Caos calmo, di Antonello Grimaldi
Moretti melatonina
Un vedovo sta seduto su una panchina davanti alla scuola della figlia
L’hanno già ribattezzato a “Nipple Movie”, un film capezzolo. Perché in due scene sulle tre che Grimaldi riserva alla Ferrari, sono proprio loro i protagonisti: palpati, mordicchiati da Moretti in una scena di sesso volgare e gratuita. Per il resto Caos calmo è talmente calmo che si fa fatica a rimanere desti. Una panchina e un uomo seduto ad aspettare il ritorno della figlia da scuola. Attorno a lui personaggi di cui si dice poco o nulla. Così quella che poteva essere una ricognizione sul dolore, sulla falsariga magari de La stanza del figlio, diventa un film grigio e piatto, diretto senza personalità. Due scossoni: il settimanale Tempi che fa capolino in un’edicola e una bestemmia inutile e triste. Come tutto il film.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi