L’incursione ucraina in Russia imbarazza Usa e Kiev

Di Leone Grotti
25 Maggio 2023
L'attacco di due milizie russe anti-Cremlino è stato condotto con mezzi corazzati americani, nonostante il divieto di Washington. L'impiego di soldati neonazisti non fa che alimentare la propaganda di Mosca
Un Mrap americano utilizzato dall'Ucraina per attaccare la Russia

Un Mrap americano utilizzato dall'Ucraina per attaccare la Russia

Due milizie di “partigiani” russi che combattono a fianco dell’Ucraina contro il Cremlino hanno utilizzato veicoli corazzati consegnati a Kiev dagli Stati Uniti per attaccare la regione russa di Belgorod. Lo ha confermato il New York Times, confrontando le immagini dei contrassegni dei Mrap in territorio ucraino e poi in quello russo, dove sono stati catturati dall’esercito di Mosca.

Attacco condotto da noti neonazisti

Le milizie che hanno combattuto per due giorni in territorio russo attraversando il confine con l’Ucraina, prima di essere respinte, sono due: la Legione Russia libera – che combatte con circa 200 uomini a fianco di Kiev all’interno della Legione internazionale ucraina al comando dei generali di Volodymyr Zelensky – e il Corpo dei volontari russi, collegati a organizzazioni neonaziste internazionali.

Le due milizie hanno attaccato diverse cittadine al confine utilizzando droni, colpi d’artiglieria, carri armati e altri mezzi corazzati, tra i quali quelli americani. Almeno un civile è morto e altri 12 sono stati feriti, nove dei quali gravemente. L’obiettivo, secondo quanto rivelato su Telegram dai partigiani stessi, è «liberare la regione di Belgorod e l’intera Russia».

Tra coloro che hanno condotto l’attacco e rilasciato dichiarazioni sui social ci sono anche Alexey Levkin, organizzatore di manifestazioni neonaziste in tutta Europa con frequenti tributi ad Adolf Hitler, e Kirill Kanakhin, anche lui apertamente neonazista e ricercato dal Cremlino.

A capo del Corpo dei volontari russi c’è Denis Nikitin, uno dei più famosi estremisti di estrema destra d’Europa. Nikitin, al quale la Germania ha vietato l’accesso all’area Schengen, è un noto odiatore di Zelensky, in quanto ebreo, ma ancora di più di Vladimir Putin, colpevole ai suoi occhi di aver creato una Russia «multietnica».

«Milizie controllate dall’Ucraina»

Mark Galeotti, a capo della società di intelligence Mayak e profondo conoscitore dell’esercito russo, ha dichiarato ad Al Jazeera che i gruppi, composti anche da anarchici, «non sono indipendenti ma controllati dall’esercito ucraino».

Il loro obiettivo, secondo l’esperto, potrebbe essere quello di imbarazzare Vladimir Putin, portando la guerra su suolo russo, «e di costringere l’esercito di Mosca a difendere le regioni di confine, disperdendo così le truppe» in vista della preannunciata controffensiva.

L’imbarazzo degli Usa e di Kiev

L’attacco in realtà ha imbarazzato gli Stati Uniti tanto quanto Putin. Gli Usa infatti hanno fornito a Kiev decine di miliardi di dollari di aiuti militari a patto che questi non venissero utilizzati per attaccare il territorio russo. Non a caso un funzionario del Dipartimento di Stato americano si è affrettato a dichiarare al Nyt che gli Usa non c’entrano niente con l’attacco. Lo stesso ha affermato il governo ucraino, anche se è improbabile che non abbiano autorizzato le milizie a usare i Mrap americani.

L’incursione non gioca neanche a favore dell’Ucraina, come nota la Bbc: «Nonostante Kiev abbia negato, è difficile credere che questo raid sia stato lanciato senza l’assistenza dell’intelligence militare ucraina». L’attacco fa solo «il gioco della narrativa del Cremlino secondo cui la sicurezza nazionale della Russia è sotto l’attacco delle forze occidentali». Non solo. Il fatto che «molti di coloro che hanno preso parte all’attacco appartengano alla galassia di estrema destra» alimenterà la versione di Mosca, secondo cui l’obiettivo della “operazione militare speciale” è «liberare l’Ucraina dai neonazisti».

@LeoneGrotti

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2 commenti

  1. GIULIO BATTIONI

    L’argomento “neonazismo” è inservibile perché, a favore o contro, è facilmente utilizzabile da entrambi gli schieramenti. Lo schieramento aggressore ne fa uso dall’inizio, con la sua propaganda ridicola. Tutto il resto è cronaca. Di guerra.

  2. Pietro De Leo

    Bisogna essere chiari sul mandato con il presidente Ucraino. Finché l’Europa non fa la sua parte ma solo la succursale americana, la vedo dura.

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