«Ho capito le colpe dell’Occidente, mi sono innamorato dell’islam»

Di Giovanna Jacob
13 Marzo 2015
Cosa dovrebbe insegnarci la storia di Jake Bilardi, 18enne australiano kamikaze per l'Isis, e che il Pensiero Unico non ci fa vedere

Jake-BilardiCaro direttore, ieri si è saputo che Jake Bilardi, un diciottenne australiano unitosi all’Isis, si è fatto saltare per aria in Iraq. Ha lasciato scritto che, se non fosse riuscito a raggiungere l’Iraq, si sarebbe accontentato di fare una strage con mezzi artigianali in qualche centro commerciale di Melbourne, sua città natale. Un rapido esame della vicenda di Bilardi ci può aiutare a capire meglio il fenomeno del terrorismo. Quando parlano di terrorismo, la stragrande maggioranza degli intellettuali e dei giornalisti forniscono quasi esclusivamente interpretazioni sociologiche di origine marxista e interpretazioni psichiatriche vagamente freudiane. Quello che spingerebbe un giovane a farsi saltare per aria, secondo loro, sarebbe ora l’emarginazione sociale ora l’ignoranza ora qualche grave scompenso psichiatrico e ora tutte queste cose insieme. Il terrorista, in sostanza, sarebbe un povero ignorante e pure un po’ pazzo. Stupisce che la stragrande maggioranza di intellettuali e giornalisti continuino imperterriti a propinare queste interpretazioni marxiste-freudiane, dal momento che sono smentite ogni giorno dai nudi fatti che vengono riportati negli stessi giornali e siti su cui scrivono. Quello che sappiamo è che fra le fila dei terroristi di Al Qaeda e dell’Isis si fatica a trovare un solo individuo meno che benestante, un solo individuo privo di istruzione superiore e un solo caso psichiatrico conclamato.

Per venire al diciottenne australiano, egli non era figlio di immigrati presunti emarginati-sociali e presunte vittime di razzismo: era un australiano autoctono, si direbbe di origine italiana. D’altra parte, fra le file dell’Isis non troviamo solo figli dei paesi islamici e figli dell’immigrazione islamica in Occidente, ma anche molti convertiti occidentali. Jake Bilardi non era povero: proveniva da una famiglia della classe media. Anche i tre terroristi del 7 gennaio erano tutto fuorché morti di fame, dal momento che i loro viaggetti in Kuwait per incontrare i loro capi e farsi addestrare se li erano potuti permettere. Non c’è bisogno di ripetere quanto schifosamente ricchi siano i capi terroristi.

A questo punto, i giornalisti e gli intellettuali di cui sopra cercano qualche conferma dell’interpretazione psichiatrica nella biografia di Bilardi: il ragazzo si era convertito all’islam e aveva cominciato a frequentare il centro islamico di Coolaroo dopo avere perso la madre, morta di cancro nel 2012. La zia è sicura che qualcuno lo abbia plagiato per benino: «Era una preda facile, cercava se stesso, la scomparsa della mamma lo ha segnato in quanto era il suo unico punto di riferimento». I compagni di scuola dicono che era «introverso, timido, spesso vittima di bullismo» (cfr. Guido Olimpio, Jake, l’australiano 18enne, kamikaze in Iraq al servizio dell’Isis, Corriere della sera, 12 marzo 2015). In rete è perfino reperibile un video in cui alcuni bulli lo prendono a schiaffi. E va bene, Jake aveva perso la madre ed era lo zimbello della sua classe. Ma un grave lutto e il bullismo non bastano a rendere qualcuno pazzo o anche soltanto vittima passiva di plagio, né possono giustificare la scelta di dare a darsi la morte. D’altra parte, il mondo è pieno di ragazzi che subiscono gravi lutti e sono maltrattati a scuola ma che non diventano terroristi e neppure criminali comuni. Alcuni diventano perfino persone migliori.

Accantonate una buona volta le interpretazioni sociologiche e psichiatriche, esaminiamo quello che Jake Bilardi diceva di sé stesso sul suo blog: «Ero uno studente ateo, volevo diventare giornalista: poi ho capito le colpe dell’Occidente, mi sono innamorato dell’islam». È significativo il fatto che il ragazzo volesse fare il giornalista. Se amava tanto il giornalismo, deve avere per forza avere passato molto del suo tempo libero a leggere giornali e siti nazionali e internazionali. E che cosa può avere appreso dalle sue illuminate letture? Ma è semplice: che l’Occidente è colpevole di tutto il male del mondo! Quando il terrorismo islamico ha dichiarato guerra all’Occidente, intellettuali e giornalisti occidentali – tutti intrisi del Pensiero Unico post marxista – non hanno puntato il dito accusatore sui terroristi ma sull’Occidente stesso. Da allora, cioè da quando qualche migliaio di esseri umani sono stati polverizzati nel cuore di Manhattan, non fanno che recitare salmi sulle “colpe dell’Occidente”. In sostanza, per gli adepti del Pensiero Unico la vittima (l’Occidente) sarebbe responsabile della violenza che subisce, mentre chi fa violenza (il terrorismo islamico) sarebbe vittima della sua vittima… Ovviamente, nessuno degli adepti del pensiero unico osa giustificare apertamente i terroristi, si accontenta di mettere tanti “però”: “Sono criminali, però un po’ bisogna capirli”. Nella delirante visione post-marxista, gli occidentali tutti sarebbero i nuovi borghesi-sfruttatori, gli abitanti del Terzo Mondo sarebbero i nuovi proletari-sfruttati: non potendone più di essere sfruttati, alcuni di loro diverrebbero terroristi. Il terrorismo di matrice religiosa, in sostanza, sarebbe una maniera isterica e controproducente con cui alcuni reagirebbero alla violenza economica e militare inflitta ai loro paesi dell’Occidente. E siccome non temono di sfidare il principio di non contraddizione, gli adepti del Pensiero Unico ti dicono pure che i terroristi dell’Isis e di Boko Haram sarebbero finanziati dall’Occidente, segnatamente dal governo degli Usa, ossia il terrorismo anti-occidentale sarebbe creato dall’Occidente stesso…  no, meglio non addentrarsi in questi deliri.

