Il ministero degli Interni conferma: «Nessun episodio di discriminazione a sfondo omofobo» per il caso di Roma

Di Carlo Giovanardi
14 Ottobre 2014
Il Vice ministro Filippo Bubbico ha risposto per iscritto ad una mia interpellanza relativa al suicidio di un giovane avvenuto il 26 ottobre dello scorso anno. La precisazione non mi ha sorpreso

Il Ministero degli Interni con una nota firmata dal Vice ministro Filippo Bubbico ha risposto per iscritto ad una mia interpellanza relativa al suicidio di un giovane avvenuto il 26 ottobre dello scorso anno a Roma.

Il tragico episodio era stato immediatamente enfatizzato dalla stampa e dalle associazioni LGBT come suicidio dovuto a discriminazioni subite dal giovane per la sua omosessualità .

Come immaginavo la risposta del ministero è stata molto chiara: “attualmente, tuttavia non sono emersi elementi di riscontro in merito ai segnalati episodi di discriminazione a sfondo omofobo”.

La precisazione non mi ha sorpreso perché più volte negli ultimi anni episodi enfatizzati come esempio di discriminazione omofoba (il liceo bruciato di Roma, il barbiere e compagno insultati nell’agriturismo siciliano, la rissa nella discoteca di Verbania ecc.) si sono rivelate all’esito delle indagini vere e proprie bufale mediatiche, con episodi totalmente inventati.

Ma quello che parla chiaro rispetto alla presunta emergenza omofobica nel nostro paese, che ha ispirato progetti di legge liberticidi come quello firmato dall’onorevole Scalfarotto, sono i dati resi noti dall’OSCAD, Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, organismo interforza del dipartimento di pubblica sicurezza  che raccoglie tutte le segnalazioni riconducibili a segnalazioni concernenti tutto l’universo LGBT.

L’OSCAD aveva fatto pervenire l’ottobre scorso alla Commissione giustizia del Senato i dati  relativi ai primi tre anni di funzionamento dell’Organismo che ha  ricevuto complessivamente in quel lasso di tempo 83 segnalazioni fra offese, aggressioni, danneggiamenti, casi di suicidio, minacce e istigazione alla violenza.

Questo dato  aggiornato, ai 12 mesi del periodo 1 ottobre 2013 all’8 ottobre 2014, rileva in quel periodo  un totale  di 33 segnalazioni, pervenute 5 da associazioni LGBT, 2 da articoli di stampa, 9 dai Carabinieri, 9 dalla polizia di Stato e 8 dall’UNAR .

Le segnalazioni sono state relative a 13 lesioni, 12 ingiurie, 2 danneggiamenti, 4 minacce, 2 suicidi/omicidi e 0 istigazione alla violenza omofoba.

Da questi episodi, che naturalmente dovranno essere approfonditi dalle indagini e che comunque, se accertati, vanno duramente condannati, non si capisce proprio  in che cosa consista nel nostro paese questa emergenza che viene sbandierata ogni giorno con grande enfasi dalle associazioni LGBT.

Se si considerano infatti i dati, pubblicati dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale relativi al 2013, in quei 12 mesi  hanno perso la vita, vittime del cosiddetto femminicidio, 125 donne, 4.038 hanno subìto violenze sessuali, 12.117 maltrattamenti in famiglia e 12.320 atti persecutori.

E’ evidente pertanto, ferma restando la necessità di contrastare duramente ogni forma di violenza verbale o fisica nei confronti di chiunque venga  esercitata, che siamo di fronte ad una gigantesca bolla speculativa alimentata dalle lobby gay con la compiacenza di un giornalismo troppo spesso distratto o complice.

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33 commenti

  1. mariobon489

    Ma se tu stesso ribadisci che i dati non hanno valenza statistica, non potete affermare (sulla base di quali dati?) che vi è emergenza omofobica! Ma poi, con questa “emergenza omofobia”, avete proprio “scassato ‘u c…o!. Ma vi sembra che non ci siano altri problemi un po’ più seri ? Andate a prendervi una boccata d’aria fresca, può darsi che vi si schiarisca il cervello!

  2. Ale

    Tempo fa vidi un filmato su uno dei primi processi per stupro in Italia e gli imputati erano trattati da “maschi latini” mentre la donna violentata veniva fatta passare per una “poco di buono” e che in sostanza se l’era cercata.. In fondo ci sono donne che “per non farsi violentare si sono fatte ammazzare” e la Chiesa le ha fatte sante..le altre no. Quindi se il metro è lo stesso non mi stupisce che il reato non esista verso gli omosessuali che si suicidano in preda per “colpa loro” a crisi esistenziali. Anche quella donna poteva farsi ammazzare resistendo ai violentatori invece di portarli in Tribunale. Che screanzata!!!

