Cristiana licenziata in Inghilterra perché “anti-islamica”. Ma a perseguitarla erano i colleghi musulmani

Di Benedetta Frigerio
16 Aprile 2013
Nohad Halawi farà ricorso alla Corte europea di giustizia. I colleghi le dicevano che sarebbe andata all'inferno perché cristiana.

Licenziata dopo 13 anni di lavoro al Duty Free Shop dell’aeroporto londinese di Heathrow con l’accusa di essere “anti-islamica”, Nohad Halawi, cristiana di origini libanesi, dopo due anni di battaglie legali ha ottenuto dai giudici il diritto di fare appello e promette che porterà il suo caso davanti alla Corte europea di giustizia.

GLI INSULTI DEI COLLEGHI. Halawi ha cominciato ad essere bersagliata dai suoi colleghi musulmani dopo aver difeso una collega cristiana che loro insultavano perché portava una croce al collo. I colleghi hanno allora preso a insultare lei, affermando che doveva convertirsi e che sarebbe andata all’inferno perché infedele. Inoltre, racconta, «elogiavano l’attentato dell’11 settembre e si dispiacevano per il fallito attentato dinamitardo a Londra».

«ACCUSE INFONDATE». Per questo Halawi è andata dai suoi superiori, esprimendo la sua preoccupazione e lamentandosi del trattamento ricevuto. Per questo nel luglio del 2011, cinque colleghi musulmani l’hanno accusata di essere “anti-islamica” e i superiori l’hanno licenziata. La donna è stata difesa da 22 dipendenti dell’aeroporto – tra cui alcuni islamici – che hanno inviato una petizione ai datori di lavoro per chiarire la loro posizione: «Siamo allibiti e tristi per il recente licenziamento della nostra collega e amica Nohad, risultato di una maliziosa e infondata denuncia».

UN CASO DEI TANTI. Nonostante la difesa, la donna è stata licenziata e il Tribunale del lavoro ha confermato la decisione, tenendo conto solo della posizione contrattualistica di Halawi, che lavorava come part-time. Halawi, però, è ricorsa in appello e il 12 aprile ha vinto la causa. Per questo, promette, solleverà il suo caso a Lussemburgo, come già avevano fatto quattro cristiani inglesi. Il caso dell’ex impiegata non è isolato, come ha dichiarato Andrea Williams, direttore del Centro legale cristiano: «Nohad rappresenta le decine di migliaia di persone che in tutto il Regno Unito lavorano a ogni effetto come dipendenti, eppure i loro diritti non sono protetti in alcun modo. Questa situazione va affrontata con urgenza».

@frigeriobenedet

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2 commenti

  1. giuliano

    la sig.ra Nohad Halawi se vuole giustizia si rivolga alla nostra CGIL e vedrà che sorpresa !!!!!!!!

  2. marzio

    Regno Islamico d’inghilterra!

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