
Perché la Chiesa di Bruxelles vuole privarsi dei «frutti magnifici della Fraternità dei Santi apostoli»?

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Perché la Chiesa cattolica del Belgio ha deciso di non ospitare più la Fraternità dei Santi apostoli, opera sacerdotale che in piena crisi di vocazioni ha attirato in soli tre anni 27 membri, sei sacerdoti e 21 seminaristi, tra i quali un diacono? La decisione del nuovo arcivescovo di Malines-Bruxelles, monsignor Jozef De Kesel, non ha solo fatto scalpore tra i fedeli ma ha aperto un nuovo capitolo problematico nella gestione della diocesi.
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]CARISMA TRAVOLGENTE. La Fraternità è stata fondata il 7 aprile 2013 da monsignor André-Joseph Léonard. L’ex arcivescovo di Malines-Bruxelles e primate del Belgio, appena andato in pensione, si era ispirato al carisma di padre Michel-Marie Zanotti-Sorkine, sacerdote francese dalla vita avventurosa e dal carisma travolgente raccontato al pubblico italiano nel 2012 da un bell’articolo di Marina Corradi. Léonard alla Fraternità ha concesso di formare giovani al sacerdozio e ha affidato le parrocchie di Santa Caterina e Homborch.
«BELLEZZA DELLA VOCAZIONE». L’intuizione di monsignor Léonard si è rivelata un successo, a detta anche del nuovo arcivescovo: «La Fraternità riesce a sensibilizzare i giovani alla bellezza della vocazione e al ministero del sacerdozio diocesano». La Fraternità punta molto sulla vita comunitaria e «bisogna sottolineare quanto questa opzione fondamentale sia preziosa per la vita di un prete». Anche le parrocchie loro affidate sono vive e piene di giovani.
SOLIDARIETÀ CON LA FRANCIA. Tutto bene quindi? Niente affatto. Il nuovo arcivescovo, De Kesel, ha stabilito che la Fraternità non potrà più formare preti e dovrà abbandonare la diocesi, e quindi il paese, perché la maggior parte dei suoi seminaristi è di nazionalità francese e siccome «in molte regioni della Francia non ci sono sacerdoti, (…) non vogliamo mancare di solidarietà ai nostri vicini vescovi francesi», si legge in un comunicato ufficiale. I sacerdoti già ordinati non verranno scomunicati e potranno restare comunque al loro posto a guidare le parrocchie assegnate, mentre i seminaristi potranno entrare nel seminario diocesano.
RIORGANIZZAZIONE DELLA DIOCESI. La decisione ha deluso molti fedeli, già turbati dalla decisione inedita in una capitale europea di «riorganizzare» la diocesi, con la conseguente possibile chiusura di 35 chiese su 110 senza apparente necessità. Un gruppo di laici, parrocchiani di Santa Caterina, guidati da Bernard De la Croix, hanno scritto una lettera alla diocesi di Malines-Bruxelles, pervenuta a tempi.it: «Siamo sbalorditi dal fatto che la Fraternità sia vittima del suo successo. I seminaristi che vengono in Belgio, si uniscono a un carisma particolare e non è vero che questo svuota le diocesi in Francia. Al contrario, alcuni forse non sarebbero mai entrati in seminario senza una vita comunitaria come quella dei Santi apostoli».
RAGIONI IDEOLOGICHE? Continua la lettera: «Il principio di solidarietà invocato è piuttosto curioso. Su 80 seminaristi in formazione al [seminario diocesano di] Namur, oggi solo 25 sono belgi. Li rispediremo tutti nei loro paesi? Tutti i sacerdoti africani, polacchi che ci aiutano a portare il messaggio di Cristo in Belgio torneranno a casa loro? La Chiesa cattolica non è più universale? L’argomento invocato evidentemente non regge e noi speriamo che dietro ad esso non ci siano in realtà ragioni puramente ideologiche».
RICHIESTA DI UN INCONTRO. Nella lettera si ricorda anche che l’ordinazione di un diacono della Fraternità, prevista per giugno, è stata «rimandata sine die» senza spiegazione. Chiedendo all’arcivescovo De Kesel un incontro per meglio comprendere perché la diocesi vuole fare a meno dei «frutti numerosi e magnifici che porta la Fraternità dei Santi apostoli» il gruppo di laici si augura che l’obiettivo non sia «fare tabula rasa del lavoro di monsignor Léonard».
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32 commenti
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In Belgio la Chiesa Cattolica è messa piuttosto male , ma i protestanti sono messi molto ma molto peggio.
Spesso le cattedrali europee che sono diventate luogo di culto protestanti servono solo a organizzare concerti.
Incomprensibile l’atteggiamento di questo ( e di altri ) vescovi.
