Anticipazione dell’intervista a Matteo Renzi: «All’Italia serve lo spirito del maratoneta»
80 EURO. «Sono molto soddisfatto che prima della pausa estiva siamo riusciti ad approvare il nuovo Senato (…) e il decreto sulla Pubblica amministrazione che è l’inizio di un cambio di prospettiva per un Stato che stia accanto e non contro i cittadini». Il presidente del Consiglio si mostra soddisfatto su quanto fatto finora dal suo esecutivo che ha cominciato «a rispondere alle difficoltà economiche delle famiglie» e a fornire risposte a chi ha difficoltà («col decreto sul lavoro abbiamo salvato migliaia di posti a rischio»).
Renzi risponde alle critiche sugli 80 euro: «Vedo che ancora c’è chi ritiene che gli 80 euro mensili e per sempre a 11 milioni di persone non siano utili. Così come chi dice che tagliare l’Irap del 10 per cento alle imprese è troppo poco. Il solito vizio italiano. Certo, si può sempre fare di più, ma noi siamo i primi ad aver fatto il più imponente taglio strutturale delle tasse e la più grande operazione di redistribuzione della ricchezza da decenni e che sarà confermata anche nei prossimi anni. E spero allargata».
Secondo Renzi occorre «passare dalla logica del piagnisteo a quella della proposta. E toglierebbe il paese dalle mani dei soliti noti, quelli che vanno in tutti i salotti buoni a concludere gli affari di un capitalismo di relazione ormai trito e ritrito. Questa è la rivoluzione culturale che serve all’Italia: spalancare le finestre e fare entrare aria nuova».
MILLEGIORNI. In particolare Renzi si sofferma sui «Millegiorni» che «sono proprio la traduzione concreta di questo progetto per l’Italia». «Sono i tre anni di cui l’Italia ha bisogno per una strategia globale che la renda tanto semplice quanto solida». Elenca quindi i prossimi obiettivi: riforme costituzionali e legge elettorale; riportare l’Italia sullo scenario internazionale; la nuova Pubblica amministrazione; spending review. E poi riforma del lavoro, del fisco, del Terzo settore, della giustizia e lo “Sblocca Italia”, «un provvedimento ambizioso per mobilitare 43 miliardi di risorse già disponibili e che si occuperà anche di efficienza energetica, reti digitali e semplificazioni burocratiche».
«Tutt’altro che una serie di annunci spot», dice Renzi. «Del resto in questa estate l’Italia vince nella maratona, nel fondo a nuoto: ci vuole lo spirito del maratoneta. Chiarezza sull’obiettivo finale e passo dopo passo si va avanti a viso aperto. Alla fine di questo percorso sono certo che l’Italia, grazie alle straordinarie qualità dei suoi cittadini, tornerà ad essere la guida, non il problema, dell’Europa».
FISCAL COMPACT. «Noi manteniamo l’obiettivo del 3 per cento», assicura. «E ciò accadrà anche se altri fossero costretti ad allontanarvisi. Tutto il resto mi pare forzato e prematuro. Quando poi sento parlare di aiuto esterno mi scappa da ridere. L’Italia dà all’Europa più soldi di quelli che l’Europa dà all’Italia. E nel Fondo Salvastati noi abbiamo messo soldi che altri hanno preso. Solo l’atavica volontà di parte della classe dirigente italiana impedisce di prendere atto di una realtà: noi stiamo aiutando l’Europa, non è l’Europa che aiuta noi».
Al tempo stesso, Renzi è certo che «se abbiamo accumulato un debito pubblico enorme che fa da zavorra alla nostra capacità di sviluppo, non è colpa dell’Europa. Se non spendiamo o spendiamo male i fondi europei, non è colpa dell’Europa. Se da noi un processo civile dura decenni, non è colpa dell’Europa. Sappiamo bene che il fiscal compact è un accordo impegnativo, così come l’equilibrio di bilancio è un esercizio faticoso. Ma sappiamo anche che è venuto il momento di essere seri e di capire che non possiamo scaricare sui nostri figli gli effetti di politiche dissennate come accaduto in passato».
