«Omosessualità? Non è un problema morale, ma di ignoranza affettiva». Intervista a Giancarlo Cesana

Di Luigi Amicone
06 Luglio 2013
«Abbiamo perso il senso dell’amore come sacrificio e riconoscimento dell’altro da sé». Per Cesana l’ignoranza affettiva ha sbranato la società molto prima che fosse proclamato il dogma delle nozze gay

tempi-matrimonio-gay-copertina«Affermare che omo ed etero sono coppie equivalenti, che per la società e per i figli non fa differenza, è negare un’evidenza che a doverla spiegare vien da piangere. Siamo giunti a un tale oscuramento della ragione, da pensare che siano le leggi a stabilire la verità delle cose» (Carlo Caffarra, cardinale arcivescovo di Bologna)

C’è un’evidente irrazionalità nella pretesa di mettere sullo stesso piano ineguaglianze di carattere sociale, economico, razziale o religioso, e piallare la natura alla Robespierre, decretando che, da oggi in avanti, basta con questa storie di “uomini” e “donne”, “mamma” e “papà”, chiamateli come volete, se le diversità sono insite nella natura, beh, sappiate che raddrizzeremo le gambe alla natura e dichiareremo fuorilegge persone e cose che non si adeguano al potere ricreatore delle leggi positive. Detto ciò, in principio Giancarlo Cesana alza il sopracciglio e più che alla fine del mondo pensa alla malinconia di tutto questo trambusto nel mondo. In principio, il medico, l’ordinario di Igiene all’Università Bicocca, presidente del Policlinico di Milano, pensa che «l’istinto del sesso è come l’istinto della fame e della sete. Come non puoi vivere senza cibo e senz’acqua, così non puoi vivere senza l’altro. Di conseguenza, come devi stare attento a quanto mangi e quanto bevi, così devi stare attento al sesso. Infatti, a prescindere dall’omosessualità le malattie di origine sessuale stanno diventando le più diffuse dopo le patologie cronico-degenerative, dopo le malattie del cuore e i tumori».

Perfino il genio del positivismo giuridico, Hans Kelsen, una volta ammise che dietro il diritto positivo non c’è che «lo sguardo pietrificante di Medusa, il Potere». Invece, alla notizia del dispositivo della Corte Suprema, il filosofo festeggia. Dice Gianni Vattimo al Foglio, “Finalmente voi conservatori dovete accettare che non esiste alcuna legge naturale, ma soltanto il positivismo”…
E questo è il problema. Nel senso che invece una legge naturale esiste. Lo si capisce dal fatto che l’uomo a vivere fa fatica. Quindi non si è creato da solo. Non ha stabilito da solo le leggi della vita. Ci si deve in qualche modo adattare. Deve in qualche modo adattarsi alla legge che ha stabilito qualcun altro. A ciò che è iscritto nella natura. Non a caso, nei tribunali di tutto il mondo chi ammazza è condannato. Detto questo è vero che l’uomo ha sempre cercato di ribellarsi. E il racconto del peccato originale dice di questa ribellione. Ovvero che l’uomo ha tentato di sostituirsi a Dio per stabilire che cosa è il bene e che cosa è il male. Di qui la grande infelicità e la morte. Dice la Bibbia, e il cristianesimo conferma, al punto tale che Dio ha dovuto farsi uomo per salvarci. Però…

Però?
Però l’esultanza di Vattimo non mi sembra proprio completa. Ha dentro più di un pelo di esitazione. O almeno ha dentro il sospetto che la sentenza della Corte suprema e le varie leggi sul matrimonio gay aboliscano l’originalità e la ribellione che c’è nell’essere gay. In effetti una volta don Giussani mi disse che nell’omosessualità non c’è niente di originale perché vuole copiare il rapporto fra l’uomo e la donna, aggiungo io, fino al matrimonio. In fondo adesso si adattano anche loro alla legge naturale.

