«Di questo si parla, questo ci muove: non il piantino per Francesca o l’ardore di Ulisse, ma spada e carità. E perché parlarne ai giovani non finisca con un morir sulle labbra di belle parole, non si può fingere. Non si può essere nel gorgo senza offrire l’assoluta, lacerante portata del motivo “provvidenziale” della Commedia. Un’opera totalmente religiosa, cristiano-cattolica nel suo senso purissimo e dottrinario. Non possiamo girarci attorno o amputarla delle sue sacre viscere, orizzonti di fede e spietato uso della ragione per rifugiarci nell’episodio poetico. Io non so mai quanti ragazzi accetteranno lo scontro e l’impresa di Dante, ma so che ...
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