Ddl Cirinnà e utero in affitto. Il mercato ha bisogno di noi

Di Luigi Amicone
15 Febbraio 2016
Si gioca una partita epocale. È la corsa a mettere a reddito l’ultimo bene rimasto finora indisponibile: la vita umana. Scene da un «incontro fra dittatura e civiltà consumistica»

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Pubblichiamo l’articolo contenuto nel numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti)

«Alessia, 24 anni, e Davide, 19, si sono giurati amore eterno nel comune di Orbetello (Grosseto). Un matrimonio come tanti se non fosse che il cerimoniere quando ha interpellato gli sposi ha chiamato Alessio lei e Valentina lui. Entrambi hanno rifiutato il sesso originale, seguendo un percorso di cure ormonali e visite psichiatriche. Ora hanno avviato le pratiche a Kiev per avere un figlio con la pratica dell’utero in affitto» (fotonotizia del Corriere della Sera, pagina 9, 7 febbraio 2016)

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]Domenica scorsa una coppia transessuale si è sposata con rito civile in un comune in provincia di Grosseto e ha annunciato di avere già avviato la pratica di adozione di un bambino concepito con la pratica dell’utero in affitto di una donna ucraina. Succede in Italia, Paese dove, come dicono Renzi e la sua truppa pro ddl Cirinnà, «mentono sapendo di mentire quelli che agitano i fantasmi del matrimonio gay e dell’utero in affitto». Infatti, Orbetello non è in Italia. Quindi, prima ancora che entri in vigore una qualsiasi legge che regoli in un modo o nell’altro la questione delle “unioni civili”, i militanti Lgbt procedono nell’opera di imposizione della loro agenda. E tutto tace. E per primo tace (e acconsente) il Quarto Potere. Famoso cane da guardia della democrazia e della legalità.

Nel frattempo capitano altre cose che raccontano bene il clima vigente. Tipo, un presidente della Società italiana di pediatria che viene preso a pantofolate e in 24 ore si rimangia il solo dubbio che un bambino possa crescere bene con due genitori dello stesso sesso. Un sacerdote viene linciato mediaticamente per aver suggerito alla Cirinnà di guardare avanti, molto avanti, con parole grezze, ma vere (tutti dovremmo ricordare che un giorno, al nostro “funerale”, Dio dirà l’ultima parola sui nostri atti). E addirittura l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica dalle cui informazioni dipendono atti e procedure dello Stato, per non smentire i numeri accreditati dall’Arcigay ai giornali, smentisce l’attendibilità delle proprie rilevazioni. Perché questo disastro ideologico nell’ultimo paese occidentale che resiste al matrimonio e alle adozioni gay?

Perché intorno alla questione dei “diritti gay”, intesi come accesso al matrimonio e quindi all’adozione dei bambini, si gioca una partita storica. La partita che punta a mettere a reddito l’ultimo patrimonio fino ad oggi rimasto indisponibile: la vita umana. Non a caso il termine marxista di “proletario” indicava l’individuo appartenente a una classe priva di ogni proprietà e mezzo di produzione. L’uomo e la donna che non hanno altre “catene da perdere” – non hanno altro bene su cui contare – che i propri corpi e la prole, i figli. Siamo oggi entrati nell’epoca dell’asservimento e mercificazione dell’“uomo proletario” da parte dell’“uomo borghese”? È così. Come ha osservato la fondatrice del movimento lesbico francese Marie-Josèphe Bonnet al convegno di Parigi del 2 febbraio scorso, «siamo passati da un patriarcato familiare a un patriarcato tecnicista. L’impotenza spirituale delle società occidentali, che non credono più in niente, ha facilitato la fuga in avanti della tecnica. Ormai il mondo crede solo nei soldi e nella tecnica».

Le forze in gioco
Questo servaggio e questa riduzione a merce riguardano soprattutto le donne. Come è evidente nella pratica della cosiddetta “maternità surrogata”, abbondantemente utilizzata anche da coppie italiane. Come dimostra la notizia con cui abbiamo aperto questo articolo. E come dimostrano le centinaia di “famiglie” omogenitoriali che premono sui tribunali e, leggi o non leggi, esigono riconoscimento giuridico. Sergio Lo Giudice può ben dire che la legge Cirinnà non prevede l’utero in affitto. Ovviamente, mente sapendo di mentire. È noto infatti che basta volare in Spagna, in India o in California, pagare 100 mila dollari all’organizzazione che procura i cataloghi delle donne e dei bambini à la carte (come ha fatto Lo Giudice) e tornare in Italia (come hanno fatto decine di Lo Giudice) con un bambino in braccio che ti legittima come “famiglia arcobaleno”. Bene, hanno denunciato le femministe parigine, questa cosa non si chiama “famiglia arcobaleno”. Si chiama schiavitù delle donne e dei bambini.

Melissa Cook, americana: «Alcuni affermano che essere madre surrogata è come fare la ballerina. Ma è falso. L’utero in affitto è semplicemente la vendita e l’acquisto di carne umana». Kajsa Ekis Ekman, svedese: «La maternità surrogata etica semplicemente non esiste». La Bonnet: «I bambini sono esseri umani, non possono in ogni caso essere prodotto di scambio. Non si può regalare un bambino. Così si uccide la madre e questa è “LA” regressione per eccellenza. L’utero in affitto è prima di tutto la distruzione della madre».

Dopo di che, davanti a una propaganda martellante, tesa a derubricare i dissidenti a marmaglia omofoba, cristianista e oscurantista, anche in Italia ora si delineano molto chiaramente le squadre in campo e le forze in gioco. Da una parte ci sono gli spiriti della laicità e dell’umanesimo (“tradizionali” come le lesbiche e femministe parigine?), le forze del mondo della vita e delle relazioni originarie che proteggono il mondo comune dalla sua naturale decadenza e dissoluzione nel disordine di Narciso. Dall’altra c’è la geometrica potenza di multinazionali, media e sistema di propaganda di massa che è guidato da élite e funzionari del neocapitalismo basato sulla tecnoscienza. I quali confondono l’opinione pubblica col rullo compressore di parole nobili e di apparente logica irresistibile. “Progresso”. “Siamo il fanalino di coda dell’Europa”. “Dobbiamo colmare un ritardo”. “La società è avanti”. “Il costume è cambiato”. Cosa potresti obiettare se le cose stessero effettivamente come suggeriscono queste frasi fatte? Ma le cose non stanno affatto così.

Dietro parole che descrivono un processo che deve apparire irresistibile per chi le pronuncia e ineluttabile per chi le ascolta, non c’è nessuna Divinità, nessun Demiurgo che soprassiede al cammino della storia. C’è, invece, in questa storia, l’apparato giuridico-politico-industriale della prima superpotenza mondiale. Il novello Prometeo vola con le ali di Apple, Amazon, Google, Facebook. Che, come ha ben raccontato una recente copertina de l’Espresso, sono i “cannibali” dell’attuale fase dell’economia globale, «dominano il mercato mondiale» e «nell’arco di un decennio sono diventate macchine da soldi, i cui capi guadagnano fino a sette miliardi in un’ora e si mangiano il resto dell’economia». Non a caso, le “quattro sorelle” sono anche i veicoli della nuova Bibbia obamiana (oltre che, ovviamente, le madrine finanziarie delle campagne elettorali democratiche, ieri di Obama oggi della Clinton).

Insomma, occorreva trovare un “logo” affascinante e una grande “buona causa” per ripulire l’immagine internazionale dell’America “guerrafondaia”, depistare l’opinione pubblica dalla bomba atomica dei “titoli spazzatura” sganciata sull’economia mondiale, scatenare la rivoluzione digitale con il mito delle “primavere arabe” (lato Twitter e Facebook) e il commercio di carne umana (lato Google e Amazon). Qualche spin doctor di Obama deve avere aperto il romanzo di Anthony Burgess Il seme inquieto (curiosamente mai ristampato nell’ultimo ventennio) e trovato quel segmento infinitesimale di popolazione che poteva essere utilizzato, suo malgrado, come apripista del Mondo Nuovo.