Un altro filosofo e politologo interpellato dal Foglio, Harvey Mansfield, l’ultimo dei conservatori a Harvard, spiega che il dato più negativo e, purtroppo irreversibile, del potere democratico è questa sua ideologia che si fa legge e dichiara che le persone non sono soltanto uguali, sono la stessa cosa.
Non è la democrazia, è la pretesa di dettar legge a maggioranza. Mentre la verità non segue la maggioranza. Altrimenti sarebbe stato vero il nazismo. Altrimenti sarebbe stato vero il fascismo. Altrimenti sarebbe stato vero il comunismo. O sarebbe stato vero tutto quello che la maggioranza ha pensato fosse vero. Mentre il mondo è sempre stato cambiato dalle minoranze che seguono la verità

E tu, da cattolico, non senti lo sconforto di non poter far fronte a quello che si contrabbanda essere “progresso”?
No, non sento questo sconforto per due ragioni. La prima è che la moralità non appartiene a una categoria che agisce secondo la legge e invece è assente in una categoria che la legge la subisce: il problema morale degli omo è esattamente uguale al problema morale degli etero. La seconda ragione è che questa pretesa di nozze omosessuali è un aspetto dello sfascio più generale delle famiglie. Distrutte dal divorzio, dall’aborto e, soprattutto, dall’ignoranza dell’affettività. Dall’ignoranza di cosa sia una affettività vera. E cioè che l’amore è anche fedeltà e sacrificio che comincia dal riconoscimento della presenza, che non si può abolire, dell’altro. Cioè, dal riconoscimento della differenza.

La Chiesa cattolica rischierà ora di essere messa fuori legge, visto che è fuori da ogni standard etico, dai cosiddetti diritti riproduttivi alle quote rosa, dalla “morte con dignità” ai diritti gay?
Potrebbe. Già Buttiglione venne messo fuori legge dall’Europa in quanto cattolico. E le leggi contro la cosiddetta omofobia non fanno presagire nulla di buono per chi la pensi diversamente. Così gli omosessuali stanno passando da vittime a persecutori.

C’è chi pensa seriamente che non serva più opporsi a questa deriva e occorra soltanto testimoniare la fede in Gesù.
No, bisogna fare tutte e due: testimoniare la fede e, come è possibile, opporsi anche in termini politici, civili, legali, a ciò che si ritiene sbagliato. Purtroppo, in questo campo, se si fanno battaglie che si perdono, non solo perdono coloro che le fanno, ma perde anche il valore che sostengono.

Ma allora non c’è più spazio per la moralità, intesa come la intendeva anche Socrate, cioè come amore e lotta per la verità della vita?
Tornando alla questione della moralità, io che sono etero e non mi giudico assolutamente superiore a un omo come a qualunque altra persona e per questo, come mi pare abbia scrtto Giuliano Ferrara non picchio un gay nemmeno con un fiore e non voglio discriminarlo da niente, se è capace, cosa che non è affatto scontata, dico questo: l’immoralità nasce quando non si rispetta la natura delle cose. E nell’omosessualità ci sono indubbiamente alcuni aspetti che pongono degli interrogativi. Aspetti tipo che un organo dalla funzione escretoria viene utilizzato con funzione sessuale. Tipo che il rapporto non è di per sé fecondo. Tipo che tra i malati di Aids il 60 per cento sono maschi omosessuali. Tipo che per questa ragione l’omosessualità viene considerata sesso insicuro. Tipo che gli omosessuali non sono ammessi a fare donazioni di sangue. Questi non sono miei pensieri. Sono dati di fatto. Con tutto ciò, lo ripeto, non è che uno che si ritrova con un orientamento sessuale omo sia peggio di chi ce l’ha etero. Perché anche l’etero quando fa sesso compulsivo o violento, quando se ne frega dell’altro o cambia partner come se fosse una penna biro scarica è immorale uguale. Poi ci sono altre questioni di carattere psicologico, che però è inutile discutere in questa sede.

Non trovi singolare che in coincidenza con la sentenza della Corte suprema americana la Russia di Putin vieti il proselitismo e anche solo la propaganda dell’omosessualità davanti a minori?
Beh, Putin sostiene una concezione che è durata più o meno 2 mila anni. Non è una cosa proprio così strana.

Testori e Pasolini, che per le avanguardie dell’agenda gay sono “omosessuali vecchi” e infatti mai avrebbero anche solo aderito alle associazioni di scopo tipo Arcigay, sono persone che hanno sentito la tragedia non della trasgressione in sé, ma di “un piacere da morirci dentro”.
Freddy Mercury, Love Kills, l’amore uccide. Infatti eros e morte hanno sempre camminato insieme. Solo che per cambiare l’amore, questo è il vero dramma cosmico, bisogna cambiare il centro di attrazione. Non è un problema di comportamento. Questo è il grande equivoco dei tempi moderni. Non è un problema di legalità, è un problema di affettività. Ci vuole un punto affettivo. Ci vuole un punto affascinante per cambiare sé, il sesso e il mondo.

