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L'accordo tra Arabia Saudita e Iran concluso il 9 marzo a Pechino, per avviare un percorso di normalizzazione delle relazioni interrotte dal 2016, ha rappresentato una sorta di "cigno nero" per le relazioni regionali e internazionali. Nessuno, almeno in Occidente, aveva previsto che un accordo di tale portata fosse alle porte e che vedesse il coinvolgimento della Cina.
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Mentre a Pechino erano in corso da settimane consultazioni tra gli alti funzionari dei due paesi, i più blasonati quotidiani statunitensi parlavano di negoziazioni per una futura normalizzazione delle relazioni tra Arabia Saudita e Israele in cambio del sostegno di Washington al programma nucleare saudita e delle divisioni tra l’erede al trono saudita, Mohammed bin Salman, e il suo storico mentore, il presidente degli Emirati Mohammed bin Zated Al Nahyan.
Come è spesso accaduto in questi ultimi anni, il ruolo del giovane principe ereditario saudita e le sue capacità...
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