I nostri conti correnti non sono mai stati così ricchi. Numeri e spiegazioni
La Banca centrale europea ha esteso la stagione dei tassi bassi, aprendo addirittura a un taglio ulteriore, e quindi si prospetta un supplemento di strumenti finanziari a basso rendimento sul mercato.
Ecco allora che la liquidità resterà sicuramente parcheggiata a lungo sui conti in banca, dove gli italiani la lasciano sapendo di non ottenere alcunché in termini di rendimento, ma preferendo una soluzione a basso rischio per i propri risparmi.
È così che i nostri conti correnti raggiungono in questo inizio di seconda parte dell’anno cifre record: boom del saldo medio, del saldo attivo e di richieste nel Nord del nostro paese.
SALDO MEDIO E SALDO ATTIVO
Il saldo medio di 15.869 euro (era 14.189 euro nel semestre precedente) è il valore più alto della serie storica dal 2011. In crescita di quasi 2 punti percentuali anche il saldo attivo registrato, con il 37% dei conti che superano i 10.000 euro, valore seguito dal 21,3% di somme ricomprese tra 5.000 e 10.000 euro.
LA PREVALENZA DELL’ONLINE
Per quanto riguarda le richieste di aprire un conto, il 68,7% di esse ha riguardato conti esclusivamente online. A preferire l’online c’è un pubblico di età molto differente, visto che tra i 25 e i 40 anni si raggiunge il 70,3% e tra i 41 e i 55 anni la percentuale tocca il 69,8%. I conti correnti online sono diventati punto di riferimento per i consumatori italiani, che li scelgono sempre di più per le transazioni quotidiane, ma anche per depositare i risparmi e gestirli comodamente da casa o in mobilità.
A preferire la sola filiale rimane il 5,8% degli utenti, mentre il 26,5% sceglie un conto che sia sì digitale, ma consenta di operare anche in banca.
PROVENIENZA ED ETÀ MEDIA DEI CORRENTISTI
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, è ancora una volta il Nord Italia a condurre la domanda di conti correnti, con ben il 76,7% degli utenti. Il 15,9% della domanda proviene dal Sud e dalle isole, il restante 12,4% dal Centro del paese.
L’età media più diffusa dei correntisti è tra i 26 e i 40 anni (49,2% del campione rilevato), ma un buon 31,6% ha tra i 41 e i 56 anni. In aumento la quota occupata dagli over 55, ora al 17,6% dopo il 12,3% dello scorso anno.
Francesco Megna, autore di questo articolo, è commerciale settore banking
Foto pxhere.com
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