@LuigiAmicone

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30 commenti

  1. Enrico

    Certo ha ragione don Giussani ed ha ragione il giudice della Corte Suprema:
    Gli omosessuali vorrebbero eliminare la diversità come ideologia e non c’è nulla di felice nella cultura gay, ben descritta non da Opztec ma dal film “shortbus”.
    In altre parole le donne sarebbero una specie di scherzo della natura, il mondo sarebbe meglio che fosse fatto solo da uomini.
    Don Giussani ha ragione nel senso appunto che, eliminando la donna, cioè la madre ( non ho i dati ma sono pronto a scommettere che le madri degli omosessuali maschi sono isteriche) non s’inventa niente di nuovo.
    Comunque non è che mettendolo per legge gli omosessuali seguiranno questa via dell’unione familiare , scordatevelo, allA maggioranza non gliene importa nulla.
    La verità e’ che sussiste una specie di nevrosi millenaria ( Putin e Berlusconi ne sono un esempio) che prevede l’eliminazione dell’eccitazione sessuale che è vista e vissuta come un gran tormento. Par di sentire da 2000 anni ‘ meno male che in Paradiso non si scopa’. L’omosessuale nevrotico come l’eterosesale nevrotico spera tanto che questo desiderio scompaia.
    Se posso permettermi un consiglio al direttore di Tempi dovrebbe e intervistare Giacomo B. Contri sull’argomento che ha una visione completa di tutti questi temi a mio avviso

  2. sergio

    Questi vostri articoli sono di una ignoranza plateale. Oltretutto sono poco cristiani visto che Gesù ha sempre predicato la tolleranza. Non solo voi non l’avete, ma oltretutto non avete altri argomenti intelligenti su cui discutere, se non dell’omosessualità? Secondo me dovete far più volontariato, smettereste di pensare con tanta arroganza e ignoranza ad argomenti di cui non avete le competenze e sopratutto l’umiltà di capire il vostro prossimo.

    1. H.Hesse

      @Sergio
      1) Se ritieni che gli articoli siano di un’ignoranza plateale dimostracelo se non non ci scocciare.
      2) Gesù avrà anche predicato la tolleranza ma mai ha detto di praticarla a scapito della Verità.
      3) Se non ti piacciono gli argomenti di cui si discute non si capisce cosa tu intervenga a fare.
      4) Se vuoi fare la parte del bravo cristiano impara a non giudicare con l’accetta il tuo prossimo.

    2. giovanna

      Caro Sergio, sempre questa rozzezza, questa mancanza di argoementazione o, possibile che sia così raro che intervenga un gay con testa e cuore appena appena volenteroso di confrontarsi? Tra l’altro solo oggi ci sono decine di argomenti intelligenti sul sito di Tempi, dal papa a Lampedusa alla situazione delle carceri, da Grillo al mare all’assessore di Parma che si è dimesso, dall’aborto negli Usa al piccolino di 19 mesi di gestazione, dalla depressione al dolore della signora D., ecc ecc, perché non li leggi, invece di essere così monotematico ? O pretendersti da Tempi gli stessi applausi interessati ed essenzialmente omofobi che appoggiano la causa gay sulla schiacciante maggioranza deo media ed alimentano invece l’omofobia ?

    3. Azaria

      1. Ció che vedo pieno di ignoranza é il tuo commento, senza una minima argomentazione.
      2. Quello che dimostra di mancare di tolleranza (oltre che di razionalitá) sei tu visto che non ti permetti di scendere dal piedistallo che ti sei auto-creato per discutere ma ti metti solo a giudicare (e chi sei per farlo?)
      3. Il volontariato é una prassi che per me (e suppongo anche per gli altri) é di base nella vita, fra l’altro fra le persone che aiuto io (e suppongo anche gli altri) probabilmente ci saranno anche omosessuali (non glielo chiedo perché non me ne frega niente).
      4. In genere sono quelli che NON fanno volontariato che attaccano sempre la Chiesa e le posizioni del Vangelo, non quelli che lo fanno.

  3. Stefano Leccardi

    Grande Cesana! È proprio un problema di affettività, di dove rivolgere lo sguardo, non innanzitutto di moralità. Sottoscrivo in pieno.

  4. Andrea

    Comunque ce ne vogliono di masturbazioni mentali per affermare l’uguaglianza tra un santo matrimonio benedetto da Dio e una … va be lasciamo perdere se no divento offensivo

  5. Cisco

    Mi sembra che Cesana contrapponga affettività e omosessualità (e libertà sessuale in genere), non vedo nessun pasaggio dove dice che l’omosessualita’ non e’ un problema morale, anzi conferma che l’immoralita’ nasce quando non si rispetta la natura delle cose, come nel caso dell’omosessualita’. D’altra parte questa e’ da sempre la posizione della chiesa, il titolo non mi sembra azzeccato.

