Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Politica

Il governo si rimangia già la stangata Ires al no profit (è pure «incostituzionale»)

Dopo la pioggia di critiche, l'esecutivo giallo-verde accusa il colpo. Il giudizio impietoso di Tremonti e la ricostruzione imbarazzante del Fatto quotidiano

Redazione
28/12/2018 - 12:15
Politica
CondividiTwittaChattaInvia

Di Maio, Conte e Salvini in aula a Montecitorio

La manovra non è stata ancora varata e già il governo si rimangia il raddoppio dell’Ires per gli enti no profit. Come scrive oggi il Corriere della Sera, il premier Giuseppe Conte «assicura che “anche alla luce del principio di sussidiarietà” e per l’attenzione che si deve “al Terzo settore” a gennaio “provvederemo ad intervenire per riformulare e calibrare meglio la relativa disciplina fiscale”».

Nella giornata di ieri è stato il vicepremier Luigi Di Maio il primo ad annunciare la marcia indietro, continua il Corriere, «spiegando come non si possa operare direttamente sulla manovra (che dovrebbe essere votata dalla Camera in via definitiva entro domani) per una questione di tempi visto che si andrebbe “all’esercizio provvisorio”, ma che il ristabilimento della tassazione favorevole per il non profit arriverà “con il primo provvedimento utile” a inizio anno». In serata poi, aggiunge il Fatto quotidiano, è toccato a «mezza Lega» assicurare che «la regola sull’Ires era un errore».

LEGGI ANCHE:

Beppe Grillo in "Cercasi Gesù" di Luigi Comencini, 1982

Chiesa 5 stelle

22 Marzo 2023
L'ingresso dell'ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo) epicentro del Covid-19, 27 dicembre 2020 (Ansa)

Inchiesta Covid Bergamo. “Pubblicate, pubblicate, qualcosa resterà”

7 Marzo 2023

Commenta in una intervista a Repubblica Giulio Tremonti, già ministro dell’Economia e «”padre” del 5 per mille, la norma che consente ai contribuenti di indirizzare una quota delle proprie tasse al non profit»:

«Nella fenomenologia giuridica sarebbe un caso abbastanza unico di abrogazione di una legge che non è ancora entrata in vigore. Fenomeni di questo tipo nel Medioevo avrebbero preso il nome di curiosum».

Al di là delle ironie, è evidente il contraccolpo accusato dall’esecutivo in seguito alle forti critiche (fondatissime) sollevate dalla trovata. Racconta il Fatto quotidiano nella cronaca della giornata politica di ieri:

«Di certo ci sono l’insurrezione del mondo del non profit e la mossa della Cei, con una dura intervista su Repubblica del suo presidente, Gualtiero Bassetti. Un segnale da allarme rosso per il premier, in costanti rapporti con le gerarchie vaticane, ma anche per Di Maio, che si professa cattolico moderato».

Quanto ai motivi che hanno portato a questo «errore» (così definito dalla Lega), Tempi li ha già riassunti in questo articolo all’inizio della vicenda. Oggi vale la pena di leggere la ricostruzione proposta in un secondo articolo del Fatto:

«Il raddoppio dell’Ires dal 12% al 24%, quella che il Forum del terzo settore ha definito “una patrimoniale”, avrebbe portato nelle casse dello Stato 440 milioni di euro in tre anni, di cui 118 milioni nel 2019 e 158 nel biennio successivo. Un tesoretto niente male. Ma l’operazione che ha rischiato di colpire indiscriminatamente chi aiuta i più deboli, raccontano fonti del Terzo settore, sarebbe nata anche per un altro scopo: fare cassa con gli enti non commerciali del Vaticano. (…) Dal momento che lo Stato non è ancora riuscito a recuperare l’Ici (poi diventata Imu) non pagata dalla Chiesa dal 2006 al 2011 su tutti gli edifici, anche quelli a finalità commerciali (la stima arriva a 5 miliardi), il governo ha pensato bene di ripiegare sull’Ires e colpire tutte le attività che fanno capo alla chiesa: scuole, case di riposo per anziani, cinema parrocchiali, bar, librerie o bed & breakfast. Insomma, strutture che saranno sì del Vaticano, ma che in alcuni casi finiscono per generare profitti che non sempre vengono utilizzati nel sociale. Mentre per legge le organizzazioni senza scopo di lucro – quelle censite dall’Istat sono 343 mila e impiegano più di 800 mila lavoratori dipendenti e 5 milioni di volontari – non possono in alcun modo distribuire gli utili, ma devono solo reinvestirli nella loro attività».