E così, esattamente un secolo dopo la presa del “Palazzo d’Inverno”, la “rivoluzione” è sbarcata dalle parti di Google. Non c’è più bisogno di fucili e cannoni. Oggi la rivoluzione si fa con la Rete. Per gli ingegneri di Google (così come per i nostri laqualunque a Cinquestelle che volenterosamente collaborano alla “rivoluzione americana” del postumano in Rete) la “singolarità” è una filosofia messianica che preconizza un futuro in cui l’uomo e la macchina si fonderanno per dare vita a una nuova, più perfetta creatura. Questa è l’utopia.

La resistenza viene da est
Non a caso la resistenza viene oggi dalla Russia (sotto attacco “arcobaleno” già dalle olimpiadi di Sochi) e dai paesi ex satelliti Urss. Per chi ha fatto per primo esperienza del sistema totalitario, come ha testimoniato al Family Day di Roma Zeljka Markic (donna che ha guidato la rivolta democratica in Croazia e Slovenia, dove i cittadini hanno cancellato per via referendaria le leggi sul matrimonio e le adozioni gay approvate dai rispettivi governi), è chiaro che lo scardinamento dell’alleanza uomo-donna e la neutralizzazione dell’identità umana sono ispirati da un’ideologia totalitaria analoga a quella che da Mosca è volata in Europa e a Washington. Tant’è che, intuita l’antifona, tocca addirittura al Financial Times e alla firma più prestigiosa del principale organo del capitalismo finanziario, Martin Wolf, mettere sul chi va là l’establishment Europa-Usa. «Senza dubbio negli Stati Uniti, ma anche in Europa, le élite sono sempre più isolate, il popolo non si sente più rappresentato» (Repubblica, 7 febbario 2016).

Filiere di embrioni umani brevettati; preparativi di clonazione; eugenetica per rispondere alla richiesta di carne bella e sana, esseri umani imperfetti avviati alla macelleria o alla catena industriale biologica che, buttato l’essere imperfetto, ne cannibalizza le parti all’uopo di fornire pezzi di ricambio alla domanda di “qualità della vita”… Tutto ciò rappresenta un “già” e un “non ancora” che, improvvisamente, potrebbe essere messo a repentaglio dalla dissidenza di una Zeljka Markic e di un popolo stile Family Day.

La spensieratezza dei gregari
Quanto sta accadendo oggi anche in Italia, quanto si è messo in movimento nell’ultimo ventennio in Occidente e che papa Ratzinger ha interpretato al meglio osservando il moto di qua e di là dell’Occidente, nelle sue due principali correnti nichiliste che si incrociano contendendosi il mondo, lo aveva già intuito quasi quarant’anni or sono tale Václav Havel. Un dissidente e, a partire dal 1991, presidente della libera Repubblica Ceca, scomparso nel 2011.

Era il 1979, ed era l’anno in cui il totalitarismo comunista toccava vertici che non registrava dall’epoca della repressione con i carri armati sovietici della cosiddetta “primavera di Praga”. Ebbene, invece di pensare ai propri guai (nel ’79 sopravviveva come aveva già fatto per tanti anni, in condizioni sociali da paria, tra prigione e lavori degradanti), Havel scriveva e metteva in guardia noi, dal nostro destino. Ecco le sue parole, tratte da Il potere dei senza potere, saggio scritto da sotto il regime più poliziesco dell’Est europeo («in ogni condominio c’era un poliziotto e su ogni pianerottolo c’era una spia», ci disse nel novembre 1989 a Praga, durante la “rivoluzione di velluto”, quando ci firmò e ci fece la dedica sulla copertina di questo suo saggio Cseo, editore dei soliti cattolici ciellini).

«In ogni uomo ovviamente la vita è presente nelle sue inclinazioni naturali: c’è in ognuno un pizzico di desiderio di una propria dignità umana, di un’integrità morale, di una libera esperienza dell’esistere, della trascendenza del “mondo dell’essere”: al tempo stesso però ognuno è più o meno capace di rassegnarsi alla “vita nella menzogna”, c’è in ognuno un pizzico di compiacimento nel confondersi tra la massa anonima e nell’adagiarsi comodamente sul letto della vita inautentica.

«Da tempo quindi non si tratta del conflitto di due identità. Si tratta di qualcosa di peggio: di una crisi dell’identità stessa. Molto semplicemente si potrebbe dire che il sistema post-totalitario è nato sul terreno dello storico incontro fra dittatura e civiltà consumistica. Questo vasto adattamento alla “vita nella menzogna” e la così facile diffusione dell’“auto totalitarismo” sociale non corrispondono forse alla generale ripugnanza dell’uomo della società dei consumi a sacrificare qualcosa delle sue sicurezze materiali in nome della propria integrità spirituale e morale? Non corrispondono forse al suo rinunciare volentieri a un “significato supremo” davanti agli allettamenti epidermici della civiltà moderna? Al suo cedere alla lusinga di godere la spensieratezza dei gregari? Infine, il grigiore e lo squallore della vita nel sistema post-totalitario non sono proprio la caricatura della vita moderna in genere e non siamo noi in realtà una specie di memento per l’Occidente, che gli svela il suo latente destino?».

@LuigiAmicone

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76 commenti

  1. Pietro

    Gutta cavat lapidem
    Che gli uomini si generino nel rapporto sessuale è l’ultima cortina di ferro. Il muro di Berlino fra x e y…
    Desiderato o no, imprevisto, se nasci da due che hanno “fatto l’amore”, “ottemperato ai loro doveri coniugali”, “scopato”, allora nessun potere potrà pretendere di essere il tuo “tutto” e che non ci sia spazio per “altro”, per l’imprevisto. Se vieni prodotto in qualunque altro modo, la pretesa si fa più plausibile. Certo nessun potere potrà mai crearti dal niente. La resistenza avrà sempre questo “quasi niente” da cui ripartire! La questione è che, dal punto di vista logico ed esistenziale, l’opposto del niente sono le paroline mamma e papà.
    Certi muri vanno semplicemente abbattuti…

    1. Giannino Stoppani

      Caro Pietro, hai ragione, ci sarà una Norimberga o, per restare nel paragone che hai fatto te, un ottantanove anche per questi, che, come quegli altri, credono di misurare il progresso con le loro idee scellerate.
      Ma permettimi un appunto:
      la pietra è morbida in confronto a certe zucche.

  2. Menelik

    Toni, sta cercando di tirarti in torta nelle offese.
    Non giocare nel suo campo, resta nel tuo, che ti conviene.
    Poi appena se ne accorgono in Redazione, verrà cancellato.

    1. Toni

      Grazie Menelik.
      Ho chiesto anche di rimuovere i miei post.

  3. giovanna

    Non so se, della trollona, fa più pena la versione shiva, la versione trucida alla enio, la versione saccente alla micheleL
    Direi tutte e tre allo stesso livello !
    Sì, il sentimento di pena, per questa poverina, è quello prevalente: deve essere veramente dura non essere capace di sentimenti, non capire i sentimenti altrui, essere immersi in una specie di limbo e affidarsi al copia e incolla per affermarsi in qualche modo, discutendo di temi di cui non importa un fico secco.

    E con quale mail farlocca a tempo discuterai con Galasi , cara trollona ??
    Secondo me con nessuna, pensa se l’incattivito Galasi si fa tirare in mezzo dalla trollona…messo male pure lui ( e non in quanto omosessuale, ti prego, Galasi, non piangere ! ), ma non credo al livello psycho della trollona !
    E lo sai che mi dispiace che stai male.