  6. giuliano

    ma quelli di sinistra che rompono le palle che “bisogna rispettare la legge” ora voglio modificare la legge per non rispettarla e vogliono che si dica che è naturale che due maschi si possono unire !!. Cara Fede Easa vai a …….io ho ancora il cervello funzionante, mentre il tuo è andato in pappa se non riesci a vedere neanche quello che è naturale

  7. Roberto

    Precisazione. I casi di AIDS riguardano per il 75 % persone eterosessuali.
    L’AIDS è legata a comportamenti a rischio, non all’orientamento sessuale.
    Ergo un marito infedele puttaniere è a rischio AIDS mentre una coppia gay fedele NO.
    Per quanto riguarda il discorso su naturale / innaturale
    – i gay mica sono di plastica, esistono in natura, e sono stati creasti così
    – un frate mi ha detto “tutto ciò che Dio ha creato è buono, quindi se Dio ha creato l’omosessualità anche questa è buona e fa parte del suo progetto e va vissuta come un DONO”. Non accettarla è andare CONTRO il suo volere.
    – l’omosessualità esiste in natura: è provato che il comportamento omosessuale esiste in tutte le specie, eccetto in quelle che non hanno rapporti sessuali come l’echinoidea (riccio di mare) e gli afidi. Comportamenti omosessuali sono stati documentati, tra gli altri, nei seguenti animali: Cane, Gatto, Bisonte americano (che a quanto pare sarebbe l’animale con la maggiore percentuale di omosessuali), Cigno nero, Gabbiano, Anatra, Pinguino, Bonobo e altre scimmie, Delfino, Libellula, Elefante, Moscerino della frutta, Giraffa, Macaco giapponese, Leone, Lucertola, Furetto, Pecora, Iena, Tricheco, Orso, Cervo, Lamantino.
    – avere un diverso orientamento sessuale è NATURALE come essere MANCINI
    – E’ stato stabilito dall’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità

    Luterani, Valdesi, Anglicani, Presbiteriani hanno una atteggiamento molto più serio ed accettano l’omosessualità come una delle caratteristiche della persona CREATE DA DIO e pertanto che VA RISPETTATA

    1. Lorem Ipsum

      “Naturale” non è “esistente nel mondo della natura (quindi flora e fauna)” ma “corrispondente alla natura (e quindi all’essenza, in senso filosofico)” dell’uomo.
      Inoltre non so se ti sei accorto, ma col tuo discorso (Dio ha creato x, dunque x è buono) puoi giustificare ogni cosa: stupratori, pedofili, assassini e chi più ne ha più ne metta.
      Non ti sembra piuttosto che Dio ha creato gli uomini liberi di seguirlo o meno, quindi di fare anche il male? Ci credo che poi i Luterani accettino l’omosessualità: sono costretti dal loro credere nel servo arbitrio.
      E infine basta con i paragoni con gli animali: ma non vi sembra che l’uomo abbia qualcosa in più rispetto ad essi? Tipo la ragione (e tutto quello che scaturisce da essa: la capacità di astrazione, la creatività, etc.), per esempio?
      Oppure se gli animali (che agiscono solo per istinto) sono questi grandi maestri di vita, potremmo anche noi cominciare a sbranare i nostri figli per mandare nuovamente in calore la femmina o uccidere il partner dopo l’accoppiamento…

      1. Giuglio

        Guardi che se c’è il male prima ancora che colpa degli uomini, e di un Dio che ha creato un mondo strutturato sulla diade bene-male. Quindi se la prenda anzitutto col suo creatore e poi con gli uomini che lui ha creato.

