A chi ha pensato che il significato della parola matching avesse un’accezione negativa, consigliamo di andare a controllare il dizionario di inglese. To match, eguagliarsi, confrontarsi. Quindi aver definito Matching l’evento appena conclusosi nella Fiera di Milano, promosso dalla CdO, è adeguato. Dal 15 al 17 novembre, si è svolta la prima rassegna nazionale dedicata alle aziende associate, e non, alla Compagnia delle Opere, in cui le piccole e medie imprese hanno potuto incontrarsi con modalità un po’ diverse da quelle delle fiere tradizionali.
Sono i numeri stessi della manifestazione che ce ne raccontano il successo: più di 500 i partecipanti, provenienti anche dall’estero, e ben 3000 gli incontri che sono stati organizzati, con molto anticipo dalla data della manifestazione, perché tutto andasse nel migliore dei modi, e gli imprenditori avessero l’occasione per confrontarsi e migliorarsi. Il concetto che sta alla base del matching è lo stesso della CdO, cioè mettere in rete le piccole e medie imprese, non per ottenere una grande azienda, non per fondersi, ma per collaborare, e allo stesso tempo mantenere le proprie qualità distintive. Sempre a proposito della rete, è stata creata, prima dell’evento, una community per dare la possibilità a ogni impresa di presentare la sua attività, e la peculiarità della sua offerta. In questo modo ogni partecipante ha potuto non solo sponsorizzarsi e farsi conoscere, ma anche trovare potenziali offerte interessanti per la propria attività. Così le aziende hanno incontrato al Matching partner potenzialmente utili, sapendo che trovare un fornitore migliore, o un migliore socio può essere vantaggioso come trovare un nuovo cliente. In questo il Matching ha mostrato la sua particolarità rispetto alle tradizionali manifestazioni fieristiche: c’erano sì i ben noti stand in cui reperire e offrire informazioni, non ai clienti, ma alle aziende stesse. L’aver dato vita a una community ha potenziato l’idea della rete delle imprese, e rappresenta un valido supporto con cui migliorarsi.
Matching ha avuto successo permettendo agli imprenditori di incontrarsi, conoscersi e formulare nuove ipotesi per andare incontro ai clienti. Fattore di buona riuscita sono stati gli ospiti invitati alla tre giorni. Da Alberto Quadrio Curzio, preside della Facoltà di Scienze Politiche della Cattolica di Milano, che ha parlato del principio di sussidiarietà – valore portante della CdO – che racchiude libertà, responsabilità e imprenditorialità per generare sviluppo, a Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, il cui discorso era puntato sul capitale umano e l’innovazione che l’amministrazione pubblica deve saper dare, per aiutare gli imprenditori. A parlare della Cdo, essendone parte, sono stati Raffaele Vignali, il presidente, ed Enrico Biscaglia (foto), il direttore generale, che hanno voluto il matching come aiuto alle realtà settoriali e territoriali, talvolta piccole. La rete appunto può far crescere e migliorare. Quindi, ancora una volta, la CdO ha ribadito l’importanza del supporto che le piccole e medie imprese devono ricevere, e devono darsi a vicenda, nell’idea di rete, per essere aggressive sul mercato, e portare sviluppo al paese.
Elisabetta Longo
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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