Che cosa abbiamo letto per anni su Repubblica? Che il terrorismo islamico sarebbe una conseguenza della povertà del Terzo Mondo (come detto, il terrorista è per definizione povero-emarginato), e che la povertà del Terzo Mondo sarebbe una conseguenza di un fantomatico “imperialismo occidentale”. “L’Occidente consuma più del 70 per cento delle ricchezze mondiali”, ci dicono. Si dimenticano di dire che il 70 per cento delle ricchezze mondiali l’Occidente le produce prima di consumarle. E omettono di sottolineare che i paesi arabi nuotano sui miliardi del petrolio e che gli sceicchi quei miliardi non li usano per aiutare i loro poveri e incentivare le economie locali, ma per farsi installare rubinetti d’oro e per finanziare i tagliateste.

Mentre gli adepti del Pensiero Unico dipingono l’Occidente come un mostro che divora il resto del mondo, certi cattolici tradizionalisti lo dipingono come una sentina di materialismo e immoralità da distruggere al più presto, come Gomorra: “Gli islamici, specialmente quelli immigrati in Occidente si fanno sedurre dall’integralismo e dal terrorismo perché sono disgustati dal materialismo e dalla immoralità degli uomini e specialmente della donne occidentali”. Non metto in dubbio che il consumismo sia poco edificante e che la cosiddetta “rivoluzione sessuale” abbia avuto conseguenze nefaste nella società occidentale. Ma ditemi, per favore: un modello di società in cui gli uomini possono farsi l’harem, sposare bambine di nove anni e comprare e vendere schiave sessuali al mercato come bestie (vedi Siria) è forse più morale e più spirituale di questa? No grazie, meglio tenersi il consumismo e le conseguenze nefaste della rivoluzione sessuale. Cinquanta sfumature di grigio, libro e film, sono molto meno diseducativi delle prediche anti-occidentali degli islamisti, degli adepti del Pensiero Unico e dei cattolici tradizionalisti filo-islamici.

Ma torniamo a Jake Bilardi. A furia di leggere che l’Occidente è colpevole di tutto il male del mondo, il ragazzo australiano a un certo punto deve avere pensato: “Ma se l’Occidente ha sempre torto, allora i terroristi hanno ragione, e se hanno ragione allora la loro religione è bella”. L’odio verso l’Occidente è diventato amore per la religione dei terroristi, che si dice non coincida col vero autentico islam: «Ho capito le colpe dell’Occidente, mi sono innamorato dell’islam». Ma quello che ora interessa non è la differenza fra la religione dei terroristi e il vero autentico islam, ma il fatto che la propaganda anti-occidentale del Pensiero Unico può spingere le menti deboli sulla strada del terrorismo islamista.

Sia chiaro che propaganda anti-occidentale può spingere al terrorismo ma non è causa essa stessa del terrorismo. Nulla di ciò che sta fuori del cuore dell’uomo può essere causa di ogni atto malvagio da lui compiuto. L’unica ragione per cui un uomo può diventare terrorista è perché lo vuole, e può volerlo perché il male gli appare seducente. In altri termini, le cause del male risiedono in due attori che la cultura moderna, in varie forma, ha negato: il libero arbitrio e il peccato originale. Quando vediamo terroristi che uccidono sé stessi e gli altri, è meglio che non ci sentiamo tanto a posto. Infatti la causa ultima di quegli orrori è anche dentro il nostro cuore. Anche noi abbiamo la possibilità diventare come loro.

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27 commenti

  1. Ale

    Tutto bello….ma mentre c’è chi si fa le pippe mentali i musulmani se ne fregano alla grande di tutto, danno la colpa delle loro azioni ad altri e premono per islamizzarci. Comprano mezza Milano, si muovono per avere un’Universita’ islamica a Lecce, promuovono corsi di “Finanza Islamica”, promuovono corsi di lingua araba all’università Cattolica e si muove tramite il PD per avere un proprio rappresentante in RAI per promuovere “il multiculturalismo”. Continuiamo a fare Mea Culpa per tutto

    1. Okkupant

      Ti rispondo qui per comodità
      1 il Figlio di Putin? Voci tutte da confermare e poi quale amante? Putin ha divorziato dalla moglie e la Chiesa Ortodossa cui il presidente appartiene ammette il divorzio per cui attenzione alla propaganda!