    1. Menelik

      Giovanna, l’hai capito che cerca di tirare in torta Galasi a unirsi nel trollaggio?
      Per ora lui scrive solo su FB.
      E’ una persona che la pensa in modo diametralmente opposto a noi, ma, almeno per ora, Galasi mi ha dato l’impressione di essere una persona sincera, diciamo un idealista di sinistra.
      Intendono arruolarlo nella loro guerra personale contro Tempi in quanto ce l’hanno detto: i gruppi ecclesiali, tra cui CL, per loro sono una forza che blocca la Chiesa Cattolica italiana verso l’accettazione della loro agenda LGBT e tutte le altre.
      Praticamente, messi alle corde i gruppi ecclesiali, la Chiesa casca perché prevarrà la linea Galantino.
      Chi fa trollaggio, non è qui per sfizio, è parte di una strategia che ha il fine di ridurre al silenzio questi gruppi.
      Evidentemente ci giudicano pericolosi, e questo mi lusinga.
      Penso che i messaggi trucidi di questo articolo presto verranno cancellati.

      1. giovanna

        Caro Menelik, il Galasi esordì qua sotto, ma appena ha capito che non c’era trippa per gatti, si è ritirato ad esprimere il suo raffinatissimo pensiero contro il debole su facebook.
        In ogni caso, sembra una persona vera e sarebbe bello se avesse gli attributi per non fuggire al confronto.

        Per quanto riguarda la trollona , qui micheleL-nino ecc ecc,, credo proprio che sia solo una disperata : chi mai vorrebbe organizzare un trollaggio di questa bassezza e fare l’effetto diametralmente opposto nei confronti dell’ideologia lgbt, pro-aborto, pro-eutanasia ???
        Dai, anche per appoggiare certa robaccia ci vuole un minimo sindacale di decoro e professionalità e la trollona colleziona figuracce su figuracce su figuracce : chi la assolderebbe mai ?
        Anche il fatto che interpreta personaggi diversissimi, che hanno in comune però il bisogno di spurgarsi qui e di essere contro la Chiesa, non depone a favore di una strategia che possa essere anche solo lontanamente fruttosa !
        Hai visto, sopra, come, in pratica, ammette di interpretare sia micheleL che camerata joe, dunque di spuzzettare sia come nick ottuso-laicisti e nick ottuso-islamo-nazisti ?

        Non dico che in assoluto non ci possano essere forme di pressione sugli ultimi spazi di libertà rimasti, ma per quanto riguarda la trollona, è così di basso livello, così ridicola, ridicolissima nel suo trollaggio, così macchiettistica coi nick trucidi e con gli 80studi80 e con l’untuosità dell’untuosissimo nino, che nel suo caso particolare sono convinta che non sia nulla di organizzato, ma solo lo sfogo di una persona disturbata che sta morendo di solitudine.
        No, si tratta di una persona parecchio disturbata, che sta dando la sua vita all’ammasso.

  4. giovanna

    Che poi, Galasi, Eluana non era tenuta in vita da nessuna “tecnica medica”, se non vuoi chiamare tecnica medica il bere e il mangiare..se il padre non si fosse impuntato, avrebbe continuato a mangiare imboccata, pure senza sondino, dato che riusciva a deglutire.
    E aveva un peso normale e un cervello normale, e aveva il ciclo, e riconosceva le suore e godeva di una passeggiata in carrozzella all’aria aperta.
    Ah, hai poi più chiesto alle tue amiche moderne se affitterebbero così facilmente l’utero e regalerebbero il bambino a terzi ?
    Facile parlare sulla pelle delle donne povere e pazze del mondo !
    ( non so come faccia una donna, se non è povera allo stremo, a prestarsi a questa pratica, pure pericolosa per lei stessa, con una salute mentale normale…dai, chiedi alle tue amichette…lo sapevi che molte ripetono l’esperienza per rimediare , in un certo senso, allo strappo del figlio…per poi stare sempre peggio ? )
    Però devo dire , Galasi, che l’aver colto in te l’altro giorno un briciolo d’umanità, l’aver detto , più o meno, che credi che una persona omosessuale possa essere risarcito della sua sofferenza con queste pratiche disumane, mi ha colpito.
    Ma ti assicuro che prevaricare il debole, il povero, l’ultimo al mondo non risarcirà nessuno, anzi.
    Fare il male non può risarcire di niente.

    1. Fabrizio Varesi

      Obbligare a vivere in stato vegetativo è un orrore di cui vi dovreste vergognare.

      Obbligare i cristiani a divorziare e ad abortire sarebbe possibile e giusto?

      Perche dovrebbe essere possibile e giusto che i cristiani impongano la morale della loro dottrina agli altri?

      Ogni giorno la morale della dottrina cristiana si dimostra ostile alla società civile e quindi vista l’incompatibilità tra religione e Stato perchè non chiedete di vivere in Vaticano sotto la guida del papa?

      Solo in questo modo noi saremmo liberi di progredire e voi felici di non dovervi piu occupare dei gay.

      Ma a voi questo non interessa, Ia vostra divinità vi obbliga ad imporre la vostra religione a tutti, è questo il vostro scopo?

      Non passerete, siete su un binario motto!

      1. Giannino Stoppani

        Ma anche vivere nel tuo stato trollativo non dev’essere una passeggiata…

      2. mamifacciailpiacere

        Per Fabrizio V., “Obbligare a vivere in stato vegetativo è un orrore di cui vi dovreste vergognare “, lei si dovrebbe vergognare a scrivere certe parole …

      3. Ve lo chiedo per l’ultima volta: non rispondete a questo troll, dallo stile violento e ferocemente anticattolico, è il solito frustrato e vigliacco Shiva101 che periodicamente (ogni due/tre giorni) viene bannato, ricambia indirizzo IP e nickname. Non fate il suo gioco e lasciatelo cuocere nella sua mediocrità; questo vale pure per MicheleL e Nino, altri storici elementi che infestano questo sito (e che hanno l’unico pregio di mostrare cosa sia davvero il mondo LGBT, peraltro).

        1. samuele

          Amen!!!!!!!!!!!

  5. Toni

    Gian Paolo Galasi
    Sei un grande, la miglior risposta allo zuccone puritano (ma scientifico APA). Dove lo Zuccone copre Galasi, con la classe e nonchalance che è tipica dell’artista nouveau bohemien, scopre . Ma sì,… è tutto un compra – vendi. Abbiamo Freud che ci ha detto che il bambino è un depravato, … è andiamo a lamentarci oggi di uteri in affitto e di pedofilia.
    Caro Galasi, sono un cattolico tradizionalista e bigotto, ma capisco che hai ragione dalla tua prospettiva: se si sceglie lo schifo (dalla mia prospettiva) come orientamento esistenziale, è inutile poi porre ipocritamente dei limiti.
    Ancora grazie.

    1. Toni

      e* andiamo a lamentarci.

    2. MicheleL

      Tra poco assisterà ad un confronto pacato e civile tra persone educate su facebook. Galasi rappresenta un punto di vista, diverso dal mio, che cercherò di discutere con lui.

      A lei piace che ci siano anime diverse, perchè lei mira a dividere per distruggere. Rimetta il suo ego a posto, perchè avere punti di vista differenti non significa fare una lotta per chi ce l’ha più grosso, l’ego, ma per trovare una posizione comune e condivisa; cosa impossibile per chi ha la verità in tasta e si riduce a fare l’aspirante terrorista dalle scarpette puntute.

      P.S. Persino Freud…Vuole aggiungere qualcosa anche sulle onde gravitazionali già che c’è? 😀

      1. giovanna

        Trollona micheleL, che mi fai , la gelosa di Toni ???
        E di cosa vorresti discutere col Galasi, dato che la pensate tutte e due uguale, lui per un suo percorso, tu per un copia e incolla per scavallare la giornata ?
        E credi che il tronfio Galasi si metterà a interagire con un troll fatto e finito come te ?
        Maddai !

