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Il tango della pace in Ucraina si può ballare solo in tre

Di Leone Grotti
14 Maggio 2025
Zelensky e Putin fanno di tutto per mettersi in difficoltà e per incolparsi a vicenda di sabotare le trattative. Il rischio è che il vertice di domani a Istanbul salti. E che Trump, stufo di troppi tira e molla, se ne lavi le mani
Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky a colloquio in un presepe artistico a Napoli
Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky a colloquio sulla guerra in Ucraina in un presepe artistico di Napoli (foto Ansa)

Mancano 24 ore al vertice di Istanbul tra Ucraina e Russia e ancora non si sa se avrà luogo. Dopo che Vladimir Putin sembra essersi rifiutato di incontrare personalmente Volodymyr Zelensky, annunciando l'invio come capo delegazione del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, ributtando così ancora una volta la palla nel campo avversario, non è chiaro se il presidente ucraino accetterà di partecipare o se farà saltare tutto piuttosto che inviare una delegazione di pari livello per trattare con i russi.
Le schermaglie degli ultimi giorni danno l'idea che entrambi i leader siano più interessati ad accreditarsi come interlocutori responsabili agli occhi di Donald Trump che alle trattative in sé. L'unico obiettivo è allora quello di non restare con il cerino in mano e presentarsi - agli alleati, al proprio paese e alla stampa mondiale - come dialoganti e non come i sabotatori dei colloqui. Astuzia e colpi bassi sono alla base della ridda di proposte e controproposte, dichiarazioni ...

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