
Il contadino e il letame: Caprotti lascia Esselunga con una barzelletta
«Vittorio è un grande manager che, stufo del suo lavoro, si ritira in campagna per fare il contadino: il primo giorno sparge letame e gli viene benissimo, il secondo deve scegliere se coltivare patate piccole o grandi e si incarta. Morale: a noi manager vien benissimo spargere merda, è quando dobbiamo prender decisioni che andiamo in crisi».
Scherza con una barzelletta Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, che dopo la soprendente sentenza del Tribunale di Milano che lo condanna a risarcire 300 mila euro a Coop per concorrenza sleale con il libro Falce e carrello ha deciso di lasciare la presidenza anche se non venderà Esselunga, né andrà in Borsa. Caprotti manterrà tutte le deleghe operative, ma lascia simbolicamente la carica di presidente.
Annunci e barzellette sono stati fatti alla presentazione del film Il Mago di Esselunga, corto pubblicitario di 16 minuti realizzato dal regista Giuseppe Tornatore, che racconta l’avventura e la storia di Esselunga e che verrà distribuito gratuitamente ai clienti della catena di supermercati.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!