      2 l’Urss è finito la Russia di oggi segue un modello di società preciso come delineato anche dai discorsi del Presidente reperibili online con sottotitoli in italiano ad esempio discorso al club Valdai. Lanazione segue un certo indirizzo non solo perché l’ha deciso Putin.

      3 sopra sostieni tesi liberistiche e capitalistiche per cui della Guerra anti-russa dovremmo preoccuparci soltanto per le ricadute economiche e lasciando perdere i valori cristiani, poi affermi che bisogna ripartire dai valori cristiani e ti lamenti del Qatar che si compra Milano e ci “islamizza”.
      Quello che non capisco sono le tue riserve sulla cristianità della Russia o anche di Putin: per oltre mille anni la Russia è stata cristiana dalla conversione di Vladimiro il Santo nonostante i crociati teutonici, mongoli, i turchi, i polacchi. Il comunismo è stata una parentesi nella storia del paese provocata da circostanze eccezionali e basta rifarsi alle uniche elezioni libere prima del colpo di stato dei bolscevichi per accorgersi che persino allora i russi non erano comunisti. Il presidente Putin ha seguito le sue vicende personali, suo padre era ateo ma sua madre ortodossa e lo fece battezzare. Poi dopo essersi salvato miracolosamente in un incidente d’auto la conversione. Il buon Dio gli ha aperto gli occhi e veglia sulla Russia.
      La Russia disseminata di monasteri, delle chiese delle icone non sarebbe cristiana? Se finalmente c’è qualcuno a capo di una delle potenze mondiali che si batte per i valori in cui crediamo e per la nostra civiltà come possiamo persistere nello scetticismo? Certo nella vita si fanno i compromessi e la Russia non è la città di Dio né Putin padre Pio.

      1. Raider

        Bisognerebbe evitare, se si vuole discutere del merito delle cose – come lei cerca di fare, Okkupant: i suoi, possano piacere o meno, essere condivisibili o no, inconsistenti o peggio, insussistenti. ma sono fatti, si tratta di argomenti, non di dietrologie complottiste copincollate -, di fare di tutta l’erba un fascio o al contrario, di enfatizzare un aspetto isolato per trarne conclusioni che vanno al di là dello specifico.
        Per quanto riguarda la Russia e per quanto mi riguarda (per quello che conta: e per quello che conta discutere qui, conta anche questo, perché dimostra che, sì, posso sbagliare, ma non sostengo opinioni per partito preso):
        – ho difeso la Russia e Putin, pensi un po’, dal tentativo delle multinazionali di (ri)mettere le mani sulle risorse del Paese;
        – ho ritenuto ridicole, oltre che pretestuose, le accuse alla Russa di Putin di essere una dittatura contro le minoranze, etniche e sessuali, per la repressione del ‘Califfato’ caucasico e per il rifiuto di accogliere l’agenda gay;
        – ho ritenuto, per quanto possa essere poco realistica (che sia la più giusto o no, sarebbe meglio stabilirlo senza cedere la parola alle armi), una soluzione negoziale e referendaria per il Donbass;
        – ho perfino mostrato comprensione per le restrizioni e le difficoltà opposte in Russia alla Chiesa cattolica come ai gruppi protestanti in nome delle “tradizioni autentiche religiose” della Russia: giustificandole con la diffidenza opposta all’influsso occidentale; e con la mancanza, per cause storcihe e perfino, geografiche, di una solida tradizione democratica nella Russia, come in altre aree del mondo che certuni vorrebbero, però, proporre a modello per le società occidentali.
        Non mi sembrano idee ispirate da un atteggiamento pregiudizialmente contro la Russia e tanto meno, contro il suo retaggio cristiano. Il che non vuol dire fare della Russia un paradigma civile o politico o un partner da privilegiare in funzione anti-americana. al conclusione del suo post è pienamente sottoscrivibile.
        Non così l’idea che a combattere con l’Isis sarebbero emarginati che, come nel caso di questo ragazzo frustrato, ama qualcosa che gli garantisce di essere ricambiato eternamente e quindi, va per uccidere quanti piàù nemici del suo desiderio di innamoramento e amore facendosi saltare in aria. Molti jihadisti e fondamentalisti – a comicniare dai vertici – sono persone istruite, inserite nella ripsettive società (il boia ‘John l’inglese’ ne è un esempio probante), benestanti, ricche: e si possono trovare, ovviamente, frustrazioni in tutti. Per esempio, nei rampolli di ricche famiglie discendenti da maometto che, in tempo di pace, con i matrimoni poligamici con le più belle fotomodelle occidentali sulla piazza, sono cresciute a dismisura (piàù di 5.000 i membri della famiglia reale saudita): e tutti vorrebbero continuare con l’alto tenore di vita garantito da papà. Solo che i proventi del petrolio si sono ridotti o non sono sufficienti, per mantenere lo stesso train de vie: e l’Occidente non paga mai abbastanza. E comunque, le masse arabe chiedono quello che Saddam garantiva al suo clan, ai membri del suo Partito e all’esercito: e la stesa sorte, primavere arabe o no, può toccare a dinastie fin troppo abituate al lusso, per dividerlo sempre più con i sudditi. E la funzione dei discendenti di Maometto è diffondere il Corano, ciò che giustifica il permanere del dispotismo di Agha Khan e Saud: in una maniera o nell’altra, pacifica o bellica, indolore, ‘dialogante’, finanzairia, migratoria.

