Ecofin, Padoan: «Rafforzeremo gli incentivi per le riforme»
«Utilizzare gli spazi del Patto, non cambiare le regole ma usare quelle che ci sono in modo migliore, con lungimiranza»: questa in sintesi la ricetta proposta dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan davanti ai suoi omologhi degli altri paesi membri dell’Ue all’Ecofin, nella presentazione del semestre di presidenza italiana.
I TRE PILASTRI DI RENZI. Padoan ha illustrato in particolare i pilastri delle proposte renziane: il completamento del mercato unico, con una maggiore integrazione tra le economie dei diversi paesi, l’attenzione centrata sulle riforme strutturali nei singoli paesi e nell’Ue, necessarie per uscire dalla crisi, e infine più investimenti. «Il nostro Paese intende superare la frammentazione del mercato unico, mentre sul fronte delle riforme queste si faranno, facendo un miglior uso delle regole del patto di stabilità. Quanto all’ambito commerciale, la presidenza italiana gestirà il negoziato con gli Stati Uniti per l’accordo di libero scambio e gli investimenti».
PIU’ INCENTIVI PER L’OCCUPAZIONE. Il ministro ha sottolineato che l’obiettivo del semestre di presidenza italiana è «rafforzare gli incentivi affinché le riforme possano essere realizzate e attuate nei tempi appropriati, con un livello di ambizione adeguato. Il mio obiettivo come presidente dell’Ecofin è aiutare tutti i Paesi a trovare incentivi e spinta per le riforme». Occorre necessariamente, secondo Padoan, «avviare un dialogo concreto sul tema della crescita e dell’occupazione: su questo c’è totale accordo, è la priorità numero uno dell’Europa».
LE BANCHE. Il ministro Padoan è quindi passato ad illustrare ciò che si intende fare anche nei delicati rapporti con gli istituti di credito: «Valuteremo gli stress test » ha detto in relazione alla valutazione delle riserve di capitale delle varie banche, esami necessari per valutare la capacità di sopravvivenza ad una crisi. Poi ha aggiunto: «Vigileremo perchè il meccanismo di supervisione entri in funzione correttamente, con l’obiettivo di dare quanto più possibile segni di irreversibilita del progetto di unione bancaria».
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