    2. giovanna

      Non sono un pfessore universitario di igiene alla facoltà di medicina come Cesana, che presumo abbia qualche titolo per dire le cifre che ha detto sulla percentuale di aids tra gli omosessuali, ma la semplice matematica ci dice che se i gay sono circa l’1 % della popolazione ( 1 % al massimo, secondo parecchie statistiche molti di meno !) e per stare alla cifra sparata da Roberto costituiscon il 25 % dei malati di aids, bè, il problema mi pare più che evidente.
      E , sempre come lettrice di divulgazione scientifica, mi risulta invece che unanimemente per i medici il rischio di aids nei rapporti omosessuali deriva proprio da questioni fisiche , di un uso anomalo del retto, la cui mucosa è troppo sottile ecc ecc.Se poi vogliamo raccontare che i rapporti gay sono basati sulla fedeltà, queste barzellette non si possono sentire.
      Poi. Roberto, se sei sempre lo stesso Roberto, hai un pò stufato, te lo dico con affetto, con questa storia che pretendi un riconoscimento dei rapporti omosessuali dentro la Chiesa cattolica, facendo il giro di tutti i vescovi, frati e preti finché non trovi qualcuno che ti dia ragione nella tua immoralità : i rapporti sessuali sono ammessi solo dentro il matrimonio, al di fuori sono un peccato e il peccato è contro l’uomo.
      Non strumentalizzare l’amore dei preti, che è l’amore e la misericordia di Dio, facendo loro dire quello che vorresti sentirti dire. E l’accenno alle altre religioni conferma l’impressione.

      Molto bella la frase di Cesana, invece, su cui alcuni commentatori un pò superficiali dovrebbero riflettere, e cioè che l’omosessualità non è una condizione che rende peggiori o migliori di altri , ma ciascuno fa i conti con la realtà.
      Infine, ringrazio della domanda sullo sconforto: qualche volta lo sconforto mi prende, soprattutto se penso ai miei figli, a tutti figli, e le parole di Cesana mi aiutano a fronteggiarlo.

    3. Azaria

      Oltre a condividere al 100% i commenti di Lorem Ipsum ed in particolare quello di Giovanna (finalmente qualcuno che parla seriamente di statistiche per come vanno lette) mi focalizzo sull’ultimo punto, quello riguardante l’OMS e faccio due osservazioni.
      1. l’OMS considerava l’omosessualitá una malattia poi l’ha considerata un disturbo ed oggi considera un disturbo solo un tipo particolare di omosessualitá. Ora, o l’omosessualitá é cambiata con il tempo, o sono cambiate le definizioni di malattia/disturbo, oppure significa che le malattie non vengono riconosciute ma semplicemente decise da un gruppo di persone, il che é pericoloso ed irrazionale (se dovessero decidere che aids, colera, peste e lebra non sono malattie avremmo un terzo mondo che scoppia di salute e nessuna organizzazione umanitaria autorizzata ad intervenire)
      2. Se ci si fida dell’OMS ci si deve fidare di tutto quello che dice, compreso ció che afferma nel suo ultimo manuale (maggio 2013) in cui porta anche la pedofilia a normale orientamento sessuale. Se quest’ultima affermazione viene (come spero) presa per falsa (come giustamente é) non vedo perché ci si debba barricare dietro l’OMS per qualunque altra cosa.

      Attenzione, non sto dicendo che l’omosessualitá sia una malattia, non lo posso dire io, ma non posso dire neanche il contrario (visto che non mi fido dell’OMS e che non ho una definizione chiara del termine “malattia”) sto dicendo semplicemente che il tuo punto sull’OMS (l’unico che ancora era rimasto in piedi, visto che Lorem Ipsum e Giovanna ti hanno scardinato tranquillamente tutti gli altri) non ha ragione razionale di esistere.

    4. giovanna

      Scusa Roberto, sempre se se sei il solito Roberto che va girando presso i preti, ma ho notato un’altra cosa nei tuoi interventi: scrivi un messaggio sempre piuttosto lungo e con tanti spunti diversi, lanciando parecchi sassi, poi sparisci nascondendo la mano, senza rispondere nel merito del dibattito che tu stesso hai provocato. Ora, diciamo che me ne faccio una ragione, ma secondo me anche da questo atteggiamento, ripetuto varie volte, si vede come tu sia molto chiuso in te stesso, nelle tue convinzioni e non ami il confronto, a meno che non ti si dia ragione su tutto il fronte. Allora Luterani e Valdesi ecc diventano il top del top, perchè ti confermano in quello che tu hai deciso a priori. Per fortuna nella Chiesa cattolica non funziona così, altrimenti noialtri poveri peccatori chi ci perdonerebbe ?

  8. Franceschiello

    Prima il divorzio, ora il matrimonio omosessuale. La differenza è che prima si voleva il divorzio perché si considerava il matrimonio come tomba dell’amore, oggi invece si vuole a tutti i costi il matrimonio per gli omosessuali perché viene inteso come sigillo dell’amore.

