaglia “laici contro cattolici”, ma qui si ha l’impressione di leggere, più che un quotidiano, un manifesto funerario, un foglio di beccamorti, un annuncio funebre.

Per dirla alla Michel Houellebecq: «E mi vedo chiedere di morire solo nella speranza che qualcuno mi risponda: “No, no, resta con noi!”».

Con una mano sola

Morte, morte, morte. Forza morte! La Stampa non starà esagerando?

Quello che si respira sfogliandola è un clima un tantino lugubre e pure un po’ dissonante rispetto al dramma personale di Mario. Va bene la linea editoriale, ma fare la “ola” perché qualcuno si ammazzi, non è un po’ troppo anche per chi s’atteggia a Capaneo?

Leggere un giornale così non è facile, specialmente con una mano sola e con l’altra impegnata in poco eleganti gesti apotropaici.

Foto Ansa

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.