        1. Okkupant

          Il commento era in risposta ad Ale che mi ha scritto sopra sulla Russia.
          Ma allora se sei in disaccordo con l’atteggiamento del cosiddetto occidente (cioè usa e ue) verso la Russia su tante cose come me perché ti ostini a sostenerli? perché continuare a difenderli? Non capisco. Se ti rispecchi in molte cose che fa Mosca dovresti appoggiarla fintanto che qui le cose non cambino sui temi che ti portano a sostenere la Russia.

          1. Raider

            Contrariamente alle tante accuse che mi sono visto rovesciare addosso da tutte le parti, anche da sedicenti cattolici
            – anzi: loro si sono distinti, va detto, nell’opera di denigrazione sistematica del sottoscritto: e va bene, non è niente, visto che sono giunti a rimpiangere i roghi e i boia dell’Inquisizione, pur di non dare torto ai boia musulmani che hanno massacrato i redattori di Charlie Hebdo, a lanciare accuse tremende sul conto dei papi, hanno esultato epr il trattamento riservato nell’Islmistan ai gay: senza nulla dire su quello che capita da quelle apeti agli adulteri, mentre è autorizzato il matrimonio delle bambine; ma, capista!, avessero, a parte qualche lodevole e amichevole eccezione, una volta, almeno una volta, contestato nel merito le mie opinioni!
            – cerco di ragionare in maniera libera, per quanto mi è possibile. E sugli U.S.A., come su Israele, sono anche piuttosto crrtico, ma trovo ugualmente ingiusta e completamente sballata, del tutto folle la pretesa di giudicare in blocco interi Paesi, specie se democrazie, in cui si trova tutto e il contrario tutto. Verrebbe da dire: chi sono io e chi è lei per giudicare un Paese, una nazione, un popolo intero, che molti che la pensano non troppo diversamemte da lei vorrebbero annientare, ritenendo questa guerra – che vuole anche l’Isis! – la cosa più cristiana da fare?
            Lei è cristiano, dice: le credo, come credo a tutti quelli che intervengono online e di cui nion dubito fino a prova contraria. Ma, come cristiano, non capisco come lei possa accettare come cosa del tutto pacifica quella che si configura come un’invasione: si è passati dai sette, otto milioni di islamici neo Paesi nell’area U nel 1985 agli attuali trenta milioni. Anche se lei ne pensa tutto il bene possibile, è innegabile che assistiamo all’islamizzazione di fatto e di poliitcamente corretto del nostro vecchio, decrepito Continente. E perciò, io ritengo mio diritto di cittadino europeo e dovere di cristiano, appunto, sostenere, dire, gridare
            NO ALL’ISLAM!
            NO ALL’ISLAMIZZAZIONE DELL’EUROPA!

  2. maurizio

    Assolutamente d’accordo con la Jacob nel suo articolo(appendice compreso):il mondo cambia se cambia l’uomo,a cominciare da ciascuno…poi si vedrà…é come un pugno di neve che rotolando provoca una valanga..certo non é così automatico..ma noi abbiamo il libero arbitrio e la ragione..usiamoli
    !

    1. Raider

      Sì, tutti d’accordo con tutti e avanti di questo passo a fingere di capire di che si parla. La tendenza di islamici e filo-islamici a fare i distinguo di rito fra ‘un’ – uno solo – imam un po’ ciarliero, qualche testacalda (è povero ignorante disadattato, disoccupato? Be’, ha agito come ogni disoccupato – ma chi glielo ha detto di venire qui a tutti i costi e a restarci? – di questo mondo fa: diventa islamico e sotto a chi tocca! Non ha problemi particolari, anzi, è bene inserito, anzi, è benestante, anzi, è ricco? Oh, bella, colpa dell’Occidente che non ha saputo farsi amare abbastanza!) che decapita il prossimo, qualche intemperanza verbale di un leader di governo o di associazioni islamiche, è un modo per eludere la realtà dei fatti: che, petrolio, petrol-dollari, finanza, armi alla mano, immigrazione, politicamente corretto così ossequioso con la “religione di pace” nonché religione naturale dell’umanità”, l’Islam sta sempre più comprando, condizionando e ricattando l’Occidente.
      Così, Giovanna Jacob ha ragione: però, siccome è troppo facile, quindi, Giovanna Jacob ha torto, perché sostiene una cosa chiara come il sole: i mutamenti demografici e culturali in atto condannano – davvero irridemibilmente – se non a un califfato o un altro, alla fagocitazione e comunque, alla sottomissione dell’Occidente all’Islam. Già lo vediamo in tanti modi: dai programmi scolastici improntati alla versione della storia succube della visione idlliaca dell’Islam e alla damnatio memoriae del Cristianesimo ai media di regime alle politiche immigrazioniste senza né tante né poche discussioni.