    1. Fabrizio Viola

      Troppo difficile capire i veri motivi per cui ci si suicida,tanto è vero che ci sono tante persone che conducono vite assolutamente miserabili e disperate e si aggrappano tenacemente alla vita mentre altre che apparentemente hanno tutto compiono un gesto tragico che lascia di stucco chi li conosceva.Detto ciò,quel che colpisce è la fretta esasperata con cui si attribuisce una omosessualità tutta da provare a ragazzini che probabilmente sono solo confusi e stanno cercando di mettere a fuoco se stessi prendendo a prestito una identità che non è nemmeno detto sia la loro.Questo vuol dire che se il clima omofobico,e peggio ancora il bullismo,hanno qualche responsabilità,almeno altrettanta proviene da una cultura (….)tutta gay friendly orientata che “arruola” spesso arbitrariamente e del tutto frettolosamente adolescenti che non hanno ancora concluso la parabola della formazione della loro identità sessuale.Quanto al discorso sulle donne….beh,stendiamo (per adesso) un velo di pietà.

      1. Giannino Stoppani

        “Quanto al discorso sulle donne….beh,stendiamo (per adesso) un velo di pietà.”
        Con questi, di velo, ti ce ne vuole una quantità tale che confezionarlo tu metti in difficoltà tutti i cinesi di Prato.

    2. Toni

      Hai fatto un purè dii situazioni, condite di rancore, partendo di un fatto vero e tragico lo “stupro” per farne un uso strumentale equiparandolo ad un suicidio…. hai tirato uno sputo ( tanto per non farti mancare niente) alla Chiesa che fa Santi uomini è donne che esercitano nella fede una virtù eroica. Dopo questo teatrino , puntellato alla meno peggio hai tirato “la conclusione” per legittimare “l’esigenza” dell’invenzione di un reato le cui radici sono fondate sulla persecuzione “dell’opinione”.
      Brava …. ti faccio un applauso Clap Clap Clap Clap

      1. Toni

        “e donne” non “è donne” … ma credo che dopo quello che si legge è insignificante tutto.

        1. Fabrizio Viola

          ???

          1. Toni

            @ Fabrizio Viola

            Sono in moderazione… ho fatto un errore sul verbo essere (è) ed ho cercato di correggerlo … non so neanche perché lo faccio dato che sono un serial killer di congiuntivi.
            Ho espresso un mio commento, un poco irritato (solo poco poco) su quello che ha detto Ale, che ho trovato insolente e falso.

          2. Fabrizio Viola

            Ah ok

          3. Ale

            @Toni mi dispiace ma decenni fa in Italia le donne se accusavano un uomo di averle stuprate venivano fatte passare per ZOCCOLE. Mi dispiace che tu non sappia di questi fatti e che dica che io dico cose false e insolenti. Il filmato l’ha visto anche mio marito ed ha avuto la mia stessa impressione, ovvero che il processo fosse alla donna violentata. Mi dispiace ma accadeva qualche decennio fa, non qualche secolo fa, in Italia.

          4. Toni

            Il mio post, che una moderazione che ha perso moderazione a moderare, vuole puntualizzare altra insolenza.
            Io come uomo e come cattolico non difendo stupratori.