    1. giovanni

      L’unione (mi rifiuto di chiamarlo matrimonio) tra due f….. (mi rifiuto di chiamarli come vogliono essere chiamati loro) è la tomba dell’umanità!!

      1. walter

        Meglio un f che un fdp come te. Questa è la cultura omofoba dei preti f e p

        1. Piero

          Giovanni, attento, stai commettendo uno psicoreato, lo Sturmführer Walter della Gaystapo è sulle tue tracce….

  9. andrea

    è un bell’articolo.

    Solo su una cosa sono in netto disaccordo: il divorzio. Si confonde causa con effetto. Non è che il divorzio distrugga la famiglia è la coppia distrutta che genera il divorzio.
    Divorzio che diventa inevitabile per preservare la sanità non solo della coppia, ma anche dei figli.

    Non è un ragionamento ideologico, ma figlio dell’esperienza: alla fine siamo stati noi figli a spingere per il divorzio prima che mamma e papà si distruggessero psicologicamente a vicenda.

    Ed è stata, ed è, cosa buona e giusta.

    C’è poi un punto spinoso: “deve in qualche modo adattarsi alla legge che ha stabilito qualcun altro”.

    Questo è IL PUNTO: per un credente quest’ALTRO è Dio, per l’ateo è la selezione fatta agli albori del tempo dall’ambiente fra le opzioni offerte dal caos.

    Come si concilia la garanzia di libertà di pensiero e azione per chi è credente e per chi è ateo? L’ordinamento di uno stato, una costituzione, potrà mai realisticamente concilare queste due visioni opposte?

    La Francia sta dando certamente pessima prova di sè. Ma è anche vero che in passato, quando la Chiesa ha esercitato il potere temporale, non è stata da meno, anzi…. come è vero che ove c’è una teocrazia (paesi mussulmani) le limitazioni alla libertà di pensiero e azioni sono fortissime: e ,personalmente, non credo dipenda solo dai valori fondanti dell’islam.

    1. H.Hesse

      Cinquant’anni fa chi si decideva a fare il passo del matrimonio era consapevole di fare una scelta incontrovertibile (fino a che morte non vi separi), e prendeva la suddetta decisione con la dovuta serietà.
      Col divorzio e prossimamente col divorzio facile, chi si avvicina al matrimonio lo fa con la consapevolezza, anche inconscia, che c’è un paracadute, e quindi prende la decisione di sposarsi con maggiore leggerezza. Ciò, evidentemente non può non avere conseguenze sulla stabilità del matrimonio ampiamente dimostrata statisticamente dall’aumento esponenziale dei divorzi negli ultimi anni.
      Poi, come ho già avuto modo di scrivere altrove, basta che il “partito” lo dica e si troverà certamente chi sostiene, col dovuto sussiego, che si può viaggiare su una bicicletta senza ruote.

      1. gmtubini

        Qui non si tratta solo di andare in bicicletta senza ruote, qui si tratta di voler vincere il giro d’Italia!

  10. Nicolò

    I miei complimenti ad Amicone. Mi è piaciuta moltoanche la passione con cui ha difeso la Veritá ieri durante la trasmissione La guerra dei due mondi su Rai3. Anche ieri ho avuto la conferma, attraverso la testimonianza di Amicone e del prete presente in studio, che la Verità non può essere negata, solo tuttalpiù ignorata. Non ho sentito una sola argomentazione seria contro le cose elementari che venivano ribadite dal sacerdote e da Amicone, solo attacchi violenti con formule stereotipe e stanche.
    Perchè la verità è che argomentazioni valide contro dati di fatto evidenti ad ogni persona pensante non ce ne
    sono. Ps. a scanso di equivoci non sono nè di CL nè simpatizzante, e ci tengo a precisarlo.

  11. Nicolò

    I miei complimenti ad Amicone. Mi è piaciuta moltoanche la passione con cui ha difeso la Veritá ieri durante la trasmissione La guerra dei due mondi su Rai3. Anche ieri ho avuto la conferma, attraverso la testimonianza di Amicone e del prete presente in studio, che la Verità non può essere negata, solo tuttalpiù ignorata. Non ho sentito una sola argomentazione seria contro le cose elementari che venivano ribadite dal sacerdote e da Amicone, solo attacchi violenti con formule stereotipe e stanche.
    Perchè la verità è che argomentazioni valide contro dati di fatto evidenti ad ogni persona pensante non ce ne
    sono. Ps. a scanso di equivoci non sono nè di CL nè simpatizzante, e ci tengo a precisarlo.

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