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Sulla collina sopra Baalbek, nella valle della Bekaa, tra le due catene di montagne che sormontano il Libano, svettano le bandiere gialle con una scritta verde in arabo. È un versetto del Corano: «È colui che sceglie per alleati Allah e il Suo Messaggero e i credenti, in verità è il Partito di Dio che avrà la vittoria». La scritta si intreccia con l'ombra di un fucile mitragliatore, il Khalashnikov. E il partito di Dio, in arabo, è Hezbollah.
I centocinquantamila uomini armati di Hezbollah
È nato qui a Baalbek il partito milizia sciita filo iraniano che ora è il gruppo armato più forte in Libano, che controlla, oltre la valle, tutto il territorio fino al Sud, al confine con Israele e il Golan. Centocinquantamila uomini armati che minacciano Israele con missili e razzi, a cui lo stato ebraico risponde ogni giorno con raid che uccidono capi locali della milizia. Sono loro gli uomini contro i quali Israele minaccia di scatenare una guerra all out, totale, fatta non solo di bombardamenti...
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