      P.S. Maurizio, in un post che, presumo, non hai letto, ti pregavo di spiegarmi dove, come e quando io avrei strumentalizzato don Giussani e non so chi altro ancora. Ti sarei davvero grato se volessi spiegarmi ora cosa ti ha indotto a attribuirmi qualcosa che non ho mai fatto né ho mai avuto intenzione di fare. Grazie!

  3. Okkupant

    Aggiungo un commento critico nei confronti di un passo che da la chiave d’interpretazione dell’intero articolo.
    A un certo punto la giornalista scrive: “meglio tenersi il consumismo e le conseguenze nefaste della rivoluzione sessuale.” Con questa affermazione si finisce per giustificare lo status quo attraverso la minaccia al terrorismo! È come se il potere vi dicesse: niente critiche, la scelta è tra lo Stato Islamico e le femen, dobbiamo scegliere le femen perché loro sono peggio. Anzi dice che criticando l’occidente si incentiva il terrorismo islamico!
    Ma perché continuare con questa sudditanza culturale che finisce per essere strumento di potenti e lobby per sostenere interessi e valori che come cattolici, cristiani ed europei aborriamo? Perché invece non cominciamo noi a proporre la “terza via”, la via Cristiana come alternativa al decadente disumanizzante consumismo edonista capitalista anglo-sassone e all’islamismo radicale, taglia-gole terroristico? La rivoluzione cristiana perché noi! Basta rassegnarsi al mondo di oggi, proponiamo il nostro mondo con i nostri valori, senza vergognarci. L’alternativa cristiana ed europea!
    Cominciamo smettendola di parlare di “Occidente” che è un concetto geografico, indistinto evanescente, dal sapore illumista. Ritorniamo a parlare piuttosto di Cristianità, “in God we Trust” come motto, di Europa dall’Atlantico ai monti Urali.
    Ricordo il commento della Jacob a un articolo in cui si parlava di Ucraina e lei criticava aspramente la Russia non senza argomenti validi, per carità. Ma seppure la Russia sbaglia non si può negare che nei valori che difende ci rispecchiamo molto di più che non nell’Ue del rapporto Tarabella o negli Usa di Obama! Pensiamo se la Mosca dovesse cadere: chi sosterrà in Europa e nel Mondo le sue battaglie cristiane (pensate alle leggi per incentivare la procreazione, al richiamo ai valori cristiani, al rispetto della nazione)? Per ora certe lobby hanno trovato un bastione che le respinge ma se il “fortino” cadrà? Purtroppo abbiamo visto che in Europa sebbene siano presenti stati sinceramente cattolici come la Polonia prevalgono certe idee laiciste e anti-cristiane (guardate l’intervista in cui Tarabella seppur vincitore si scaglia contro le pressioni occulte delle lobby religiose sic!), abbiamo bisogno della Russia, perché l’Europa senza di esse non è completa! Fa parte della nostra civiltà come anche l’Ucraina certamente o la Moldavia, altrimenti l’ostilità anti-russa spingerà prima o poi ad odiare i valori in cui crede Mosca finendo nella rete dell’Occidente (=Soros, Charlie Hebdo, femen).
    E allora cerchiamo di costruire qualcosa insieme di diverso piuttosto che parteggiare per uno dei contendenti. Perché in realtà io non mi posso rispecchiare né nell’uno né nell’altro!