POLITICA ESTERA. Renzi si dice «molto preoccupato per la situazione in Libia» e nel Medio Oriente: «La questione è drammatica in molte zone non lontane da noi. Non si tratta di pensare a come ogni singolo Stato possa da solo mettere in campo iniziative. Quel tempo è finito. Queste sono sfide che o l’Europa è in grado di affrontare o l’Europa non è. Dai fenomeni migratori, all’esodo di profughi e rifugiati, alle persecuzioni per motivi religiosi, qui si parrà la nobilitate dell’Europa, il suo essere protagonista nel mondo globale».
SCUOLA E OMOFOBIA. «Sulla scuola stiamo lavorando, e seriamente, con il ministro Giannini e con la sua squadra. E il 29 agosto presenteremo una riforma complessiva che, a differenza di altre occasioni, intende andare in direzione dei ragazzi, delle famiglie e del personale docente che è la negletta spina dorsale del nostro sistema educativo. Che non è affatto vero sia un problema, ma un asset strategico del nostro Paese, che va valorizzato e messo in sicurezza. In ogni caso la sfida educativa è la mia priorità. Tra dieci anni l’Italia non sarà come l’avranno fatta i funzionari degli uffici studi delle banche o i politici di Montecitorio; l’Italia sarà come l’avranno fatta le maestre, i maestri, gli insegnanti».
Infine una battuta sul ddl omofobia presentato dal deputato Pd Ivan Scalfarotto: «Il ddl Scalfarotto non minaccia la libertà di parola. Ivan è stato duramente contestato anche da parte del suo mondo proprio per questo».
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31 commenti
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Penso che l’omofobia sia un’invenzione delle lobby gay per incassare finanziamenti pubblici e che il ddl Scalfarotto sia una legge liberticida indegna di una democrazia. Basta con la casta dei gay, basta con le leggi speciali
Caro Direttore,
su un tema qui più volte e aspramente dibattuto, il ddl Scalfarotto, mi sarei aspettato che Lei non avrebbe permesso a Renzi di cavarsela con una battuta, in cui Scalfar8, peraltro, viene fatto passare per vittima anche dei reazionari che il PD si cova in seno… La Renzite potrebbe essere, sembra, risulta già in fase discendente, cosa meno preoccupante dell’Italia in stato pre-agonico. Non facciamoci contagiare proprio adesso. E NO al ddl Scalfar8 e al gender nelle scuole.
Lo spirito del maratoneta è una cosa buona, purchè il traguardo non sia quello che vuole la troika, altrimenti è meglio stare fermi.
Renzi: “bene Draghi su flessibilitá” ….insomma Renzi promuove Draghi? Uhaz uhaz..insomma ora che Renzi l’ha promosso dormirá tranquillo he he he…patetico? Ridicolo? A me ricorda il conte Max.
Ah…Renzi é un emerito buffone…dimenticavo.
Renzi giá sa che dietro la carcerazione causata dal ddl scalfarotto (il minuscolo non é un caso) potrá appellarsi ad un ” le sentenze vanno rispettate”.
Inoltre se il mondo di Scalfarotto lo ha duramente contestato pensa te che razza di mondo totalitario nazigay é il suo mondo.
Renzi….ammazza quanto chiacchiera questo….e non si ferma….ogni giorno sforna una massima. A quando il libro per la sera?
Una sola domanda: chi sono i soliti noti?
Se hanno un nome e cognome si abbia il coraggio di citarli, altrimenti devo dedurne che stiamo parlando delle solite caste di boiardi di stato che, occhio e croce, sono decine di migliaia.
Il ddl Scalfarotto è fumo negli occhi, manovrato da quelli che comprano il nostro debito pubblico a colpi di miliardi di euro. E poi gli M5S pensano di essere pure vergini! Vedi il caso Singer vs Argentina.
Buonanotte
martino, scommettiamo che renzi non riesce nemmeno a sostituire la conduttrice de la vita in diretta ( ad es mettendo monica mondo, caro direttore). il vero potere ( della sinistra diffusa) parte dai talk show e arriva agli impiegati comunali comunali, ai capetti sindacalisti della PA, a chi scrive le fictions che demoliscono la famiglia da decenni, a chi mette l’ultimo arrivato ( un semplice migrante o peggio clandestino) davanti ad un CITTADINO italiano pensionato indigente. e siamo certi che toccherà poco o niente i milioni di parassiti che succhiando le risorse dello stato da politici e da dipendenti statali privilegiati hanno creato e amplificato il dedito pubblico. auguri.
