Egitto, Fratelli Musulmani costringono i cristiani a chiudere una chiesa e impediscono al prete di entrare

Di Redazione
30 Dicembre 2013
Un gruppo di estremisti ha impedito ai cristiani di Tarshoub di accogliere il nuovo sacerdote del villaggio, che è stato bloccato fuori città

Mentre si avvicinano le celebrazioni per Natale e nuovo anno, i Fratelli Musulmani hanno costretto i cristiani a chiudere una chiesa in Egitto e hanno impedito al sacerdote di entrare.

CHIESA SBARRATA. Lunedì scorso, a Tarshoub, nell’Alto Egitto, i Fratelli Musulmani hanno costretto i cristiani a chiudere la chiesa aperta da più di 40 anni nel villaggio. I problemi sono nati quando alcuni residenti stavano preparando l’accoglienza per il nuovo sacerdote del villaggio, ma gli estremisti hanno impedito al parroco di entrare anche solo nella cittadina.

CRISTIANI SOTTO ATTACCO. A Santo Stefano cristiani e musulmani si sono ritrovati per riconciliarsi e risolvere la situazione ma la Fratellanza ha rifiutato ogni compromesso e ha incitato la popolazione a distruggere le case dei copti, che sono state colpite con pietre e bombe Molotov. Molte delle loro proprietà sono state danneggiate.
Ora, mentre si avvicinano le celebrazioni per il nuovo anno, la chiesa non è stata ancora riaperta e il sacerdote non è ancora potuto entrare a Tarshoub. La polizia, denuncia Aina, non ha fatto nulla per arrestare gli aggressori, che sono ancora a piede libero.

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