Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Società

Rapporto Antigone sulle carceri, l’Italia è il fanalino di coda d’Europa

Il quadro è desolante: le condizioni dei detenuti sono disumane e contrarie alle legge, il sovraffollamento è al 147 per cento e la metà dei reclusi è in attesa di giudizio.

Chiara Rizzo
29/03/2012 - 15:29
Società
CondividiTwittaChattaInvia

La onlus Antigone ha presentato ieri l’ottavo rapporto nazionale sulle condizioni detentive in Italia, compilato attraverso le visite annualmente svolte dal suo Osservatorio e autorizzate dal ministero di Giustizia e aggiornato al settembre 2011. Il quadro emerso è devastante.

Sovraffollamento. Nei 206 istituti penitenziari italiani ci sono 67.428 persone detenute, a fronte di 45.817 posti: un eccesso di 21.611 persone. Solo 37 mila carcerati però hanno dubito una sentenza definitiva, 28 mila sono gli imputati, la metà dei quali è ancora in attesa del primo giudizio. Un dato significativo se rapportato a ai dati europei segnalati da Antigone. L’Italia presenta un tasso di sovraffollamento di 147 detenuti ogni 100 posti: secondo l’ultima rilevazione europea Space I (realizzata nel 2009) il tasso italiano rappresenta un record negativo assoluto in Europa e secondo solo alla Serbia (157 per cento). In Francia il tasso nel 2009 era del 123 per cento, del 92 per cento in Germamia, del 98 per cento nel Regno Unito. Un altro dato interessante nel confronto europeo è sull’abuso della custodia cautelare in Italia. Mentre i detenuti in attesa di una sentenza definitiva sono il 23, 5 per cento della popolazione carceraria in Francia, il 20 per cento in Spagna, il 16 per cento in Germania e nel Regno Unito, in Italia sono addirittura il 50,7 per cento. Dei nostri detenuti con condanne definitive, il 26 per cento ha un residuo di pena di un anno e il 28 per cento da uno a tre anni.

Abusi. Antigone segnala però alcune vicende che raccontano davvero la vita dietro le sbarre. I casi finiti davanti alla giustizia nel 2011, per esempio: ad Asti ci sono 5 agenti di polizia penitenziaria sotto processo perché in concorso tra loro hanno abusato dei loro poteri maltrattando due detenuti nel 2004 («un tormentoso e vessatorio regime» secondo il pm). Hanno sottoposto i due a isolamento per circa 20 giorni, lasciandoli completamente nudi e a digiuno anche di acqua per due giorni, li hanno picchiati con danni certificati anche da successivi referti medici. Ad Aversa due agenti di polizia penitenziaria sono ai domiciliari per violenza sessuale aggravata ai danni di un detenuto transessuale dell’Ospedale psichiatrico giudiziario. A Genova in carcere c’è uno psicologo accusato di concussione e violenza sessuale su alcuni detenuti di Marassi. A Parma si è concluso con la condanna in primo grado il processo contro altri due agenti di polizia penitenziaria del carcere locale condannati a due anni e sei mesi per il pestaggio di Aldo Cagna nel 2006.

LEGGI ANCHE:

Operai al lavoro

C’è un lavoro che va fatto per essere felici, e non è neanche retribuito

20 Marzo 2023
Lavoro

«Non manca il lavoro, mancano i lavoratori, soprattutto giovani»

19 Marzo 2023

Antigone racconta anche i drammi quotidiani del carcere. Ad esempio la storia di A.M., detenuto in attesa di giudizio a Bergamo, per il quale il ritardo eccessivo nelle visite specialistiche e nelle cure ha portato alla morte per cancro. O il detenuto di Siracusa che non può andare a fare la dialisi perché manca il carburante per accompagnarlo in ospedale, o quello di Roma in sedia a rotelle, chiuso per due mesi in celle dove la carrozzina non passava dalla porta e costretto a rimanere sempre immobile su un letto. Non da ultimo vanno ricordati i gravissimi comportamenti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria nella gestione delle spese per le carceri. Nel 2010, mentre i detenuti arrivavano a 65 mila unità, la spesa scendeva a 2 miliardi 770 milioni di euro, trecento milioni in meno dell’anno prima: ma la riduzione interessava per il 5 per cento soltanto i costi del personale (amministrativo, educatori, etc.), mentre del 31 per cento il vitto, l’istruzione, la salute dei detenuti.

Lavoro in carcere e misure alternative. Lavora il 20 per cento della popolazione detenuta, 13.765 persone e di questi, 11.508 sono dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e 2.257 di datori di lavoro esterni. Tuttavia Antigone segnala (come aveva già fatto anche Tempi nel luglio 2011) che dallo scorso giugno sono stati tagliati gli incentivi alle imprese e coop sociali per l’assunzione di detenuti, previsti dalla Legge Smuraglia. In seguito alle proteste delle coop e delle imprese, il Dap (il dipartimento amministrazione penitenziaria) si è impegnato a trovare la copertura almeno per la fine del 2011. Ma a marzo 2012 Antigone annota che «non ci sono altre certezze oltre a queste “rassicurazioni”». Dal 2006 al 2011, intanto, è diminuito di quasi 22 milioni di euro il budget per i detenuti che lavorano alle dipendenze dell’amministrazione carceraria, mentre i lavoratori stessi sono aumentati di 15 mila unità. Per quanto riguarda invece le misure alternative, sono state 18 mila le persone ammesse, di cui 9 mila in affidamento in prova ai servizi sociali, 887 in semilibertà, 8.055 in detenzione domiciliare (per le misure sostitutive invece, in tutto il 2011 la libertà vigilata è stata concessa in 3 mila casi, il lavoro all’esterno in 521 casi, il lavoro di pubblica utilità in 534 casi, ndr.). Anche sulle misure alternative l’Italia è il fanalino di coda dell’Europa. Secondo la rilevazione Space, in Francia ben 123 mila persone nel 2009 scontavano misure alternative; 120 mila in Germania, quasi 112 mila in Spagna, 197 mila addirittura nelle sole Inghilterra e Galles, in Italia appena 13 mila.

 

Tags: amnistiaAntigonecarcereEuropaLavoromisure alternativesovraffollamento
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Operai al lavoro

C’è un lavoro che va fatto per essere felici, e non è neanche retribuito

20 Marzo 2023
Lavoro

«Non manca il lavoro, mancano i lavoratori, soprattutto giovani»

19 Marzo 2023
immobiliare

Gli eurotalebani del green colpiscono ancora. Dopo le auto, tocca alle case

15 Marzo 2023
Lavoratori

Sempre più anziani, sempre meno adulti. Il paradosso del lavoro in Italia

13 Marzo 2023

Migranti, non c’è lavoro senza formazione

8 Marzo 2023
Operai edili al lavoro in un cantiere di un parcheggio sotterraneo in costruzione. Genova, 13 Novembre 2021.
ANSA/LUCA ZENNARO

Le imprese chiedono «più immigrazione o chiudiamo bottega»

7 Marzo 2023
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Chi sogna spaccature nel centrodestra per tornare al vecchio pantano
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Quei cattolici popolari in difesa della (vera) lotta operaia e contadina
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist