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Non ho visto Civil War, il film di Alex Garland uscito quest’anno, anche se mi sarebbe piaciuto. Ho letto che racconta di una nuova guerra di secessione ambientata negli Stati Uniti in un futuro prossimo. A quanto capisco, la vicenda non esplicita le ragioni del conflitto: il punto è immaginarsi l’America di nuovo in guerra con se stessa. La distopia è spesso usata come monito. Peccato che in questo caso la realtà, o almeno ciò che degli Stati Uniti vediamo in tv o leggiamo sui giornali, renda superfluo l’uso edificante della fiction.
Per chi volesse entrare in modo più dettagliato nel clima politico che si respira oltreoceano, consiglio The Boys, orribile serie tv di supereroi in calzamaglia che ha l’unico pregio di mettere in scena in modo realistico il grado di violenza dell’ideologizzazione del dibattito pubblico a stelle e strisce (spoiler: il cattivo somiglia a Trump).
A casa del “nemico”
Le immagini della mostra River’s Dream, del foto...
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