Mi dite cosa c’entra il matrimonio gay con il virus e il Recovery Fund?

Di Marco Cobianchi
14 Ottobre 2020
Leggete Italia Oggi: l'unico giornale che ha spiegato per filo e per segno come mai le misure anti Covid dell'Europa sono bloccate per un problema di... diritti Lgbt
Manifestazione di eurodeputati davanti al Parlamento europeo per i diritti Lgbt in Polonia

Articolo tratto dal numero di ottobre 2020 di Tempi. Questo contenuto è riservato agli abbonati: grazie al tuo abbonamento puoi scegliere se sfogliare la versione digitale del mensile o accedere online ai singoli contenuti del numero.

Il primo giornale che leggo la mattina è Italia Oggi. Ve lo consiglio vivamente. È l’unico quotidiano fuori dagli schemi, che se ne fotte di tutto e di tutti. L’unico che in 60 righe mi dice che cosa è successo nella vita politica del giorno prima. E 60 righe sono pure troppe.

È diretto da un grandissimo giornalista, Pierluigi Magnaschi, che dà spazio a opinioni e interventi di tutti i tipi con l’unica regola dell’onestà intellettuale e dell’anti partigianeria. Quasi tutti i giorni c’è un articolo di Tino Oldani, l’unico giornalista (scuola Panorama, mica ho detto cotica) che ha spiegato per filo e per segno il motivo per il quale il Recovery Fund ritarda ad essere approvato. Lo sapete qual è? Lo avete letto o sentito da qualche parte?

Ebbene: il motivo per il quale Polonia e Ungheria si sono messe di traverso è che nelle ultime pagine del documento che regola la concessione degli aiuti agli Stati europei c’è una clausola che impone ai beneficiari di rispettare lo “stato di diritto”. Bene, bravi, bis. Solo che tra i “diritti” che devono essere rispettati per ottenere i soldi che servono per riprendersi dalla crisi causata dal Covid c’è (tenetevi forte, mandate a letto i bambini)… il matrimonio omosessuale.

Smettete di ridere! È vero! L’Europa ricatta paesi che non riconoscono questo tipo di unione imponendogli di inserire nella propria legislazione “diritti” che quei governi legittimi (nel senso di legittimamente eletti) non intendono riconoscere sennò il Recovery Fund se lo possono scordare.

Ora: al di là che sia cosa buona e giusta riconoscere i matrimoni omosessuali, di cui mi frega meno della marca del caffè del mattino, e al di là del fatto che io con Orbán non lo prenderei mai il caffè del mattino, che c’entra il Covid con gli omosessuali? E perché l’Italia dovrebbe vedersi erogati i fondi del Recovery Fund in ritardo perché Polonia e Ungheria non vogliono i matrimoni omosessuali?

Ma vi rendete conto che colossale boiata è questa architettura europea? Vi rendete conto che i rapporti di forza al suo interno sono regolati da ricatti che hanno l’unico scopo di uniformare, imponendoli con la forza degli sghèi, valori che i governi nazionali non accetterebbero mai di adottare? Un consiglio: leggete Oldani.

Foto Ansa

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