      2. Toni

        Cosa vuoi dire al mio amato e stimato Galasi? Che rende un pessimo servizio essere così diretto ed artisticamente istintivo, al punto di rendere un pessimo servizio alla causa? Che foraggia gli omofobi e deve prendere esempio da te? Che lui dissipa dove tu, con sofferenza negli strettissimi vestiti da damerino … per far tutto apparir pulitino?

        Penso che Galasi è vero, tu sei una finzione. Non viene un buon discorso.tra voi, però ti preciso che :

        1) Galasi ha detto di Freud e della “perversione” del bambino;
        2) che è per il poliamore
        3) che è giusto l’utero in affitto.

        Ammiro Galasi, come ammiro il senatore per la sua intervista.

        bye bye 🙂

        1. Toni

          costruisci * con sofferenza negli …

        2. MicheleL

          Mi sa che la discussione sarà privata, per sua somma gioia. Lei che ama tanto giocare alle marionette, mettere in bocca le cose alle persone e poi giudicarle per quello che lei gli fa pensare.

          Avrebbe potuto assistere ad una cosa inaudita tra gli utili idloti fondamentalisti: uno scambio di punti di vista, ma mi sa che non le darò questo piacere. L’esito della nostra discussione lo vedrà in futuro, nelle parole di tutti e due.

          Galasi capirà anche come mai a lei piacerebbe tanto che io non fossi vero 😉

          1. Giannino Stoppani

            Ecco, così forse rimorchi pure.

          2. giovanna

            Bè, Giannino, se Galasi è ridotto a farsi rimorchiare dalla trollona, vuol dire che è alla frutta !
            Ma, onestamente, non credo corra questo pericolo : la trollona non è in grado di avere un rapporto da persone vere , qualunque genere di rapporto non basato sul molestare e imbrogliare, con nessuno.
            E me ne dispiace.
            Il suo stato “trollativo ” non glielo consente !
            Eppure, non sa quanto si perde…qui , senza il trollaggio spinto, la accoglieremmo comunque ( se la accogliamo come trollona !) e potrebbe sperimentare un attimo di sincerità, di scambio umano, di mostrare per la prima volta la se stessa che non accetta.
            Le vorremmo bene comunque, qualsiasi copia e incolla ci propinasse, qualsiasi sito farlocco tirasse fuori, qualsiasi cattiveria spargesse.

          3. Toni

            Non avevo dubbi che la discussione sarebbe stata privata. Figurati… roba fine… di pregio, non per tutti.

          4. Toni

            Quando dico che sei finto intendo che sei come Galasi…. ma ipocrita. Quindi la questione del “piacerebbe” non si pone minimamente.

  6. Fabrizio Varesi

    “Un sacerdote viene linciato mediaticamente per aver suggerito alla Cirinnà di guardare avanti, molto avanti, con parole grezze”

    Quello non è un sacerdote qualunque è Padre Livio Fanzaga, il direttore di Radio Maria, una specie di Imam del cristianesimo è sufficiente cercare su Youtube le sue esternazioni per capire che soggetto sia.

    “tutti dovremmo ricordare che un giorno, al nostro “funerale”, Dio dirà l’ultima parola sui nostri atti”

    Evidentemente non è cosi altrimenti Gandolfini non avrebbe mentito dicendo che in piazza c’erano 2 milioni di persone nè voi parlereste in continuo di utero in affitto.

  7. Fabrizio Varesi

    Ma cosa diamine c’entra il DDL con l’utero in affitto?

    La stepchild serve a garantire la continuità dell’ambiente familiare al bambino consentendo all’ALTRO genitore di continuare ad occuparsene e solo in caso di figlio naturale!

    Volete allora spiegare cosa accidenti avete scritto in quest’articolo e perchè continuate ossesivamente a parlare di utero in affitto?

    Peraltro l’utero è una donazione spontanea e quindi non certo in affitto, è un gesto molto nobile che consente la nascita di un bambino
    ma non eravate prolife?

    1. Toni

      Pensiamo che si comprano nobilmente i bambini per 80 mila dollari e poi ricorrono alla stepchild. Tu non ci credi? Se fiducioso? Siamo paranoici? Siamo maliziosi?

    2. Andrea UDT

      Gentile Fabrizio Varesi,

      lei è ancora affascinato dai nastrini arcobaleno del Festival di Sanremo.
      E’ l’unico motivo che riesco a trovare per la sua ingenua frase:

      “l’utero è una donazione spontanea e quindi non certo in affitto”

      C’è un proverbio volgare che più o meno dice: “col c#l# degli altri son tutti fro##”.
      E vorrei far notare come tutti i commenti che spacciano la GPA per dono altruistico provengono, guarda caso, da uomini. (beh, forse no: non ho ben capito se MicheleL sia un uomo o una donna).

      Chi invece non è affatto affascinato è la associazione “Famiglie Arcobaleno”. I gay che PER DAVVERO sono passati per la trafila della GPA sanno di cosa parlano, sanno che il grano bisogna cacciarlo per comprare (firmi un contratto e paghi, questo è comprarsi un figlio. in Canada e USA mediamente la gestante prende 19000€, fonte: codice etico famiglie arcobaleno).

      Dicevo che lo sanno benissimo quindi, in comune accordo con le loro colleghe lesbiche, scrivono questo sul loro codice etico:

      ——————————————————————————————————————————————————
      Le portatrici sono persone consapevoli che fanno questa scelta per i più svariati motivi, molto spesso altruistici, ma che molto probabilmente non la farebbero senza un compenso adeguato. Questo vuol dire che queste donne sono altamente consapevoli della loro potenza e che sono capaci di capire che un tale investimento merita una compensazione monetaria.
      Riteniamo che per troppo tempo le donne abbiano fornito gratuitamente aiuti e sostegno a figli, mariti, genitori e altre persone senza ricevere nessun compenso: ancora oggi, anche se si parla di “lavori domestici”, nessun parlamentare si sogna davvero di stipendiare le donne che si occupano della casa e della famiglia. Che alcune lesbiche e femministe, pur riconoscendo l’onnipotenza procreativa delle donne, pretendano che questo potere non vada risarcito, ci appare difficilmente comprensibile.
      ——————————————————————————————————————————————————-

      Hai capito Fabrizio Varesi?

      la verità è che con l’utero delle altre son tutti capaci a donare spontaneamente; te, Nino, Galasi e MicheleL compresi.

      1. Sebastiano

        AndreaUdT monumentale!
        Grazie!

        1. Fabrizio Varesi

          Non capite l’italiano? Il DDL Cirinnà prevede la stepchild SOLO per i figli naturali e garantisce la continuità con l’ambiente familiare
          Il DDL rafforza ancora di piu il divieto dell’utero in affitto percui dovreste assere asoslutmente favorevoli.

          SE l’utero viene donato (capisci il significato della parola? hai presente la donazione(legale) di organi?), in casi specifici ad esempio tra madre e figlia o per una sorella, ALLORA è un gesto nobile.

          Hai capito AndreaUDT??

          1. Giannino Stoppani

            Ma basta col solito slogan imparato a pappagallo!
            La stepchild adoption per i gay è una sanatoria per i pargoli comprati dai vari felici papà gay!
            Punto e accapo!
            Almeno Lo Giudice il coraggio delle sue riprovevoli azioni c’è l’ha avuto.

          2. Cisco

            @ Varesi

            Guarda, ho capito che anche con te e’ come seminare sull’asfalto… La stepchild adoption non condanna chi commette questo reato all’estero. Infatti c’è un emendamento per rendere questa “donazione” (questa e’ bella!) un resto universale, che il mondo arcobaleno si guarda bene dal sostenere. I bambini devono cresce con un padre e una madre e non essere oggetto di sfruttamento evoistico da parte di sedicenti “donatori”.