    1. Ale

      Okkupant scusa ma non ho capito dove vuoi andare a parare.. Secondo il tuo concetto il ragazzo sopra è vittima del modello culturale occidentale..poi attacchi con un discorso sulla Russia. Putin non mi sembra un modello di cristianità..ha avuto giusto ieri l’altro un figlio dall’amante. Ora se sostieni che sia stupido fare guerra alla Russia son della tua stessa idea..ma non perché la Russia sia paladina dei valori cristiani..insomma dai..diciamocelo i Russi a noi italiani hanno fatto fare un po’ di soldi, ed Obama ci ha rotto le uova nel paniere, con le sue fisse di combatterla prima per l’Ucraina e per far cadere Assad. Che si debba ripartire da Cristo e quanto da Lui insegnato lo trovo sensato. Ma è altresì vero che il buonismo sia sciocco e che anche Cristo aveva detto di dare a Cesare quello che era di Ceare , forse per sottolineare l’importanza di pagare le tasse per avere uno Stato efficiente, che costruisca strade, ospedali, ecc. ?! Ora non so se sia stato il sindaco di Bologna o quello di Milano ad invocare un uso dei soldi dello Stato per ripristinare Mare Nostrum ma su quest’ultimo punto non sono affatto d’accordo perché i soldi devono essere usati PER I CITTADINI ITALIANI e non per far entrare tutti anche criminali incalliti come l’ultimo magrebino che in Umbria a Terni è prima stato espulso per furti, è tornato con barconi a Lampedusa e raggiunta Terni ha UCCISO il primo passante, perché incavolato con il mondo. CHI DICE CHE È COLPA DELLA SOCIETÀ E LI GIUSTIFICA HA LE MANI SPORCHE DEL SANGUE DI CHI VIENE UCCISO!!! Questo deve essere chiaro. Basta con questo buonismo che dà prima vitto e alloggio a extracomunitari, CLANDESTINI, che a italiani poveri . C’è una famiglia con 5 bambini che vive in AUTO a Milano. Non sarebbe opportuno aiutare prima questi?? Invece di scaldarci tanto per idioti che si fanno esplodere uccidendo altre persone o che Furbamente non comprano un biglietto aereo, che costa meno ed è più sicuro di un barcone, ma prendono un barcone ,mettendo volontariamente e stupidamente a rischio la propria vita, perché sanno che così avranno minimo vitto e alloggio + paghetta per sigaretta e biglietto bus giornaliero (Italia) ma se raggiungono il Nord Europa un MENSILE pari a uno stipendio e alloggio per un anno senza muovere foglia. Sono Furbi e anche un poco delinquenti , tutti, perché se hanno bambini non dovrebbero mettere a rischio la vita dei loro figli su barconi ma comprare un più Economico e Sicuro Biglietto Aereo!!!! Se in Medioriente ci sono sempre guerre è perché le etnie arabe sono un tantino iraconde e hanno ancora la Legge del Taglione. I musulmani di etnia araba hanno cercato di far fuori musulmani di etnia africana in Sudan. In Pakistan i musulmani sono in guerra contro l’India..in Afghanistan prima non volevano i Russi poi gli USA , in Libia gli italiani investono soldi da un secolo ma non vengono mai considerati libici ma stranieri italiani ed a ogni malaparata devono prendere e scappare. Solo noi li accogliamo, diamo vitto, alloggio e diciamo “poverino è colpa mia se sei un criminale”.

    2. Tommasodaquino

      Purtroppo su questo punto non c’è modo di far ragionare la giornalista . Per quanto mi riguarda non accetteró mai un ragionamento di questo tipo . Per me i nemici sono due, non uno . E no, non accetto il modus vivendi suicida dell occidente . E no, non lo considero affatto meno peggio dello stato islamico . Con queste chiavi di lettura si illudono che una volta distrutto l islam, dopo non ci sarà più nulla . Sbagliato cara Jacob dopo toccherà a noi.

      1. @ Okkupant e Tommasodaquino: non ho detto che le Femen e tutte le altre manifestazioni della decadenza occidentale mi vanno bene, teniamocelo così. Quello che intendevo dire è che una società corrotta come la nostra può essere ancora redenta (ossia possiamo cambiarla dall’interno con il nostro impegno, che si esprime ad esempio attraverso le sentinelle in piedi), mentre il califfato è irrediibile. Quindi mi indignano profondamente i cattolici che vedono nell’islam radicale un possibile alleato nella lotta alla “secolarizzazione”.

        1. Okkupant

          @ Giovanna Jacob Si siamo d’accordo su questo… purtroppo anche tra i “laicisti” fanno capolino pericolose tendenze autoritarie pensiamo per esempio agli attacchi al Papa che doveva tenere il discorso a Bruxelles. Possiamo tentare di redimerlo se ci lasciano parlare, certo nulla di paragonabile all’Isis ma comunque speriamo che certe derive siano fermate.

          @Tommasodaquino già usano l’Islam per fare propaganda anti-religiosa in generale e cristiana in particolare. Sono disposti a “sopportare” soltanto una religione che non contraddica i loro piani.

        2. antonio

          (ossia possiamo cambiarla dall’interno con il nostro impegno, che si esprime ad esempio attraverso le sentinelle in piedi

          Ah ah ah ah

        3. Tommasodaquino

          Quando ho sostenuto di combattere la secolarizzazione attraverso l’islam radicale? Per quanto mi riguarda questo ragionamento è inaccettabile “meglio tenersi il consumismo e le conseguenze nefaste della rivoluzione sessuale.”
          Da un lato abbiamo un gruppo che desidera ardentemente eliminarci fisicamente. Dall’altro abbiamo un gruppo che intende in maniera molto democratica e gentile estirpare Cristo dalla nostra vita. Con tutto il rispetto non patteggio per nessuno dei due.

  4. Okkupant

    Questo ragazzo è rimasto vittima della nostra società nessuno l’ha salvato una pecorella smarrita del gregge di Dio finita in pasto ai lupi!!
    Questo anche per colpa del bullismo che ha subito! Vergogna maltrattare così un fratello in Cristo, un connazionale! Fatevi domande basta bullismo o disprezzo per l’aspetto fisico/ mentale
    del tuo fratello cristiano e magare pure cattolico
    Del tuo fratello italiano
    Del tuo fratello europeo
    Del tuo fratello umano!

