
Francia. La banca LCL chiede di ritirare il suo logo dal sito di un’azienda di articoli religiosi: «Non sosteniamo imprese cristiane»

Un’impresa cattolica francese che realizza bigiotteria e medaglie religiose si è vista chiedere dalla banca LCL, ex Crédit Lyonnais, di eliminare ogni riferimento a LCL perché la carta deontologica della banca non permette di sostenere «imprese cristiane». È questa la disavventura capitata all’azienda Maison Laudate, raccontata ad Aleteia dal fondatore Vianney d’Alançon.
NIENTE AZIENDE CRISTIANE. «Laudate esiste da quattro anni e ha un conto aperto con LCL, visto che io sono sempre stato con loro», racconta d’Alançon. «Lo scorso 30 giugno mi sono incontrato con il consigliere che mi ha messo a disposizione la banca. Al termine del colloquio mi ha informato che i suoi superiori non vogliono che usiamo più il logo LCL, che da sempre compare a fianco dei nostri moduli di pagamento on-line per garantirne la sicurezza. Mi ha detto che il logo sarebbe stato ritirato perché il loro codice deontologico non permette di sostenere un’azienda cristiana».
CONTI ESTINTI. D’Alançon è andato «su tutte le furie» e «ho informato il consigliere che avrei subito estinto tutti i miei conti, cosa che ho fatto a partire da giovedì scorso». Il fondatore di Laudate ha anche chiesto di prendere visione di questa carta deontologica «ma sto ancora aspettando che me la inviino». Intanto, continua, «molti ci hanno scritto per esprimerci la loro solidarietà e dirci che hanno estinto i loro conti con LCL. Anche alcune diocesi li hanno chiusi. Si tratta chiaramente di una discriminazione per motivi religiosi».
Articoli correlati
7 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Le banche sono imprese private e al pari del pasticcere che si è rifiutato di fare la torta di nozze per due gay, questa banca può rifiutarsi di servire aziende che vendono articoli religiosi o diocesi. Se di discriminazione si tratta lo è in entrambi i casi r non si può gridare allo scandalo solo perché si tratta di cristiani o altre confessioni.
Solo che il pasticciere è stato denunciato e dovrà comparire davanti al giudice, mentre la banca francese sarà incensata ,come al solito, dai media e dal mondo politico,Avessero fatto una cosa del genere nei confronti dell’islam, la Francia sarebbe stata rasa al suolo da Nato ed islamisti congiunti.
a proposito di islam il logo della LCL presenta una falce di luna in evidenza. bella coincidenza, o forse no.
C’era da immaginarselo, spero che vada fallita al più presto !
Di filome’ va ammirata la pervicacia: scrive sfrondoni, viene impallinata dal primo commentatore che passa ma non demorde e si lancia in nuovi sfrondoni. Un misto tra enrico toti e la piccola vedetta lombarda …
Non è la stessa cosa, i pasticcieri hanno fatto obiezione di coscienza, la banca ha fatto un atto di
discriminazione per motivi religiosi.