La Santa alleanza che va dalla Camusso a De Benedetti usa il pretesto Berlusconi per tosare la classe media

Di Rodolfo Casadei
30 Settembre 2011
Perché persone di normale intelligenza come Bersani, Marcegaglia e Camusso fingono di credere alla panzana che anche un guru liberal come Krugman indirettamente smentisce? L'abbiamo capito leggendo la lettera di Susanna Camusso su Repubblica di giovedì scorso, titolata eloquentemente: “Una patrimoniale per rilanciare il paese”

Alla lunga lista dei commentatori economici che identificano nella politica deflazionistica della Bce e nell’austerità imposta dalla Germania della signora Merkel a tutta l’Europa le cause della stagnazione economica che impedisce al Pil italiano di crescere a tassi decenti e che ha innescato la crisi del nostro debito sovrano, si è aggiunto ora anche Paul Krugman, Premio Nobel 2008 per l’Economia. Sulle pagine del New York Times ha spiegato che Spagna e Italia, diversamente da Grecia e Portogallo, potrebbero cavarsi dagli impicci, se non fosse che «coloro che decidono la politica europea appaiono determinati a negare ai paesi debitori l’ambiente di cui hanno bisogno (…). Le esportazioni non possono conoscere un boom se anche i paesi creditori attuano politiche di austerità, spingendo probabilmente l’intera Europa verso la recessione. (…) I mercati ora si attendono un’inflazione molto bassa in Germania, che avrà un significativo effetto deflazionistico sui paesi debitori. Ciò approfondirà la loro depressione e aumenterà il peso reale del loro debito, facendo sì che tutti gli sforzi di salvataggio falliscano».

Cose simili le avevamo già lette su autorevoli giornali di opposte simpatie politiche come il Wall Street Journal e il Financial Times. In Italia, invece, i partiti di opposizione, Confindustria e la Cgil insistono a ripetere che la via maestra per la ripresa economica dell’Italia sono le dimissioni del governo Berlusconi e la sua sostituzione con un esecutivo di larghe intese o tecnico. Tolto di mezzo il Cavaliere, che ha fatto perdere credibilità all’Italia a causa dei suoi comportamenti privati, si potranno finalmente attuare politiche di sviluppo e la crescita tornerà.

Perché persone di normale intelligenza come Bersani, Marcegaglia e Camusso fingono di credere alla panzana che anche un guru liberal come Krugman indirettamente smentisce? L’abbiamo capito leggendo la lettera di Susanna Camusso su Repubblica di giovedì scorso, titolata eloquentemente: “Una patrimoniale per rilanciare il paese”. La Santa alleanza che va dal finanziere De Benedetti alla sindacalista tardo-marxista Camusso vuole continuare il gioco di sempre: tosare la classe media per alimentare le proprie rendite di posizione. Per farlo serviva un pretesto, e quello della inaccettabile lussuria di Berlusconi sembra cadere proprio a fagiolo.

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