Evidentemente Amicone e Vittadini, cosi’ come Renzi, sono lontani anni luce dalla realta’ italiana, che necessiterebbe di gente che parlasse meno e agisse di piu’. Tutto e’ fermo. Nulla si muove se non la lingua del Premier. La situazione del Paese e’ tragica, il ministro dell’ economia sbaglia di un punto la previsione di crescita, l’ India e L’ EU si fanno gioco di noi ( quindi internazionalmente siamo meno di zero ), la giustizia e’ una chiavica..ma noi abbiamo San Matteo..speriamo che il Signore ci salvi da questi imbonitori e dai loro cagnolini ubbidienti, che tollerano perfino un abominio come il ddl Scalfarotto x compiacere il potere.
maurizio, vittadini e amicone non sono lontani dalla realtà, anzi , la conoscono molto meglio di tantissimi altri che vediamo ogni giorno in tv. sono lontani dal vero potere, quello che tolto ai SOLITI NOTI di cui favoleggia renzi, finirà nelle emani di PIF e della sua MOROSA, i PROSSIMI NOTI.
Siamo maschi o femmine, basta con la legge Scalfarotto. Molte proposte mi sembrano virtuali. La scuola deve essere libera non statale.
In Italia come dappertutto siamo maschi o femmine. Basta con Scalfarotto. Molte cose mi sembrano virtuali, speriamo che non sia così. La scuola sia libera e non statale.
un po’ mi fa sorridere tutto questo criticare il ddl scalfarotto. infatti noi italiani parliamo ma alla fine siamo solo in grado di adeguarci agli eventi, mai di produrli. tanto se quel ddl (che mamma mia certo che va contro la libertà di espressione e solo uno sprovveduto o un ipocrita dirrebbe di no) passa gli italiani se lo tengono. il popolo italiano se deve farsi sentire non si fa sentire, tra l’altro questo credo dipenda pure dal fatto che la % omosessuale nella società è ben più del 2%. ma è un altro discorso. e poi che pretendere da un popolo il cui 33% ha dichiarato di non vedere nulla di male nel sesso con minori? % di omosessuali a parte è che la società ormai tollera tutto. e conseguentemente fa di tutto (incredibile… turisti nudi a gallipoli).
Un decreto legge contro l’omofobia? Che senso ha proteggere la lobby più potente del mondo? Piuttosto si pensi a un decreto legge contro l’odio per la vita nascente.Rosaria
Io credo che semplicemente sia giusto che la religione sia lasciata alla sfera individuale, le leggi dello Stato valgono per tutti non solo per i cattolici e non possono rispondere alla dottrina sociale della chiesa a meno che suoi rappresentanti in Parlamento non abbiano i numeri per far approvare leggi di tipo etico ma per il momento siamo ancora uno Stato laico dove le leggi non rispondono ai vangeli per fortuna.
Per esempio la legge in cui si afferma che la scuola pubblica si declina in scuola statale e non statale, vero? Tu abbeverati pure al verbo femmnista-lesbico, con tutti i danni che ha fatto e continua a fare e che tu documenti con dovizia, soprattutto dal punto di vista di un disastro di umanità e di produzione di commenti a cavolo come questo, ma lascia agli altri la possibilità di abbeverarsi a fonti meno inquinate.
Comunque, direttore, bel colpo, questa intervista, non vedo l’ora di leggerla per intero, alla faccia degli invidiosi e dei malmostosi che in questo momento rosicano alla grande !
( non mi riferisco ai commentatori, ma a certi giornalisti che hanno ricamato alla grande e a sproposito sull’assenza di Renzi al meeting )
Il solito imbonitore. Sei un cattocom alla prodi o pure peggio
Mi auguro che nell’intervista completa siano state fatte a Renzi domande più precise sulla libertà di educazione.
Riguardo al decreto Scalfarotto, il problema e’ come verrà interpretato dal primo giudice-zerbino a cui verrà fatto certamente di ricorso dalla banda radicale (Amedeo Santosuosso si sta già rimboccando le maniche).
Non sono assolutamente d’accordo con la visione ottimistica che Renzi ha del DDL Scalfarotto. Questo DDL ha come UNICO SCOPO quello di limitare gravemente la libertà di parola, se non dovesse raggiungere questo scopo, dal punto di vista della casta omosessuale, non avrebbe ragione di esistere. E’ preoccupante che una persona senza dubbio intelligente come Renzi voglia prenderci per i fondelli con affermazioni del genere.