Fecondazione assistita: calano le nascite, nonostante l’aumento esponenziale di embrioni congelati

Di Redazione
25 Luglio 2013
Per il ministro Lorenzin i dati sono «preoccupanti»: nonostante l'aumento di cicli e di donne che ricorrono alla fecondazione, il numero dei bambini nati è calato di 552 rispetto al 2010

Aumenta nel 2011 il numero di donne che ricorre alla fecondazione assistita, insieme al numero di cicli iniziati, di gravidanze ottenute e di embrioni crioconservati ma diminuisce quello delle nascite. È questo il risultato della Relazione sullo stato di attuazione della legge 40. Non era mai successo che il numero di bambini nati diminuisse, dai 12.506 del 2010 agli 11.933 del 2011.

MENO BAMBINI. «In particolare, si evidenzia, il calo più vistoso si è registrato per le tecniche “a fresco” di secondo e terzo livello – riporta Avvenire – quelle in cui vengono utilizzati gameti e/o embrioni già crioconservati. Rispetto al 2010, nonostante un incremento dei cicli del 6,5% si registra in questo caso anche un calo delle percentuali di gravidanze (-1,4%) insieme a una diminuzione consistente dei bambini nati vivi (-5,9% corrispondente a 552 bambini in meno)».

DATI PREOCCUPANTI. «L’elemento che però più sconcerta è che, a fronte di un costante aumento dell’età media delle donne che si sottopongono alla Pma, la diminuzione delle percentuali di gravidanza è maggiore per le donne più giovani. Si passa infatti dal 31% del 2010 al 29,2% del 2011 per donne con età inferiore o pari a 34 anni». I dati sono stati definiti dal ministro Beatrice Lorenzin «preoccupanti», tanto da richiedere un «approfondimento ulteriore per poterne individuare le cause».

EMBRIONI CONGELATI. Questi numeri dimostrano che la sentenza della Corte Costituzionale che ha stravolto la legge 40 abolendo il numero massimo di tre embrioni da trasferirsi in un unico e contemporaneo impianto, liberalizzando, di fatto, la possibilità di ricorrere alla crionconservazione degli embrioni, invece che accrescere «l’efficacia delle tecniche», l’ha diminuita. Gli embrioni lasciati, molto spesso, a morire nei congelatori sono aumentati in modo esponenziale: sono 18.798 nel 2011, erano 16.280 nel 2010, 7.337 nel 2009 e 763nel 2008.

INDAGINE DEL MINISTERO. Eugenia Roccella (Pdl) ha dichiarato: «La sentenza della Corte che era stata salutata come una correzione che avrebbe portato ad una maggiore efficacia delle tecniche, sembra aver sortito il risultato opposto: il ricorso massiccio alla crioconservazione embrionale e la riduzione di quella ovocitaria indicano cambiamenti nelle procedure seguite dai centri di procreazione assistita rispetto a quelli degli anni precedenti». E saluta positivamente l’indagine avviata dal ministero.

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