    1. Raider

      Ma certo! Come non pensarci! Gli islamici e solo loro sono vittime, “doppiamente vittime”, come minimo: della società, dell’Occidente, della storia, degli attentati a Charlie Hebdo, delle leggi sulla blasfemia e sull’apostasia in vigore nell’Islamistan… Del resto, è noto che i “diversi”, i disadattati, i mentalmente instabili o stabili con fissazioni croniche, nell’Islamistan li trattano come si deve: infatti, nessuno di costoro, per ripicca, si converte a qualche altra religione abiurando la “religione naturale dell’umanità”: nel qual caso, i problemi diventano altri: ma trovano chi glieli risolve una volta per tutte. Mentre, stando a quello che diagnosticano tanti ben volenterosi, quando uno ha un qualche problema, in Occidente, sa qual è la cura infallibile: la conversione all’Islam e una quantità ragionevole di piombo e esplosivi per ammazzare e farsi ammazzare.
      Quello che tocca sentire e leggere a causa della sindrome che gli pisicologi chiamano “identificazione con l’aggressore” è incredibile: la colpa se l’Occidente viene islamizzato è dell’Occidente: non perché permette un’invasione programmata e con multiculturalismo e politicamente corretto, spiana la strada a chi vuole sottometterci, ma perché abbiamo leggi permissive: che si abbia il dovere di combatterle, di combattere la sharya del Pensiero Unico e quella che vuole l’islamizzazione dell’Occidente, non viene in mente a islamofili e cattolici che si sentono in colpa col mondo intero e sono disposti, per odio (cos’altro è? Fosse sana autocritica, non perderebbe di vista o non rinuncerebbe a riconoscere nell’islamizzazione un pericolo e nell’Islam, sottomissione, una religione che è l’opposto di quella cristiana, libertà!) verso la prropria identità, a accollarsi come ‘liberatori’, ‘salvatori’, modello di vita e di fede milioni e milioni e milioni di islamici, una minaccia potenziale che potrebbe, in caso di disadattamento di massa da disoccupazione o insofferenza/intolleranza politica-religiosa, trasformare l’Ue in un campo di battaglia per campioni della fede come questo shaid, “martire”: uno che si è fatto esplodere pur di ammazzare il prossimo.

      1. Okkupant

        Raider, non tutti i casi sono uguali, questo ragazzo non è né il nipote di bin laden né figlio di immigrati, va distinto a seconda dei casi. In questo caso si tratta evidentemente di un ragazzo plagiato ed emarginato. C’è troppa cattiveria tra fratelli e sorelle cristiani e tra italiani o europei dovremmo essere uniti almeno tra noi, considerarci una comunità dove ci il vicino si preoccupa dei suoi vicini, i vecchi dei giovani e viceversa, i parenti dei loro parenti, non un insieme di gente che pensa solo al denaro, all’immagine. Al centro i valori cristiani fa parte della “rivoluzione” di cui parlavo che ognuno può cominciare dal suo piccolo, creando reti di solidarietà ma anche cambiando atteggiamento è contestando questo pensiero unico che si nutre anche del bullismo contro chi non è all’altezza di certi standard fisici, intellettuali o economici. Occupiamoci dei nostri fratelli!
        Chi con il suo comportamento crea il “mostro” non è meno responsabile del nostro stesso.

  5. Cisco

    “In altri termini, le cause del male risiedono in due attori che la cultura moderna, in varie forma, ha negato: il libero arbitrio e il peccato originale.”

    E’ proprio questa la colpa dell’Occidente che il pensiero unico non capisce: ha smesso di credere e di educare alla verità, rendendo quelli come Jake meno liberi e più in balia del libero arbitrio.

