Anche i paesi più ostili all'energia nucleare fanno marcia indietro. E l'Ue è a un passo dal riconoscerla come fonte "green" al pari delle rinnovabili
Una centrale nucleare in Repubblica Ceca (foto Ansa)
Sta cambiando il clima in Unione Europea sull'energia nucleare. Mentre l'enfasi sulle rinnovabili va scemando, complice il devastante blackout che il 28 aprile ha colpito Spagna e Portogallo, sempre più paesi progettano di costruire nuove centrali o di fare marcia indietro sull'antico veto all'atomo.
Grazie anche a un'impostazione meno ideologica della Commissione europea in materia di energia e alla generalizzata perdita di interesse nel Green Deal da parte dei Ventisette, più impegnati a riarmarsi che a fare di conto sulle emissioni di CO2, il nucleare sembra non rappresentare più un tabù, ma un'opportunità.
Sì alle rinnovabili, ma serve il nucleare
L'esempio più eclatante del nuovo trend è la Danimarca, dove oltre l'80% dell'elettricità consumata proviene da fonti rinnovabili. Il paese scandinavo - dove ha sede Ørsted, la più grande azienda eolica offshore al mondo, di recente molto in difficoltà a fronteggiare i crescenti costi e la scarsa remuneratività del settore - ha messo al ...