      2. Ale

        @Toni Il purè lo avrai mangiato ieri sera e ti sarà rimasto indigesto Toni.. Scherzo. Comunque fare similitudini non è proibito e se ho citato tali fatti era per far capire che una volta, per alcuni uomini e non pochi, non era considerato un reato abusare di una donna , anche se già al tempo ciò era condannato dal codice penale, credo ( non sono esperta di leggi). Ho detto che in quel filmato il clima e l’atteggiamento tenuto da legali del tempo sembrava gagliardo sul “che vuoi che sia” oppure “te la sei cercata” . Questo citando lo Stato , non la Chiesa del tempo. Ovvero era tollerato dallo Stato, in un Tribunale, ente statale, un clima e un atteggiamento vessatorio verso una vittima. È fini qui converrai con me che ciò era errato e deprecabile. La Chiesa, scusa se l’ho citata, mi dimentico che qui siete molto devoti, comunque ha sempre enfatizzato le martiri, vittime di tentati stupri ..per carità sono sante a tutti gli effetti. Ma come sai su un argomento quale gravidanze da stupro tu la pensi in un modo ed io in un’altro. La Chiesa mi sembra condanni le donne che abortiscono dopo uno stupro o forse mi sbaglio?! Se ho fatto un “purè” come hai detto tu era per far capire che la mentalità e le leggi cambiano nel corso degli anni e ciò che una volta era percepito come una “bravata da uomini veri con il testosterone a mille” oggi invece è vista diversamente, sto parlando di ambito laico, non Chiesa. Quindi chissà che un domani non accada lo stesso verso gli atti di bullismo. Ma in generale sarei favorevole ad una legge che colpisca pesantemente maggiorenni e anche minorenni che si macchiano di atti di bullismo verso un’altra persona. Non parlerei di omofobia in molti casi ma di bullismo. Purtroppo non sono poche le persone fragili, adolescenti soprattutto, che arrivano a gesti estremi per vessazioni verbali . Facebook e le cronache degli ultimi anni , sono ricche di ciò. Non solo per differenze di gusti sessuali, ripeto, quindi bullismo più che omofobia. Non ti dimenticare che molte vittime di stalking hanno denunciato più volte il loro futuro assasino, senza che le forze dell’ordine avessero gli elementi per procedere evitando la tragedia, spesso annunciata. Quindi una legge che permetta di inquadrare e indirizzare a psicoterapia e lavori socialmente utili le persone violente ( sia violenza fisica che verbale) non penso sarebbe male. Per violenza verbale intendo la vessazione giornaliera con insulti gratuiti atti a sminuire la persona, non certamente un vaffa. Poi vedila come ti pare. Ah non considero violenza un libero scambio di opinioni diverse su blog, anche quelle irritanti di Giovanna o del Mangiafoco Stoppani. Lo preciso perché voi avete la fobia dell’omofobia.

        1. Toni

          @ Ale
          Fare similitudini non è proibito a condizione che siano pertinenti e non recano ingiustizia agli innocenti.
          Parto con il farti osservare dei particolari trascurati nel tuo operare similitudini : Nel vangelo Gesù nel ricordare il comandamento di “non uccidere” , prima di tutti dice che non solo fisicamente si può uccidere. Vuole dire che anche quando ingiuri , umili , stupri, ….. e riduci gli esseri umani ad una “cosa”…. stai uccidendo.
          Altra cosa, ….parlando di ZOCCOLE, ….credo che fosse Innocenzo III che riconosceva l’indulgenza plenaria a chi sposava una ex prostituta, e che esistevano ordini nella Chiesa dediti al recupero di ex prostitute affinché potessero avere una vita umana e non da …. “cosa”.
          Queste accortezze verso le donne finirono con Napoleone e le sue “abolizioni” . Di Napoleone è rimasto celebre l’aneddoto di come giustificò lo stupro operato dai suoi soldati. Credo che lo conosci: sfoderò una sciabola la diede ad un presente e lo invitò a ricollocarla nel fodero mentre questo lo muoveva a destra e sinistra.
          Ma Napoleone aveva avuto buoni maestri … gli illuministi nel realizzare il “bordello ideale” nel affrontare il problema delle gravidanze pensarono che nascituri maschi potessero dare in adozione e quelle femmine carne fresca.
          Ieri mi è capitato di leggere che l’elegante ed arguto Hume (il filosofo illuminista scozzese) difendeva la castità delle donne per impedire la frammentazione della proprietà.
          Perdonami questo ampliare solo per dirti che quando “per alcuni uomini e non pochi, non era considerato un reato abusare di una donna” devi aver chiaro che la mentalità che l’ha generata non è quella cristiana e cattolica, perché nel nostro essere “bigotti” molte cose ci sono “precluse” e devi “supporre” (qui legittimamente) che quando uomini di chiesa o semplici cristiani hanno sbagliato, ora come allora, è perché hanno ceduto alla “modernità” del momento.

          Parlando di chiesa. La Chiesa pensa una cosa semplice, che il bambino, stupro o no, è debole ed innocente. La Chiesa che conosce gli uomini meglio di chiunque altro sa benissimo che il legittimare il male per “giusta causa” serve per regolarizzarlo e poi amplificarlo e differenziarlo …. (noi, che siamo devoti, riteniamo che questa sia una scaltrezza del diavolo). Perché è evidente che se giusto è ammazzare un bambino perché frutto di uno stupro lo è giusto sempre anche se non è frutto di stupro. Per me questo sarebbe allucinante , per te no grazie all’astuzia di dire di dire che quello è un “coso” che si forma quindi è “niente”. Bada bene questo non mi porta a negare la tragedia e l’incubo che vive quella donna, la sua debolezza e le ragioni dei suoi gesti, ma sono quei momenti che reputo supremi in una persona, dove solo Dio sa cosa c’è e solo lui tempera giustizia e misericordia. Gli altri, noi possiamo solo aiutare e non ammazzare.