    3. Sebastiano

      “…solo in caso di figlio naturale…Peraltro l’utero è una donazione spontanea e quindi non certo in affitto…”
      Torna da Saturno (dove probabilmente sei finito) e chiedi spiegazioni al senatore Lo Giudice. Magari ti spiega come si può fare quello che tu ti ostini a negare.

      1. giovanna

        Tanto più, cari amici, che presto Fabrizio Varesi citerà il binario morto…è sempre la trollona , in versione simil-shiva !
        E dell’ennesima troll-firma di Nino sopra, ne vogliamo parlare ???
        Tanto alla trollona rimbalza tutto, non sa proprio cosa sia la vergogna, non ha la capacità di vergognarsi e quindi anche di progredire nella vita, è ferma, lì, nella struttura protetta, a buttare la sua vita trollando.

        Un saluto velocissimo ai miei super-pazienti amici e anche alla trollona nino-caroamicone-fabriziovaresi !

    4. MicheleL

      E’ come per il gender-babau. Si crea un finto argomento che spaventa e allarma, lo si ingigantisce e ci si concentra per distruggere la discussione. Così si impedisce di lottare contro misoginia e omofobia e si impedisce di avere una legge per le unioni civili.

      La gestazione per altri gratuita è una realtà, rara, ma reale. Come nel caso di Dana Hawkins.

      In un contesto istituzionale, come lo Stato compensa il personale medico e sanitario per permettere una nascita, per ad esempio il percorso della fecondazione assistita, lo stesso potrebbe fare in quei rari casi in cui una donna vuole prestarsi ad una gestazione per altri, consentendole l’accesso gratuito alle prestazioni sanitarie che sarebbero a carico invece dei genitori.

      Penso che nessuno presso le famiglie arcobaleno sarebbe d’accordo con l’idea di una “professionista delle gestazione”. Resta comunque un gruppo che è solo uno spaccato dell’ampia comunità omosessuale.

      Basterebbe infatti regolamentare l’utero in affitto,proibendolo assieme ad ogni forma di lucro e favorendo i casi (rari ma reali) di donne generose e di coppie responsabili che volessero intraprendere la strada della gestazione per altri. Gratuita e altruistica.

      Come constata siamo qui a discutere all’infinito di un caso molto raro tra le coppie omosessuali, persino tra quelli di genitori (molto spesso tali da rapporti precedenti), perchè così qualche moralista può fare la voce grossa, scandalizzarsi e rovesciare tutto il tavolo delle unioni civili.

  8. Emanuele

    Grazie, Luigi, grazie di cuore…

    Ma questo popolo che è sfilato a Roma così numeroso, le centinaia di migliaia che hanno firmato per “Uno di noi”, i milioni che hanno tentato di salvare la legge 40, hanno bisogno di pastori… Aiutaci a trovarli!

    1. Caroamicone

      Altroche’ se la partita è epocale. Si gioca la sconfitta storica del cattolicesimo italiano, trascinato nel baratro dai movimenti integralisti che hanno condizionato il paese in questi anni facendo mercimonio e motivo identitario della fede cristiana. E tutti capiamo che si tratta solo del primo passo : sul piatto ci sono già testamento biologico, obiezione di coscienza dei medici cattolici da rivedere,espulsione delle lobby religiose dalla Pubblica Amministrazione.

      1. giovanna

        DFTT
        ( nino-caroamicone : sempre la trollona, con faccia simil-presentabile e faccia trucida , sempre umanità sottozero )

      2. Nino

        @Caroamicone: non ci far caso, è una ossessionata ma in fondo è innocua

        1. Matteo

          Verissimo: lei è innocua, voi no.

  9. Nino

    Alessia, 24 anni, e Davide, 19 … una normale coppia eterosessuale, un uomo ed una donna che, come molte coppie eterosessuali italiane, ricorrono alla pratica dell’utero in affitto. Dire che che il ddl Cirinnà incentiva questa pratica è come dire che la incemtiva il Matrimonio

    1. andrea udt

      Buon giorno e ben svegliato Nino.

      E grazie per la perla mattutina: un uomo che transiziona a donna e una donna che transiziona a uomo per te sono una normale coppia eterosessuale.

      Con tutto il rispetto per Alessia e Davide non lo sono. Comunque i tuoi commenti sono sempre interessanti: danno la misura di quanto si deve ridefinire il concetto di normale per autoconvincersi che madre e padre sono solo concetti antropologici.

      A proposito, ti sei deciso?

      L’utero in affitto vorresti regolamentarlo o vietarlo?

      Perché non è normale pensare che si dovrebbe fare tutte e due le cose contemporaneamente come fai tu.

      Ciao e buona giornata lavorativa.

      1. Nino

        Io l’utero in affitto credo sia giusto vietarlo, ma sarei anche favorevole ad una seria regolamentazione se questa fosse possibile ovunque, ma non lo è (già non lo è in paesi come l’Ucraina o l’India)

        Il mio commento, forse non chiaro e me ne scuso, è che Alessia e Davide sono, per la legge Italiana, una normale coppia eterosessuale. Come tale si sono potuti sposare legalmente in italia, come tali potranno andare in Ucraina e ricorrere alla GPA (vietata alle coppie omosessuali in quel paese), tornare in Italia con un bambino di cui uno dei due è genitore biologico ed il coniuge potrà legalmente chiederne l’adozione come hanno già fatto tante coppie eterosessuali italiane alla luce del sole ed in ossequio alle vigenti leggi della repubblica italiana. Quindi loro non sono toccati nè interessati dal ddl Cirinnà

        1. giovanna

          E vai con la troll firma , trollona qui nino !
          Ma se ogni volta sbrodolavi che tu , come untuoso nino, eri contraria all’uteri in affitto e poi mi cadi così sulla domanda di Andrea Udt ?
          Ti bocceranno al troll esame di troll maturità !
          Ciao, trollona, per fortuna,per fortuna, per fortuna che non hai figli, anche se si può superare la guerra, si può superare la schiavitù, si può superare la malattia…ma superare di essere figli della trollona…non credo sarebbe possibile !
          A meno che non cambi qualcosa per te, che la speranza c’è sempre.
          Devo dire che ho visto , raramente, ma li ho visti, dei cambiamenti assolutamente imprevisti e imprevedibili in persone che nessuno avrebbe immaginato essere in grado di cambiare.
          Te lo auguro di cuore, trollona nino-micheleL-fabrizioshiva-enio ecc ecc ecc .

    2. Toni

      Caro Nino
      credimi, nessuno vorrebbe attaccarti se almeno fingessi bene di essere una persona normale. Invece col la pacata spudoratezza hai la sfrontatezza di presentare la cacca come una gustosa pietanza. Ho sempre avuto la convinzione che il dialogo è inutile, alcuni mi hanno fatto ricredere, ma tu, mi confermi nella banalità del male di cui sei servile espressione che esistono distanze incolmabili che giustificano il muro contro muro.
      Il ddl Cirinnà allo stato è da un lato l’equivalente di una sanatoria edilizia (ma ben più grave nella natura dell'”oggetto” da condonare), dall’altro l’evidente maglia ipocrita di consentire a denarosi di andare in America spendere 70-80 mila dollari e prodursi un bambino. La sfrontatezza è tale che un insigne personaggio è andato in TV a dircelo.
      Ora, data la natura del dialogo che riesco ad avere con te, non mi interessa questo, vorrei accedere un tantino al mistero del tuo essere: come fai ad essere cosi … e non sentire nessun imbarazzo a presentare la pietanza che ho richiamato sopra? C’è un farmaco? Ci sono segreti yoga acquisiti in Tibet? Tecniche cognitive comportamentali? … fammelo sapere.
      PS: Un bacio ai tuoi figli (hanno preso la pensione?… hai preso qualcuno che li accudisca per l’imminente vecchiaia?)

