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Come sopravviverà il cristianesimo

Di Marco Cobianchi
14 Febbraio 2022
Chi ha la fede zoppicante come la mia, se mai trovasse il gusto della sequela di Cristo, non sarebbe per avere le risposte alle domande ultime dell’uomo
Interno di una chiesa

Non sono un filosofo, leggo raramente il Foglio e la mia fede zoppica. Date le premesse, ho tutti i titoli per entrare nel dibattito tra Alfonso Berardinelli e Ubaldo Casotto attorno a una questione importante, molto importante. Sintetizzando fino alla brutalità, la questione è se il cristianesimo potrà sopravvivere nei secoli a venire e come. Sul sito di Cl trovate la risposta di Casotto a Berardinelli che spiega i termini in questione e, sempre sintetizzando fino alla brutalità, Casotto, citando Ratzinger, dice che il cristianesimo – ecco la frase centrale – vivrà «finché avrà qualcosa da dire di corrispondente oggi, come in passato, alle domande ultime dell’uomo».

«Vergognandomi, ma solo un poco appena» (Guccini), mi sento di dire che non sono d’accordo. Chi ha la fede zoppicante come la mia, se mai trovasse il gusto della sequela di Cristo, non sarebbe perché qualcuno, dopo di lui, gli dà delle spiegazioni, delle risposte alle domande...

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