Il contadino e il letame: Caprotti lascia Esselunga con una barzelletta

Di Redazione
04 Ottobre 2011
Alla presentazione del film diretto da Tornatore "Il mago di Esselunga", Bernardo Caprotti, patron della catena di supermercati, annuncia che lascerà simbolicamente la presidenza anche se manterrà tutte le deleghe operative dopo la sentenza del tribunale di Milano che gli impone di risarcire le Coop con 300 mila euro. E lui se la cava con una barzelletta

«Vittorio è un grande manager che, stufo del suo lavoro, si ritira in campagna per fare il contadino: il primo giorno sparge letame e gli viene benissimo, il secondo deve scegliere se coltivare patate piccole o grandi e si incarta. Morale: a noi manager vien benissimo spargere merda, è quando dobbiamo prender decisioni che andiamo in crisi».

Scherza con una barzelletta Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, che dopo la soprendente sentenza del Tribunale di Milano che lo condanna a risarcire 300 mila euro a Coop per concorrenza sleale con il libro Falce e carrello ha deciso di lasciare la presidenza anche se non venderà Esselunga, né andrà in Borsa. Caprotti manterrà tutte le deleghe operative, ma lascia simbolicamente la carica di presidente.

Annunci e barzellette sono stati fatti alla presentazione del film Il Mago di Esselunga, corto pubblicitario di 16 minuti realizzato dal regista Giuseppe Tornatore, che racconta l’avventura e la storia di Esselunga e che verrà distribuito gratuitamente ai clienti della catena di supermercati.

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