      1. Nino

        Caro Toni, per cortesia tienti i tuoi baci che ai miei figli non credo farebbero piacere.

        Hai ragione, il ddl Cirinnà, oltre a riconoscere i diritti (e i doveri) delle coppie omosessuali che intendono ufficializzare il loro percorso di coppia, diritti (e doveri) che le coppie eterosessuali che intendono ufficializzare il loro percorso di coppia hanno già da tempo, prevede la possibilità, nel caso uno dei due componenti della coppia abbia un figlio, che l’altro componente lo adotti. In questa casistica ricadono anche quelle coppie omosessuali maschili italiane (non tante credo) che hanno fatto ricorso (o faranno ricorso) alla GPA mentre le coppie eterosessuali italiane che fanno ricorso alla GPA (molte più di quelle omosessuali) questo già lo possono fare. Quindi secondo te è giusto permettere che danarose coppie eterosessuali vadano in America (o Ucraina, o India) e abbiano un figli ricorrendo alla GPA mentre altrettanto danarose coppie omosessuali no.

        Non mi pare che nessuno abbia fatto o proposto una legge per combattere la GPA, in realtà oggi voi combattete la GPA solo per combattere il ddl Cirinnà e perchè pensate che le coppie omosessuali non debbano avere nessun riconoscimento legale

        1. Toni

          Caro Nino,
          quante “pietanze”, ti avevo chiesto di lasciare perdere quest’aspetto: “percorsi di coppie omosessuali” (ullalà!!!) “diritti doveri” (ma dai!!!). Dico io, non ti accorgi che malaticcio senso di giustizia che hai? Sfrontatamente non ti accorgi che, facendo una traduzione in linguaggio non ipocrita( non da leccaculo), che risolvi il tutto in un patetico “ma se già c’è chi si è riuscito a comprare un bambino , ora che perché dobbiamo impedirlo agli altri che se lo vogliono confezionare?”. Tutto qua, caro Nino? Pensi che per me c’è differenza tra etero e gay quando si diventa schiavisti?

          Scusami per il bacio ai tuoi amati figli, mi son lasciato prendere dalla confidenza. Si può dire che li ho visto nascere, crescere, andare a scuola, fare mano nella mano con te le processione al gaio pride, poi lavorare ed andare in pensione… ho pensato che sono quasi uno zio virtuale… che sarà mai un bacetto.
          Non me ne volere.
          Ti saluto con la stima di sempre.

        2. Toni

          Ritento:

          Caro Nino,
          quante “pietanze”, ti avevo chiesto di lasciare perdere quest’aspetto: “percorsi di coppie omosessuali” (ullalà!!!) “diritti doveri” (ma dai!!!). Dico io, non ti accorgi che malaticcio senso di giustizia che hai? Sfrontatamente non ti accorgi che, facendo una traduzione in linguaggio non ipocrita che risolvi il tutto in un patetico “ma se già c’è chi si è riuscito a comprare un bambino , ora che perché dobbiamo impedirlo agli altri che se lo vogliono confezionare?”. Tutto qua, caro Nino? Pensi che per me c’è differenza tra etero e gay quando si diventa schiavisti?

          Scusami per il bacio ai tuoi amati figli, mi son lasciato prendere dalla confidenza. Si può dire che li ho visto nascere, crescere, andare a scuola, fare mano nella mano con te al gaio pride, poi lavorare ed andare in pensione… ho pensato che sono quasi uno zio virtuale… che sarà mai un bacetto.
          Non me ne volere.
          Ti saluto con la stima di sempre.

          1. Nino

            mi spiace che tu non capisca la differenza tra discriminare e non discriminare. Così come tu usi la metafora del condono, che prevede che un reato (edilizio) sia stato commesso, mentre qui nessun reato è stato commesso, per cui non si tratta di condonare un bel niente ma di riconoscere diritti e doveri a tutti

          2. Toni

            Mi dispiace che tu ometti, ma è una caratteristica che condividi con lo zuccone tomografato, che quando in una intervista si dice che si pagano 70-80 mila dollari per avere un bambino i “dettagli” sfuggono.
            Per me, di “comprare un bambino” (che è un reato) se devo impedire questo io DISCRIMINO TUTTI.
            Chiaro?

          3. Toni

            Correggo: Per me di “comprare un bambino” si tratta (che è un reato) e se devo impedire questo discrimino tutti.

          4. giovanna

            Certo che si è riconosciuto, il “michele80studi80”, stava parlando prima come “untuoso nino” !
            Però, che tenerezza, la trollona in veste di “micheleL” condivide l’idea della trollona in veste di ” nino”, cioè condivide quello che pensa lei stessa !!!
            Incredibile !!!
            Trollona, psycho ti fa un baffo !
            Ciao, cara.

          5. MicheleL

            Al contrario di lei, Toni dalle scarpette puntute, io non mi intrometto nelle discussioni altrui, ma visto che mi cita, intervengo.
            Cosa le sfugge esattamente nelle frasi mie e di Nino, che verifico condivide l’idea di escludere ogni forma di lucro da questo fenomeno? Viste anche le intenzioni del PD di normare la pratica, mi pare evidente che tutta la cagnara che fa è ingiustificata. Le coppie che ricorrono alla gestazione per altri sono tra le prime che vorrebbero un quadro chiaro per tutelare le gestanti da ogni forma di sfruttamento, perchè rimanga un gesto di generosità disinteressata.

            Quello che temo è che gli omofobi non vogliano affatto risolvere il nodo dell’utero in affitto per tutti (come accadde per la reversibilità alle giovani spose-badanti), perchè poi non avrebbero più nessun appiglio per discriminare gli insopportabili omosessuali, che un tempo bastava additare perchè tutti gli dessero contro.

          6. Toni

            Io non ho scarpette appuntite, e ti ho già detto che non ti picchiere per nessun motivo al mondo. Ho detto che “forse” prendi un calcio rinsavisci. Ma lungi da me incidere sulla parte più preziosa del tuo corpo. Ti ho detto pure che Nino ha amici che possono aiutarti in questa “prova”.

            Se paghi 80 mila dollari il lucro c’è.
            Tu sei a favore dell’utero all’affitto, lo vuoi gratis (ma è un’altra cosa) , ma il mercato c’è ed è florido. Strategicamente cecate di spruzzare profumo su questo letame

          7. Toni

            cercate*

          8. Toni

            Però…. “lo zuccone tomografato” ti sei riconosciuto subito. Non hai avuto il dubbio di pensare che si trattasse di altri.

          9. MicheleL

            Toni
            12 febbraio 2016 alle 10:50
            No…no, ma trovo umanitario prenderti a pedate con scarpa a punta metallica. Cento al giorno per un anno. Al temine ti farei scrivere a tema libero su questo sito. Se si intravedesse qualche conato di vomito nazi-islam ecc o complotto sio-celli-pluto -plato -mao -pao…. riprenderei la cura con 200 al giorno x 2 anni.
            Leggi di Più: Perché non si parla più della legge sull’omofobia | Tempi.it

            Si metta d’accordo con il suo gemello.

            E’ inutile che si affanni a tiare il ballo i casi di pagamento, qui si discute di rendere illegale il lucro a tutela delle donne e di regolamentare la gestazione altruistica.

          10. Toni

            Che c’entra … Camerata Joe mi ha detto che mi metterebbe in tasca per uscirmi di tanto in tanto e darmi tanti ceffoni a due a due fino a che diventassero dispari di numero dispari.
            Con Camerata Joe è diverso… lui mi darebbe l’olio di ricino con tabnto di imbuto in bocca (5 litri al giorno).
            I non glielo rinfaccio… è così.