Imho a Bruxelles si sono così abituati a vivere in una società scristianizzata, che vedere una rinascita fa paura, agli avversari della chiesa e ai pastori stessi?
“L’argomento invocato evidentemente non regge e noi speriamo che dietro ad esso non ci siano in realtà ragioni puramente ideologiche”.
Cari parrocchiani di Santa Caterina, avete già capito tutto: tenete duro. Se non altro per garantire dell’ottima birra anche alle future generazioni.
L’apostata mandato dal Vaticano sta solo eseguendo ciò che gli ha ordinato il suo mentore, il card. Daneels (già coinvolto in scandali di pedofilia, ma “misteriosamente” potente membro della corte di Casa Santa Marta). Questi non sono manco cattolici: sono ideologi allo stato puro. Meriterebbero la gogna, piuttosto che essere messi a capo di intere CE.
Una Fraternità che ” riesce a sensibilizzare i giovani alla bellezza della vocazione e al ministero del sacerdozio diocesano” non dovrà per il vescovo continuare a “sensibilizzare i giovani alla bellezza della vocazione e al ministero del sacerdozio diocesano” per non turbare i rapporti di buon vicinato con i francesi. Siamo alla frutta.
…al caffè.
Temo che satana sia all’interno della chiesa belga.
Più che satana, direi tafazzi
Si chiama “opera di protestantizzazione”, nemmeno tanto occulta..
Avete tanto, ma veramente tanto da imparare dai protestanti!
Infatti, i protestanti sono finiti da un pezzo !
Spiritualmente, non sono niente.
Sono solo una stampella del potere mercantilista nord-occidentale.
Trascendenza: zero. Affari: tanti.
Religione del dollaro.
Se non fossi Cristiano Cattolico, sarei Ortodosso. E se nemmeno ortodosso, piuttosto dei protestanti, divento seguace del dio Crom, quello di Conan.
Almeno ha un po’ di spessore ruspante.
Aiuto!!, anche io sono una simpatizzante degli ortodossi! Un giorno per errore sono entrata in una Chiesa ortodossa…..bello!, un clima veramente “religioso”, poi son scappata dicendo:”Hey!, ma qui fan sul serio!! :).
: )
🙁
anch’io sono stato più volte “tentato” dalle sirene rassicuranti della tradizione. se non fosse per la disputa sul filioque che mi trova in sintonia con la chiesa cattolica forse sarei ortodosso.
Tipo?
Tipo come diventare cesaropapisti, ideologhi e perfettamente allineati ai diktat radicali e politicamente corretti. Ci credo che i protestanti vanno di moda tra anticristi di varia natura e grado: a volte manco sono più cristiani, dato che in nome del Sola Scriptura censurano proprio la Scrittura.
Grazie, Eques, tu ami la Chiesa, si sente!!
Grazie; tutto quello che scrivo non lo faccio per facile polemica, ma per esprimere un dissenso per il bene proprio della Sposa del Cristo, la quale non se ne fa niente di lecchini e baciapile.
Condivido pienamente, per questo bisogna pregare di più e meglio..
Esattamente; la preghiera è l’atto più cattolico che si può fare. La preghiera è la base, perché senza Dio non possiamo fare nulla.
Ma non avevi scritto Dio non esiste punto? Ma hai simpatie per i protestanti. Scommetto anche per la dea kalì. Come al solito sono i cattolici il problema.
: )
Letto solo titolo e sottotitolo, poi vedrò, prima possibile.
FEEEEELPAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!……dove sei? Sono io che critico i modernismo? A chi piace ‘sto modernismo?, chi tace, acconsente!
Torno giusto ora da una Santa prima Messa. Quel che ti contestavo, Susanna, è proprio l atteggiamento che leggo in questi post. Il modernismo è esistito, fece e fa danni a posteriori, come De Kasel. Non sono mai stato modernista e mi ripugna vedere la Chiesa dividersi in partiti. Ma alla Chiesa tutta si obbedisce. Cattolicamente.
Sei un uomo, un seminarista. Mi piaci. Perchè non sei modernista. Non obbedirò ad una Chiesa protestante, non tacerò come non ho taciuto quando qualcosa non andava e, se proprio non son gradita, mi scanso: fintanto che Eucarestia, Confessione e Rosario apparterranno alla Chiesa Cattolica, là io sarò: se la Chiesa Cattolica pian piano abbandonerà Eucarestia, Confessione e Rosario io là non ci sarò, semplicemente perchè non sarà più la Chiesa bensì una falsa chiesa. Auguri, Felpa.
Sarai mica Underwater!
Eh?
De Kesel più che un Vescovo sembra un curatore fallimentare …
In assenza di giustificazioni serie (non quelle barzellette del comunicato), a me sembra piuttosto il bancarottiere…
Cose cosi’ succedono solo quando si vuole piacere al mondo a tutti i costi.