          Penso che è abbastanza per farti capire che anche se “la mentalità e le leggi cambiano nel corso degli anni” oggi o domani, per noi in questa ed in altre cose un essere umano non è e non sarà mai “una cosa” con cui si gioca. O no?

          A questo punto puoi dedurre anche che le tue “supposizioni” sono farlocche.

          Nessuno è a favore del bullismo in qualsiasi forma. Nessuno vuole persone che subiscano violenza fisica o psicologica. Auspico con tutto me stesso che chi fa del male ad un gay o ad un etero o ad una donna subisca le conseguenze penali delle proprie azioni con le aggravanti per i motivi futili ed abietti. Ma questo per rispetto degli esseri umani non del gay , della donna, del ragazzo grasso o magro che sia.
          Conseguentemente nella tua “precisazione” sulla “fobia nostra dell’omofobia”, esprimi la tua visione limitata sulle cose e non vedi che qui si va ben oltre dalla semplice difesa dalla violenza vera. Ma si vuole, con una legge totalitaria, penetrare nell’opinione, la si vuole estirpare, rieducare e se questo non bastasse emarginare. Puoi diventare omofobo su ogni cosa … a piacere di un gay in un paese come il nostro dove c’è l’obbligo dell’azione penale ed i giudici più creativi del mondo.
          Ma sei ancor più miope nel non vedere che accettato questo principio di rieducazione domani, una nuova maggioranza culturale, può avere accesso ad altro a cui educare nell’idea che l’umanità deve essere “per forza” giusta se fatta in un certo modo.
          In conclusione che devo dirti che non reputi sul blog violenti Giovanna e Giannino Stoppani? Grazie che non vuoi da subito una loro rieducazione? Io condivido le loro posizioni che sono sfoghi, ma sempre ben argomentati, alla crudeltà asettica ed educata che esprimete.

          1. Ale

            Ok Toni

  3. Fabrizio Viola

    Non si sminuisce un’enfasi esaltandone un’altra però.E tutte e due poi fanno parte dello stesso “pacchetto”.Ci vuole tanto a capirlo?

  4. Il caro Giovanardi, attraverso questa dichiarazione è come se volesse dire: “vedete l’omofobia non esiste”.
    Se proprio non si vuole vedere…

    1. piero

      Mah, io tutta sta gente omofobica e cattivona non la vedo in giro. Vedo piuttosto una indifferenza generale tanto da non sapere neanche chi sia il vicino di casa!

    2. Fabrizio Viola

      E invece l’omofobia esiste ma ha confini e gradi così incerti che risulta non solo inutile ma fuorviante istituire una legge ad hoc.Dirò di più:un atteggiamento che nasce da un pregiudizio si può alla lunga scalzare a furia di raziocinio,una emozione che nasce da un profondo conflitto invece non è soggetta a modifiche per via razionale.Si da il caso purtroppo che proprio quest’ultima affligga gli omosessuali più o meno dichiarati e tanto più quelli nascosti o inconsapevoli.Ma,cosa paradossale,affligge anche e soprattutto tanti militanti in lustrini e paillette……..

  5. Giuseppe

    Alberto, quando commenta stia ai fatti e non giudichi come Giovanardi – o chiunque altro – ha seguito le lezioni di catechismo [tra l’altro, Lei non mi sembra il più adatto a dare ripetizioni in merito …].
    OSCAD dice che i suoi dati non possono essere usati come base statistica semplicemente perchè sono numeri bassi, che non aiutano a sostenere la tesi precostituita (cioè l’emergenza omofobia).

    P.S. in deroga al principio sopra enunciato, mi permetto di segnalarle che anche negare scientemente la realtà è di fatto una bugia, e quindi peccato!

    1. Nino

      quindi anche l’OSCAD è controllato dalla sempre più potente Lobby GAY!

      1. Toni

        Tu che ne dici… siamo paranoici?