Annunciando la decisione di rimangiarsi la stangata, il governo ora tenta di giustificarsi spiegando che la sua intenzione era quella di punire i furbetti che abusano del regime agevolato a favore del no profit non per fare del bene, ma per lucrare. Nella citata intervista a Repubblica, Tremonti ricorda però che per incastrare i furbetti «non devi togliere l’esenzione ma reprimere l’abuso. Altrimenti il diritto diventa il rovescio».

Secondo l’ex ministro dell’Economia il raddoppio dell’Ires potrebbe essere addirittura incostituzionale. Ricorda Tremonti: «Nella Costituzione si prevede il dovere generale dell’impegno sociale e si prevede un regime di favore per le cooperative e le mutue, il terzo settore di quel tempo». Ed ecco il suo giudizio pessimo sulla norma:

«Penso che la giudicheranno in negativo tanto la Corte Costituzionale quanto la Corte europea e lo penso per questa ragione: è irrazionale; non ha fondamento morale e logico la equiparazione del regime fiscale tra società commerciali ed enti morali. In Italia si viola il principio della “capacità contributiva” e in Europa si viola il principio della “ability to pay”. [Questo perché] una società commerciale è libera di disporre delle sue risorse, può distribuirle o accantonarle; un ente morale invece è soggetto a vincoli, di conseguenza ha una diversa “capacità contributiva” ».

Ma è soprattutto la contraddizione logica insita nella misura a lasciare perplesso Tremonti:

«Avremo l’assurdo di uno Stato che da una parte finanzia il Terzo settore con il 5 per mille, evidentemente considerandolo meritevole, e dall’altra lo tassa come se fosse una spa».

Non meno inquietante è l’improvvisazione (eufemismo) con cui sembra essere stata concepita la proposta e gestita dal punto di vista comunicativo. Paradossalmente è ancora il Fatto quotidiano, giornale tifoso del governo giallo-verde (sponda gialla), a stampare la fotografia più impietosa. Scrive oggi il quotidiano diretto da Marco Travaglio nella sua ricostruzione:

«A gennaio sarà dietrofront sul raddoppio dal 12 al 24% dell’aliquota Ires per il non profit, giurano il premier Giuseppe Conte e i vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Anche se all’ora di pranzo la sottosegretaria all’Economia, Laura Castelli, aveva difeso la norma inserita in manovra per racimolare 118 milioni nel 2019. (…) Già dalla mattina, si riflette sulla marcia indietro. Ma come già accaduto, nel M5S non comunicano tra loro. E allora davanti alla commissione Bilancio, la sottosegretaria Castelli fa muro: “Certo che difendiamo la norma, non stiamo tassando la beneficenza ma quella parte di terzo settore che fa utile”. Le risponde la portavoce del Forum del Terzo Settore, Claudia Fiaschi: “Le organizzazioni senza scopo di
lucro non possono distribuire gli utili, che vanno tutti reinvestiti nell’attività”. Ma soprattutto, in quegli stessi attimi, parla Di Maio e va in direzione opposta a Castelli: “La norma va cambiata nel primo provvedimento utile. Si volevano punire coloro che fanno finto volontariato, ma è venuta fuori una regola che punisce coloro che hanno sempre aiutato i più deboli”. E poco dopo, Conte detta la tempistica: “A gennaio interverremo per riformulare e calibrare meglio la relativa disciplina fiscale”».

Foto Ansa

Tags: Giulio Tremontigiuseppe conteiresLaura CastelliLuigi Di Maiomanovrano profit
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Beppe Grillo in "Cercasi Gesù" di Luigi Comencini, 1982

Chiesa 5 stelle

22 Marzo 2023
L'ingresso dell'ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo) epicentro del Covid-19, 27 dicembre 2020 (Ansa)

Inchiesta Covid Bergamo. “Pubblicate, pubblicate, qualcosa resterà”

7 Marzo 2023

Bonus e superbonus. L’errore dei conti di Conte

4 Marzo 2023
Giuseppe Conte e Attilio Fontana

Covid a Bergamo. Da quando si fanno indagini per offrire «grandi spunti di riflessione»?

3 Marzo 2023
Un palazzo in fase di ristrutturazione della facciata nel quartiere Santa Lucia a Napoli 20 febbraio 2023 (Ansa)

Rimettere ordine nella giungla del superbonus

21 Febbraio 2023
Giuseppe Conte

Conte vada in vacanza dove gli pare, ma non faccia più prediche sulla “casta”

30 Gennaio 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Pier Paolo Pasolini

Perché i ciellini sono così affascinati dai “corsari” Pasolini e Testori

Peppino Zola
28 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Alla Francia nella tempesta mancava solo un maxi scandalo finanziario
    Lodovico Festa
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Lo stupro e la contrattualizzazione del rapporto sessuale
    Rodolfo Casadei
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist