Contro il virus siamo in guerra? Risparmiateci almeno i predicozzi

Di Fred Perri
16 Aprile 2021
Da grande voglio nascere a San Marino. Oggi sarei vaccinato da Putin e al diavolo le attese, i furbetti, le direttore, le lezioncine degli esperti tv
Giovani in festa per strada in Israele
Grazie alle vaccinazioni di massa Israele ha cominciato da tempo ad allentare le restrizioni anti Covid

Da grande voglio nascere altrove. Premessa: questa è un’Avvelenata. Se siete deboli di stomaco o alti di ideali, voltate pagina. Se pensate di dover difendere sempre e comunque il vostro schieramento e, per fare un esempio, sostenete che la Regione Lombardia sia amministrata molto bene, andate direttamente a dar via il posteriore (no, non mi sono ripulito, è che c’ho “culo” alla fine e odio le ripetizioni). 

Fatta questa doverosa premessa, da grande voglio nascere a San Marino. Adesso sarei in orbita, vaccinato con lo “sputnik” del compagno (di merende) Putin. O in Israele, così adesso starei al Cassis Israel sulla spiaggia di Tel Aviv a gustare la loro splendida paella con cozze, gamberi e calamari, lumando (solo questo) le pupe. Invece sono rinchiuso tra guardiani, moralisti in servizio permanente effettivo, furbetti del vaccinino, Scanzi & De Luca, borsisti universitari di 28 anni, professori che non vedono un alunno da un anno, magistrati che non fanno un processo da tre: tutti vaccinati o che pretendono di esserlo. C’è un pirla che ha scritto, a quelli come me che lo esaltavano: Israele è in guerra. Vero, però almeno le ha vinte tutte, da noi l’ultimo successo è di Traiano. 

Niente Israele? Mi accontento del Marocco, anche loro stanno messi meglio di noi. Vogliono pure liberalizzare la cannabis. No, non sono per le droghe libere, ma nell’attesa che la strana coppia Fontana-Moratti mi chiami, una canna a scopo terapeutico me la farei. Meglio nascere nell’Inghilterra di Boris Johnson che era uno di “quelli che il Covid non esiste”: partito malissimo, ora è come Coppi in fuga sullo Stelvio, non lo prendiamo più. La Nuova Zelanda? Meravigliosa, ma lontana e poi rischierei di incrociare Luna Rossa. 

A proposito di erba, non ho mai pensato che quella del vicino è più verde, ma se c’è di mezzo la salute la prospettiva cambia. Tutto, ma non questo paese di incapaci a ogni livello e, soprattutto, di tutti voi, inutili idioti incapaci di scendere da una posizione politica e di ammetterlo. Siamo un paese di tifosi, pronti al distinguo se gli errori li fa la nostra squadra-parte politica. Quelli che sostenevano il governo Conte 2 adesso dicono che Draghi non ha ancora combinato niente. Vero, però se non abbiamo una strategia lo dobbiamo a quelli che c’erano prima e alla mediocrità europea. S’è vista l’Europa, con Big Pharma. Ragazzi, è più semplice una trattativa Stato-mafia che Stato-multinazionali farmaceutiche. E questi pensavano che, mostrando il petto flaccido del vecchio continente, Big Pharma andava a Bruxelles come a Canossa. In piena campagna vaccinale hanno finto di scoprire che AstraZeneca produceva in Italia e spediva in Australia. Hanno montato uno scandalo ad usum coglionem per i vaccini rintanati ad Anagni. Era tutta scena per il popolo bue: sbandierando un complotto (inesistente), coprivano la loro inutilità. Un vecchio trucco. 

Da grande voglio nascere in un posto senza Galli, Burioni, Capua, Bassetti, Pregliasco. Al massimo Viola, ma se dico la ragione finisco braccato da #metoo. Anche un paese con loro, ma zitti e in laboratorio. Dopo un anno chi voleva capire ha capito, menarcela non serve a niente. Chi non usa le mascherine e fa i party, non lo convinci con le previsioni apocalittiche. Se ne sbattono, questi, mentre a noi ci rovinate la vita. Capisco più i festaioli che quella strana (eufemismo) madre che ha denunciato i figli adolescenti: «Si vedevano con 4-5 amici, chiedo scusa, non ho saputo educarli». Belin, so’ ragazzi. Non lo faccio, ma capisco quelli che s’accatastano gli uni sugli altri appena possono. Da un anno si chiude solo e ora non si vaccina. Dopo un po’ uno dice: io mi ammalo anche così e allora sai che c’è? Vamos a bailar. 

Pure il calcio femminile

Il problema di questo paese sono gli orticelli, i moralismi, il politicamente corretto usato come clava. A proposito di corretti. Non so se all’estero i numeri siano farlocchi, ma se non prendete un virologo-star profeta di sventure (senza predicare sventure non sarebbe star) ma un medico normale, questo vi spiegherà che se uno ha il Covid asintomatico, piglia la macchina e sbatte contro il pilone di un ponte, gli fanno il tampone e finisce a rimpinguare i morti per il virus. Non è che faccio il negazionista, vorrei solo i numeri esatti. Questi, mi paiono buttati lì ad minchiam. Mi ricordano la mia esperienza al Mondiale Usa del 1994. Al mio giornale volevano che per ogni partita si segnalassero temperatura e tasso di umidità. Molti colleghi protestavano, non trovavano i dati, io ero l’unico puntuale. Il capo mi fece i complimenti e un collega mi chiese, invidioso: «Ma dove li trovavi?». E io: «Me li inventavo, tanto chi poteva smentirmi?». Ecco. 

Avete fatto la guerra ai ragazzi. Come se fosse facile essere un ventenne a cui strappano gli anni più divertenti. Belin, anche a Berlino nel 1945 i teatri funzionavano con i carri dell’Armata rossa alle porte. Qui si vive come d’inverno sugli alberi le foglie. Ho una sola certezza: se mi ferisco faccio come Rambo, mi cucio la ferita con ago e filo e se mi rompo una gamba, me la stecco con un’asse di legno. Niente ospedale. Il povero Carlo Tognoli ci è entrato con il femore fratturato e non è più uscito. 

Non solo il danno, anche la beffa. Questo è il paese dove una bella topa (si può dire? Mah) che di mestiere fa “il direttore d’orchestra”, viene insolentita da uomini, donne e linguisti perché doveva usare l’espressione che volevano loro e non quella che piaceva a lei. Ma si farà chiamare un po’ come vuole. Nessuno si è scandalizzato per Fiorello con la corona di spine a Sanremo, ma tutti si scandalizzano perché la Chiesa non benedice le unioni omosessuali. Non mi interessa il dibattito teo-sociologico ma ho una curiosità: tra tutti quelli che strillano, Elton John in testa, c’è qualche cattolico, qualcuno che va a Messa? No, perché, ho l’impressione che della Chiesa e della sua benedizione non vi freghi nulla e vogliate solo far casino. Non voglio stare in un paese che pubblica un articolo furente perché in quattro fiction c’è la storia di una donna che accusa ingiustamente un uomo di molestie. A parte che è successo, nella realtà, belin, state serene/i, è una fiction, lo dice il nome stesso. 

Per concludere, potrei sopportare di vivere senza vaccini, amministrato male, con i furbetti e tutto il resto, ma senza dovermi farmi far piacere le cose solo perché altrimenti sono un retrogrado. Un esempio: il calcio femminile. La mia amata pallanuoto ha la nazionale più vincente dello sport italiano. Medaglie vere, ori olimpici, mondiali, europei, non quarti di finale ogni ventennio. Non se la fila nessuno. Ma se io dico, non tanto che il calcio femminile è come la corazzata Potëmkin di fantozziana memoria, ma solo che non mi pare un grande spettacolo, rischio il pubblico ludibrio e la fine di Weinstein. Vabbè, basta, anche se avrei tante cose ancora da raccontare. Per dirla alla Guccini, la chiudo qui e a culo tutto il resto.

Foto Ansa

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