Famiglia Cristiana contro il Meeting. Le risposte di Amicone, Ferrara e Vignali

Di Redazione
22 Agosto 2012
Il settimanale dei Paolini attacca i ciellini per gli applausi a Mario Monti al Meeting di Rimini. Amicone: usano il Meeting per attaccare il presidente del Consiglio

[internal_gallery gid=44534] In un editoriale di questa settimana, Famiglia Cristiana attacca il popolo di Comunione e Liberazione. L’accusa è quella di avere accolto il presidente del Consiglio Mario Monti con un lungo applauso, riservato, secondo l’editorialista, a tutti gli ospiti del Meeting di Rimini, a ogni edizione, anche quando «il Paese» «si avviava sull’orlo del baratro», «su cui ancora continuiamo a danzare». «Il Paese è stremato» denuncia l’editorialista, e il comportamento dei ciellini «non ci sembra garanzia di senso critico, ma di omologazione». Il sospetto di Famiglia Cristiana è che a Rimini si plauda il potere soltanto perché rende «omaggio al popolo di Comunione e Liberazione».

Per il direttore di Tempi, Luigi Amicone, «quella di Rimini è una platea intelligente, mentre il giudizio di Famiglia Cristiana è motivato da un pregiudizio: sono schierati contro Monti e usano anche il meeting di Cl per prendere le distanze dal premier. È un modo malevolo e sciocco di fare demagogia» (Corriere della Sera, pag 13). Per Amicone, quelli di Famiglia Cristiana «sono orfani del bipolarismo prodiano» (La Repubblica, pag 10). «Anche D’Alema e Bersani», ricorda al Messaggero, «qui hanno preso i loro applausi. È normale. San Paolo in una delle sue lettere invita a pregare per coloro che ci governano. E lo fa guardando al potere non come a una cosa necessariamente negativa, ma come allo strumento attraverso il quale si possono fare cose positive. Questa è dottrina. E se Famiglia Cristiana invece pensa che il potere sia soltanto una cosa negativa ce lo dica con chiarezza». E al Mattino chiarisce:  «Il popolo del Meeting accoglie cordialmente tutti i rappresentanti delle istituzioni indipendentemente dalla politica».

Giuliano Ferrara, direttore de Il Foglio, non vede «niente di strano» nel fatto che i ciellini «applaudano Papi, premier; capi di stato e i loro leader». «Fanno molto altro, encomiabilmente». «Famiglia Cristiana è gretta nei suoi giudizi politici, è partitante e combriccolare in modo sciocco e canicolare. Parrocchiale sarebbe un complimento, visto che le parrocchie sono il suo sostegno e spesso sono cosa assai seria. Detto questo, mi auguro che a Rimini trovino il modo di mettere nell’infinito dei loro pensieri, delle loro preghiere e anche dei loro applausi e fischi l’infinitamente ingiusto della carcerazione preventiva come tortura inflitta a loro compagni di strada» (Il Foglio, lettere al direttore).

Secondo Raffaello Vignali, deputato del Pdl ed ex presidente della Cdo: «Se invece di sputare sentenze da lontano venissero a vedere quello che accade a Rimini, quelli di Famiglia Cristiana forse si renderebbero conto del livello dei contenuti e delle domande molto spesso fortemente provocatorie che il Meeting pone a coloro che invita a intervenire; così come chi interviene si rapporta a quelle stesse domande» (Corriere della Sera, pag 13).


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