            A te h detto “Forse” (che è diverso del “prenderti a pedate”) e per fini pedagogici curativi. Ti ho consigliato di rivolgerti a Nino che conosce una coppia sado mado che ti aiuterebbe. Punto

            Io con Camerata non ho piagnucolato dicendogli ad ogni incontro “mi hai detto che mi fai la bua …tanta bua… cattivo cattivo !!!”. Tu tra poco vuoi muovere un senatore per una discussione in parlamento sulla omofobia di Toni nel confronti tuoi. Una legge speciali antiToni. Finiscila.

            PS: E camerata non è il solo: ho tre numeri di telefono, di tre tuoi simili, messi in bella vista nei post, che mi invitano a singolar tenzone … facendomi capire che mi picchiano di brutto. Pensa te… chissà perché.
            Ed io non mi lamento di tonifobia.

          11. MicheleL

            Non ho idea di chi parli. Se in giro c’è un violento peggiore di lei, non mi interessa. Io non piagnucolo affatto, lei non mi fa nessuna paura, si figuri.

            Mi preme denunciare queste sue minacce di violenza fisica con un preciso intento di condizionamento ideologico, umiliazione pubblica. Perchè si capisca la gravità di simili affermazioni in un contesto pubblico, perchè di gay pestati dal branco se ne legge frequentemente.

            Può sempre chiedere scusa, sul fervore può capitare di scrivere cose di cui ci si pente, è capitato anche a me con Ratzinger e lo sa. Io le scuse le accetto, sono una persona corretta e non se ne parla più. Se lei mi dice che ha perso la testa perchè ho citato un Santo, io smetto di citare i santi e lei la smette di fare il violento e palla al centro.

          12. Toni

            Io non chiedo scusa di niente: Non ti ho minacciato, ma ho spiegato cosa intendevo dire. Motivando bene dato che mi trovo con te oggetto di calunnia. Troppo comodo avere un atteggiamento provocatorio, con la precisa mira di indurti a reagire e poi, a reazione avvenuta, lamentare un “vedete tutti, cosa mi dice … mi minaccia…l’omofobo…cattivi gli omofobi ” . Il problema tuo non è che sei omosessuale…. e che non sei uomo abbastanza. Il fatto del senatore (calunnia) io non l’ho digerito, e la cosa si è aggravata anche quando hai continuato a persistere all’indomani dell’intervista dimostrando di essere sprezzante al punto di repurare stupidi che vede e legge le cose che ha sotto gli occhi. La difesa ad oltranza a dispetto dell’evidenza solo perché si confida smisuratamente nel proprio farfugliare , In più metti il San Giuseppe in mezzo.
            Ti ho già detto che non ti minaccio fisicamente, non volevo darti questa impressione , ma io reagisco e tu me ne dai motivo.

          13. MicheleL

            Come per il caso delle sue parole calunniose verso i genitori omosessuali, che io non ho digerito e che nessuno digerirebbe (stampi e spedisca, per verifica), continuerò a classificarla come vile violento per le sue parole gravissime, in cui minaccia violenza fisica da lei stesso perpetrata per produrre un condizionamento ideologico seguito da pubblica abiura. Degno dei peggiori inquisitori e dei più disgustosi persecutori di omosessuali come ad esempio si vedono oggi in Russia.

            Dunque finchè non vorrà ravvedersi, per me lei resta il calunniatore della scarpette appuntite. Come preferisce, cosicché sia la reiterazione delle denuncia a compensare la gravità delle sue affermazioni.

          14. MicheleL

            Le ho porto un ramoscello di ulivo, ha schiacciato anche quello con le sue scarpette. Io veramente mi chiedo cosa ci vadano a fare a messa certi cattolici…

          15. giovanna

            Ti ricordi , Toni, come la trollona aveva intrepretato la cattolica ex-ciellina paolab ,con citazioni di Bibbia e don Giussani a raffica, poi rivelatasi per sfinimento una misera propagandista lgbt, personaggio comunque più nelle su corde ?

            ALTRIMENTI… perché mai l’aridissimo e freddissimo michelel-80studi80 dovrebbe andare a citare una conversazione di non so quanto tempo fa che tu avevi avuto col trucidissimo camerata Joe ???

            Tu, forse, ti ricordi di qualcosa che ho detto in passato a micheleL ?
            Lo escludo.
            Al massimo ti potresti ricordare qualcosa che TU mi hai detto in passato.
            E, infatti, micheleL si ricorda qualcosa che tu hai detto a camerata Joe, ma in effetti l’avevi detta sempre a michelel-trollona, che impersonava camerata joe !

            Mi darete l’onore della mia intuizione, in tempi non sospetti, cari amici ? 🙂
            Raider, avevo ragione o non avevo ragione ?

          16. Toni

            Questa è la mia calunnia:
            10 luglio 2015 alle 20:32

            “Non so come spiegartelo, … io non mi giustifico di niente (fa parte del tuo male di vivere non capirlo). Reputo i maschilisti al pari delle femministe dei falliti nella capacita di vivere un rapporto sano uomo donna. Reputo un gay che vuole impossessare di un bambino, (comprando pezzi, umiliando persone che vendono, producendolo, stabilendo magari come deve essere in base alle selezioni che farà, per farsi chiamare papà) … un pervertito.”

            Michele L

            10 luglio 2015 alle 23:09

            Per altro le faccio notare che adesso fa il bullo, ma se desse del pervertito al senatore Lo Giudice, che è un padre specifico, sarebbe passibile di una querela per ingiurie e penso sia giustissimo: c’è modo e modo di esprimere un dissenso e in una società civile non si può ammettere l’ingiuria e la diffamazione come strumento dialettico.

            Leggi di Più: Canada. In Alberta gender obbligatorio a scuola | Tempi.it

            ——————–

            Quindi il dire che se un gay ricorre all’utero in affitto lo reputo pervertito commuti e lo fai diventare una calunnia specifica ad una persona che neanche conosco.

            Tu, che tra l’altro reputi un crimine l’utero in affitto ( … a parole) invece monti una accusa specifica (“se desse del pervertito al senatore Lo Giudice, che è un padre specifico, sarebbe passibile di una querela per ingiurie e penso sia giustissimo”) . E da quel momento, non me lo hai tolto di dosso più.: Non solo ma sei passato dal “se desse” all’accusa diretta (” ecco il suo testo calunnioso rivolto anche a Lo Giudice:
            17 luglio 2015 alle 01:42 To.Ni ha scritto
            ————-
            “Un genitore da “carnevale” , un tizio mascherato da genitore, che li priva della verità: che è solo un bieco compratore di bambini.”)

            Ma in quella discussione io non ho mai menzionato Lo Giudice ma ho fatto riferimento al compratore di bambini perché ricorre all’utero in affitto.

            Quindi che rametto d’ulivo mi dai?
            Imbroglione, neghi l’evidenza citazioni parziali, campate in aria, usando e attribuendomi accuse su persone specifiche senza che io l’abbia mai fatto.

            Capisci che soggetto pericolo che sei?

            PS: Io ammiro Lo Giudice … perché ha messo in chiaro i termini della cosa con la sua intervista.

          17. MicheleL

            Se non è una calunnia, stampi e spedisca. Se Lo Giudice non rientra nella categoria da lei calunniata, allora non parla di nessuno e il problema non si pone.

          18. Toni

            MicheleL

            “Se non è una calunnia, stampi e spedisca. Se Lo Giudice non rientra nella categoria da lei calunniata, allora non parla di nessuno e il problema non si pone.”