    1. Raider

      Giovanna Jacob ha centrato perfettamente il punto:
      – la povertà del Terzo Mondo non c’entra niente, c’era dappertutto anche prima che i musulmani ne strumentalizzassero la causa;
      – l’Islam è all’offensiva ovunque, in armi e mediante flussi migratori che nulla si fa per arginare;
      – a essere attaccati non solo solo i cristiani, l’Occidente e i valori occidentali, ma yazidi, indù, buddhisti, animisti, le vestigia di Ninive come quelle di Timbuctù, ecc…; mentre la rivolta contro l’occdiente non vede scendere in guerra contro l’Occidente yazidi, induisti, buddisti, zoroastriani, ecc…;
      – i cristiani si scusano per le Crociate, di scusano di tutto a ogni piè sospinto, poco poco e si scusano anche per Cristo, Che, dai!, era un po’ fondamentalista anche Lui; mentre i musulmani ritengono di non avere nulla di cui scusarsi, non si scusano di niente, hanno sempre fatto tutto così bene, tutto per la libertà dei popoli – vi diranno di sì: perché la libertà è sottomissione, cioè, appunto Islam: sottomissione al Corano o se non questo, sottimissione agli islamici, per i quali il Corano è il verbo eterno e increato di Dio, non certo Cristo;
      – queste sono forme ovvero prove di dhimmizzazione, disconoscere la verità storica, quella su di sè, sugli altri, fattore che fortifica le ragioni del’islamizzazione in corso d’opera;
      – lo stesso per gli interventi che leggo qui, la crisi dell’Occidente non data da oggi e critiche e autocritiche sono conquiste occidentali, le uniche conquiste di cui gli islamici – sempre così pronti a appropriarsi del patrimonio culturale e materiale altrui, dai numeri indiani all’arco moresco (in realtà, lusitano-visigotico) alle cupole – non vorranno mai privarci;
      – ma, appunto, accanto all’autocritica, occorrerebbe ricordarsi di difendere il diritto di critica, che gli islamici ci stanno un secondo a trasformare in blasfemia, con tutte le conseguenze del caso;
      – occorrerebbe ricordarsi che l’Occidente non è solo quell’abisso di iniquità che viene descritto tanto per offrire gentilmente qualche scusa a chi ci vuole sottomettere in nome dell'”Islam, religione naturale dell’umanità”;
      – infatti, sembra, proprio perché gli islamici non ci esproprieranno del diritto di critica e autocritica, che noi approfittiamo dell’autocritica e rinunciamo al diritto di critica, censurando col nome di ‘dialogo’ ogni confronto reale, come accaduto esemplarmente al Papa dopo il discorso di Ratisbona.

    2. Raider

      Guarda caso, i problemi al computer si sono ripresentati rendendomi pressoché impossibile partecipare al blog. In attesa che il tecnico provveda, spero che passi almeno il post che ho inviato per questo intervento di Giovanna Jacob.

  6. Avandero

    L’odio verso i valori religiosi e civili del proprio Paese è un sentimento tipicamente occidentale (non mi sembra che vi siano alaloghi riscontri nelle nazioni islamiche, induiste o che altro). Ma ,facile profettizzarlo, chi favorisce indiscriminatamente l’ingresso di un qualsivoglia nemico per cancellare, appunto, l’dentità religiosa del proprio Paese, prima o poi cadrà vittima dell’ alleato incautamente scelto..

  7. La colpa dell’occidente è che non c’è un occidente, quanto meno non più.

    1. riccardo

      l’occidente tramonta, come dice il suo nome

      1. yoyo

        L Occidente vuole tramontare, che è altra cosa.

  8. Tommasodaquino

    Il fatto che l’islam abbia attecchito nei nostri paesi è CERTAMENTE colpa dell’occidente. Senza alcun dubbio. Quando si doveva creare una comunità occidentale con valori ben chiari e condivisi l’OCCIDENTE SI E’ RIFIUTATO. Quando si stava discutendo della costituzione europea, SI SONO RIFIUTATI I VALORI CRISTIANI. La famiglia, l’aborto, la rivoluzione sessuale, sono dogmi della cultura marxista che ha vinto in occidente. Questo a mio modo di vedere è stato il primo errore. La visione marxista ha vinto in occidente perchè ha eliminato l’UNICO elemeno in comune tra i popoli occidentali. La conseguenza di questo rifiuto ha prodotto inevitabilmente un cambiamento nella nostra società che non è più cristiana MA LAICA. Credo fermamente che l’islam più che i cristiani odi proprio la cultura laica occidentale, distante anni luce da quella cristiana. Pensare all’occidente come a quello degli anni 50 o 60 è ANACRONISTICO. Non c’è più. L’abbiamo eliminato noi dall’interno. Questa è la ragione principale per cui ci sono ragazzini che vanno a farsi esplodere, perchè QUI NON C’ E’ PIU’ NULLA. La GENTE E’ SOLA. Se quel ragazzino avesse avuto una comunità a cui era legato ANCHE SENZA GENITORI non sarebbe MAI finito lì. Marxista sarà sicuramente la chiave di lettura dell’occidente cattivo, ma certamente lo è anche quella filosofia che ha tolto le nostre radici ed identità e senza queste non si va da nessuna parte. La cultura dell’occidente cattivo è solo propaganda, ma non è per questo che l’islam vincerà in occidente, l’islam batterà l’occidente perchè ha rinunciato alla Verità. Questo è il punto.

    1. Filippo81

      Sono d’accordo Tommaso, la cancellazione della Tradizione Cristiana (sopratutto quella Cattolica) ha permesso il dilagare di ideologie come quella marxista e quella liberale, ormai dominanti in Occidente, che hanno devastato e debilitato il nostro vivere, sotto tutti i punti di vista.La tragica vicenda del ragazzino australiano diventato terrorista è emblematica.

  9. angelo

    la COLPA DELL’OCCIDENTE è il collante e il sottile fil rouge che unisce moltissimi personaggi che popolano il mondo a noi vicino: cattolici democratici, anzi, sinceri democratici. loro non si fanno saltare in aria, ma dall’interno minano e sabotano il nostro sistema sociale privilegiando sempre e comunque L’ALTRO ( come predicava tonino bello). mai che l’altro sia un povero pensionato, una vecchina pestata a sangue o violentata.

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