La chiesa è piena di macerie, ma a Mosul si torna a dire messa


A un anno e mezzo dopo la liberazione di Mosul dall’occupazione jihadista, la chiesa siro cattolica di San Tommaso, ancora ingombra di macerie, ha ospitato giovedì 28 febbraio una “Messa per la pace” che ha registrato anche la presenza di musulmani e di membri di minoranze non cristiane.

La liturgia, riporta Fides, è stata celebrata dall’arcivescovo siro cattolico Boutros Moshi nella chiesa situata nel quartiere storico dell’Orologio. Si tratta di una delle chiese più antiche della città. La chiesa era stata danneggiata ma non completamente distrutta dall’Isis.

Alla celebrazione ha partecipato anche il nuovo arcivescovo caldeo di Mosul, Najib Mikhail Moussa. La speranza è che questi piccoli segnali possano anche convincere i cristiani a fare ritorno in quella che una volta era la capitale economica dell’Iraq. Secondo fonti russe avrebbero finora fatto ritorno soltanto una cinquantina di famiglie cristiane.

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