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Non saranno le risoluzioni Onu a fermare la guerra di Gaza

Di Giancarlo Giojelli
26 Marzo 2024
Le Nazioni Unite chiedono il cessate il fuoco nella Striscia per il Ramadan, Netanyahu critica gli Usa (astenuti). Israele non si fida più di nessuno, neppure di Biden, e sebbene spaccato a metà, è compattato dall'esigenza di difendersi per sopravvivere
Netanyahu Israele
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha criticato la risoluzione dell'Onu e l'astensione degli Stati Uniti (foto Ansa)

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha votato e approvato una risoluzione che chiede a Israele e Hamas un «cessate il fuoco immediato rispettato da tutte le parti per il Ramadan» – fino al 10 aprile dunque – «che conduca a un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche».
Gli Stati Uniti si astengono, nessun veto da Cina e Russia
Il progetto di risoluzione, preparato da diversi membri non permanenti del Consiglio (Algeria, Malta, Mozambico, Guyana, Slovenia, Sierra Leone, Svizzera ed Ecuador) è passato grazie all'astensione degli Stati Uniti. Si tratta di una versione aggiornata, sostenuta dal gruppo arabo, della risoluzione presentata tre giorni prima dagli Usa e bloccata dal veto di Russia e Cina.
Secondo il premier israeliano Benjamin Netanyahu, questo voto con l’astensione americana «colpisce lo sforzo bellico per liberare i nostri ostaggi e ...

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