            Non è una calunnia e tu sei un cretino. Ma se qualcuno, senatore o no, mi dichiara esplicitamente che si è impossessato di un bambino, (comprando pezzi, umiliando persone che vendono, producendolo, stabilendo magari come deve essere in base alle selezioni che farà, per farsi chiamare papà) … non solo gli dico che è un pervertito un pervertito, ma lo denuncio pure. Altrimenti il prvertito è rivolto a chi nell’ombra lo fa.
            Sei talmente chiuso di testa he non sai neppure quello che scrivi. prenditi una settimana di riposo che sei gonfio .

          19. MicheleL

            Sa benissimo che si tratta di una calunnia, come sa che se stampasse e la spedisse una condanna non gliela leverebbe nessuno. Il reato è pure depenalizzato, se la caverebbe con una ammenda per richiamarla ad un comportamento civile.

            Quello ridicolmente chiuso è lei, che lancia il sasso e nasconde la mano. Impari ad esprimere le sue idee in termini meno ingiuriosi, così non ne sottolineerà la debolezza che oggi la costringe a termini incivili per compensarla.

          20. andrea udt

            Caro/a/* MicheleL:

            “Le coppie che ricorrono alla gestazione per altri sono tra le prime che vorrebbero un quadro chiaro per tutelare le gestanti da ogni forma di sfruttamento, perchè rimanga un gesto di generosità disinteressata.”

            1) è peggio della la prostituzione (dove si vendono orgasmi e non bambini): se non le vuoi sfruttare non le paghi e non ricorri ai loro servigi.

            2) se ne trovi 1/1.000.000 che lo fa gratis rimangono sempre due macigni:

            la gestante può REGALARE il figlio che porta in grembo?
            la madre biologica può REGALARE il figlio?

            Prima di rispondere guarda tua madre (spero sia ancora viva e in ottima salute), poi guardati allo specchio e chiediti: poteva REGALARTI dopo che ti ha partorito?

            E se poteva farlo appena dopo che ti ha partorito, perchè non potrebbe farlo quando il figlio ha 1 anno, 5 anni etc. etc.?

            Mi raccomando, rispondi con parole TUE (e alla svelta che il caffè si fredda)

            P.S: le coppie che per DAVVERO sono ricorse alla GPA trovano giusto pagare circa 19.000€. Loro lo sanno che GRATIS non si compra un figlio.

          21. MicheleL

            1) Non si sfrutta una persona che da qualcosa in piena libertà e con spirito di generosità, conscia del significato di quello che fa

            2) Penso anche io che non ce ne saranno molte, 1 su un milione potrebbe essere corretto. Donne che hanno già avuto figli, che sanno cosa significa una gravidanza e l’importanza di essere genitori. Casi di gestazione per altri del tutto gratuiti ce ne sono, come quello di Dana Hawkins. Sono sicuro che sarà rarissimo.

            2a) Il figlio non è della gestante, essa lo sa perfettamente; ne rende possibile la nascita.

            2b) I figli non sono di chi mette materiale genetico o biologico, ma di chi agisce perchè vengano al mondo e li cresce amorevolmente.
            Infatti una donna può disconoscere il bambino alla nascita e in quel caso la sua nascita è voluta dalla società, che se ne prende carico per darlo in adozione.

            Siccome la cosa importante è il legame umano e non quello biologico, è ovvio che non si può dar via un bambino dopo che a 1 o 5 anni, a legame avvenuto, questo gli creerebbe gravi problemi. E no, i bambini separati dalla partoriente alla nascita non stanno peggio degli altri (e ancora, no, la sua opinione non conta, conta quella di un esperto).

            Io non rispondo infatti con parole mie, perchè, io, come lei, non conto nulla. Mi scriva che ci mettiamo d’accordo per questo caffè/pizza/cena e dopocena: [email protected]

          22. andrea udt

            insomma, anche tu pensi che la mamma e il papà siano un concetto antropologico.

            E anche tu sei credente (credi nel WhatWeKnow project dio tuo), ma di tipo bigotto: gli esperti (profeti psicologi lgbt) non li metti mai in discussione.

            I medici, alla Silvana De Mari li schifi. Anche perché parlano di adattamento epigenetico (medicina, fisiologia), cosa che le agenzie della GPA conoscono meglio di te: è per questo che non le fanno allattare le gestanti e gli tirano il latte come alle mucche.

            Naturalmente oltre che bigotto sei ingenuo. Infatti se la Scabini parla “di vuoto incolmabile” tu reciti i salmi di studi che non hai letto se non nel titolo.

            Ci sono intere biblioteche peer-reviewed (altro che 80 studi) che parlano di questo vuoto, di come cerchiamo padri, madri fratellastri che non abbiamo conosciuto.

            Dai, dimmi che non è vero.

            E ancora ti attacchi a Baiocco et alt. Che tu non hai letto. Se lo avessi letto (10 pagine, 30€) ti accorgeresti che il problema non esiste perché non è oggetto della ricerca. E, indovina, nemmeno Crouch indaga questo aspetto.

            Poi Baiocco et alt. approva Crouch che approva Baiocco e il loro indice H si alza con soddisfazione reciproca (e pure per la tua soddisfazione).

            Comunque io il 24 febbraio sono alla presentazione del libro di Carron a Padova.

            Piazzati all’ingresso con un cartello “UDT”. Ci diamo appuntamento per quando finisce e ne riparliamo al bar.

            P.S: se non vieni a Padova io dove ti posso trovare?

          23. giovanna

            eddai, trollona, ancora con queste mail farlocche a tempo ?
            non è possibile !

            toni, attento, micheleL e camerata joe, sono la stessa persona, si capisce benissimo che si tratta sempre della trollona !
            l’ha scritto lei stessa nero su bianco, poco sopra !
            ci ha messo una troll firma coi fiocchi, che deve fare di più ?

            non ti far tirare in mezzo da questa disperata !
            lei non ha niente da perderci, peggio di come sta non può stare, ma tu ci rimetti la salute !
            quando va sul personale è il suo massimo divertimento : in quel caso ti consiglio di non darle da mangiare assolutamente !
            poi, fai come vuoi, più di questo che posso dirti ?

          24. MicheleL

            Io credo nell’autorevolezza, credo nei dati quando sono credibili e lo credo in base al parere di rinomati esperti.

            Io non venero nessuno e non schifo nessuno. Le sue parole se le tenga nella sua, di bocca e non parli per me.

            Considererò Silvana De Mari quando pubblicherà una ricerca seria peer-reviewd non sul blog di Magdi C Allam. Perchè a colpi di blog si può dire tutto e il contrario di tutto, senza alcuna possibilità di verifica e si piomba nel caos delle opinioni infondate. Come la sua.

            Il vuoto di cui lei parla e di cui millanta biblioteche non è evidentemente reale, visto che lei pretende lo sia ma non traspare dalla letteratura sulle famiglie omogenitoriali. Una sua fantasia, dunque.

            Non bastano due articoli per fare un’indice H (o Regnerus e Sullins ne avrebbero uno elevato), ma centinaia di citazioni, come quelle degli autori citati anche nel What We Know Blog e non solo, perchè stimati in altri ambiti e autori nel complesso di migliaia di lavori.

            Sa che non abito a Padova e ci vengo raramente. E francamente preferisco vedere degli amici piuttosto che una persona che tratta una questione ideologicamente contro ogni evidenza. Se un dialogo sarà possibile, non me ne sottraggo di certo, ma prima avverrà via mail.

          25. Toni

            …ora * perché dobbiamo…

          26. Susanna Rolli

            AIUTO!!!!

        3. Cisco

          @ Nino

          Ma come fai a sostenere che non abbiamo combattuto? La legge 40, non per nulla osteggiata dal mondo LGBTetc, vietava ogni forma di eterologa e stepchild adoption. E in ogni caso non è un argomento serio sostenere che siccome le coppie etero possono fare porcate allora devono essere autorizzate a farle anche le coppie gay….

      2. Susanna Rolli

        AIUTO!!!

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