        1. Nino

          forse un po’, più o meno come una parte della comunità GLBT

    2. Alberto

      Il rapporto dice. “E’ necessario precisare che in assenza di una specifica previsione normativa dell’aggravante discriminatoria per orientamento sessuale, l’evento criminoso viene inserito nel sistema SDI quale reato generico previsto dal codice penale; pertanto il fenomeno della omofobia e della transfobia non è misurabile”

      Non mi sembra difficile da capire. Non c’è obbligo di segnalazione non essendoci il reato specifico, e quindi le segnalazioni stesse non frutto più della buona volontà di qualche ufficio di polizia che altro… Io riporto quello che è scritto nel rapporto, non vedo che realtà stia negando. Se poi lei pensa che l’omofobia non esista, vada in giro per la sua città mano nella mano con un altro uomo, magari scambiandosi qualche carezza o gesto di affetto. Poi mi sappia dire.

      1. Fabrizio Viola

        “Pertanto il fenomeno della omofobia e della transfobia non è misurabile”.Direi proprio di si trattandosi di sentimenti ed emozioni,cioè quanto di più intimo e anche segreto ci possa essere.E infatti l’orrore di questa proposta di legge sta nella pretesa del tutto inedita,mai pensata nemmeno dai peggiori regimi dittatoriali,di controllare proprio i sentimenti.Si va verso un regime psicopoliziesco quindi?
        P.S.Nessuno si azzardi a darmi del bigotto cattoqualcosa:sono miscredente e amo la libertà.

        1. Alberto

          Guardi che le aggravanti dei motivi abbietti e futili, e le attenuanti per la provocazione e lo stato d’ira già scrutano nei sentimenti e nelle emozioni di chi commette il crimine. Pertanto indagare sulle motivazioni di un delitto non è andare a caccia di farfalle (mai sentito parlare di movente ?)

          1. Fabrizio Viola

            Ma i futili motivi in genere sono palesi e perfino troppo,il crimine omofobico dovrebbe esserlo pure ma non sempre lo è e questo apre la strada ad equivoci e alla disonestà di chi vuole approfittarne.Poi io rivendico il diritto di odiare chi mi pare e,al di fuori dell’insulto o dell’azione lesiva,voglio dire cosa penso di questa e altre questioni.Una postilla:ma gli omosessuali pensano di guadagnare l’amore o almeno il rispetto degli altri con l’obbligo e l’estorsione??

      2. Toni

        Non ti sembra che pure le associazioni gay trovano difficolta a fare segnalazioni? E quelle che fanno risultano farlocche .

      3. Pascal

        Una volta co ho provato ma era un continuo fermarsi davanti alle vetrine, che palle.

  6. Giuseppe

    Come volevasi dimostrare.
    La nota di Giovanardi è più che opportuna.
    Tuttavia, gente di normale buon senso, e attenta alla realtà che ci circonda, aveva già capito da un pezzo che l’emergenza omofobia in Italia è una bufala. Adesso ne abbiamo anche la conferma “numerica” [d’altra parte, non è che che dobbiamo essere sempre e per forza gli ultimi della classe, brutti, sporchi e cattivi …].
    Ferma restando la necessità della giusta punizione per chi si macchia di offese e violenze verso chicchessia.

    1. Alberto

      Non hai letto quel che ho scritto sopra? Lo stesso rapporto OSCAD ammette di non avere valenza statistica! Come si faccia ad essere così in malafede nel dire certe cose, proprio non lo capisco

      1. Giannino Stoppani

        Ah! Ah! Ah!
        Per forza l’OSCAD si guarda bene dall’ammettere la veridicità dei suoi dati, visto che tra le sue fonti ci sono le stesse associazioni LGBTXYZ che hanno ampiamente dimostrato di usare la menzogna e la calunnia a scopo propagandistico!
        Ah! Ah! Ah!
        Certo che dopo i recenti inesorabili sputtanamenti subiti bisogna proprio avere la faccia come il didietro per accusare il povero Giovanardi di raccontare frottole!
        Ah! Ah! Ah!

  7. Alberto

    Peccato che lo stesso rapporto dell’OSCAD precisasse di non poter essere utilizzato come base statistica, dato che non esiste alcun obbligo preciso di segnalazione di eventuali reati omofobici all’OSCAD stesso.Vedere punto 4 del rapporto OSCAD : #http://cdn.tempi.it/wp-content/uploads/2013/12/omofobia-oscad.pdf#

    A Giovanardi a catechismo non hanno insegnato che dire bugie e’ peccato ?

    1. Alberto

      Riporto dal punto 4 per chi fosse troppo pigro per leggerlo:
      “E’ necessario precisare che in assenza di una specifica previsione normativa dell’aggravante discriminatoria per orientamento sessuale, l’evento criminoso viene inserito nel sistema SDI quale reato generico previsto dal codice penale; pertanto il fenomeno della omofobia e della transfobia non è misurabile”

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