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La Cina è un paese in via di sviluppo. La decisione presa alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 1992 non è mai stata cambiata. Eppure da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: la Cina è diventata la seconda superpotenza mondiale, tiene testa agli Stati Uniti, anche se il sogno del sorpasso sembra ormai archiviato, e da anni il Partito comunista si vanta di aver sconfitto la povertà estrema (anche se non è vero).
La Cina beneficia del fondo "perdite e danni"
Eppure formalmente la Cina è ancora un paese in via di sviluppo, come il Benin o la Papua Nuova Guinea, e in quanto tale ha diritto ad accedere al fondo "perdite e danni", istituito alla Cop28 per aiutare gli Stati che subiscono le conseguenze più catastrofiche dei cambiamenti climatici.
Il fondo, depotenziato dai suoi aspetti più ideologici, ha già raccolto 660 milioni di dollari in promesse di finanziamento arrivate da diversi paesi. Tra questi c'è anche l'Italia, con Giorgia...
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