«C’è ancora posto nel Pd per i cattolici e per chi non cede al relativismo?». Il caso Adinolfi a Ciriè

Di Marco Margrita
29 Settembre 2014
Un convegno di presentazione del libro "Voglio la mamma" è saltato per questioni interne al partito. L'articolo di Aurelio Mancuso sull'Huffington post e i due nuovi incontri «alla faccia di questi censori senza qualità»

Mario Adinolfi, giornalista e scrittore, è uno dei fondatori del Partito democratico, fu candidato alle primarie per l’elezione del primo segretario (nel 2007) e scrisse le regole del Pd partecipando ai lavori della Commissione Statuto, fa quindi scalpore che si faccia pressione per annullare un evento che lo avrebbe visto protagonista in un circolo territoriale in terra piemontese, a Ciriè. Con tanto di intervento dei vertici provinciali torinesi per spingere i promotori (tra cui alcuni Giovani democratici di Torino) a recedere dall’intenzione di proporre una presentazione (l’8 ottobre prossimo) dell’ultimo libro dell’ex parlamentare­, Voglio la mamma. Un testo, come sanno bene i lettori di Tempi, che sfida la sinistra (da sinistra) su matrimonio gay, utero in affitto, eutanasia, aborto, transessualità. Racchiusi in un unico volume tutti i “temi” su cui la sinistra fattasi “partito radicale di massa” si è piegata al “politicamente corretto”: dal matrimonio omosessuale alla mercificazione della maternità fino alla cancellazione della figura materna nella cosiddetta “omogenitorialità” maschile. E poi altre questioni spinose come eutanasia, transessualità, aborto, turismo sessuale, pedofilia, eutanasia pediatrica. Con una visione “da sinistra” ma eretica e inaccettabile per buona parte della sinistra stessa, sulle orme della lezione di Pasolini e De André, Adinolfi espone insieme alle sue opinioni sulla difesa del soggetto più debole anche una serie di dati e cifre sui fenomeni citati. Troppo, evidentemente, per i vertici provinciali, che hanno “caldamente invitato” il segretario del locale circolo a negare la disponibilità a promuovere l’evento, da tempo concessa ai promotori ciriacese  dell’evento contestato.

voglio-la-mammaL’ARTICOLO DI MANCUSO. La segreteria provinciale si deve essere fatta spaventare dalla sconfessione, via Huffington Post, di Aurelio Mancuso (responsabile diritti civili Pd): «L’operazione mediatica messa in piedi dal noto blogger, meriterebbe un sonoro silenzio, così da farlo sprofondare nell’oblio assoluto, ma la scelta “coraggiosa” del Pd locale non può essere taciuta (…) Da dirigente del Pd, militante per i diritti di tutte e di tutti, cattolico e omosessuale, rimango disarmato dalle inconsistenti argomentazioni di Adinolfi, e mi piacerebbe che i dirigenti democratici del luogo riflettessero su quante persone, soprattutto giovani, si sentiranno ancor più lontane e disgustate da un partito che pensa che omofobia e misoginia valgano l’ospitalità, magari al pari di razzismo, antisemitismo, fascismo, ecc. Infine sarebbe meglio non propinare a propria difesa la partecipazione ai Pride, le posizioni “democratiche” su matrimonio gay, adozioni e così via. Non abbiamo bisogno di solidarietà pelosa, ma di azioni concrete, e chi ha concepito questa iniziativa, ha fatto una concreta scelta di campo. La prossima volta che capiterà a questi fenomeni di dover esprimere vicinanza ai gay o la voglia irrefrenabile di partecipare a una nostra manifestazione, sarà meglio che evitino, tacciano, rimangano a casa propria».

ALTRE DUE DATE. Una scelta, quella di non consentire l’evento, che fa dire a qualche giovane esponente democratico del circolo che ha accolto la sfida di Adinolfi per una sinistra non relativista sui temi etici a chiedersi: «C’è ancora posto per i cattolici e chi non cede al relativismo nel partito?». Dal canto suo Adinolfi affida a Facebook la replica: «A Ciriè vicino Torino dove avrei parlato l’8 ottobre nel circolo del Pd è arrivato un diktat via Huffington Post del responsabile diritti civili, Aurelio Mancuso, che ha costretto i ragazzi che mi avevano invitato a cancellare l’iniziativa. Mi hanno scritto una lettera addoloratissima, volevano disobbedire, ho detto loro di dare soddisfazione ai loro capi prepotenti. Se ti chiedono la tunica, dai loro anche il mantello, ci è stato insegnato. Ma io vado avanti. Non ho paura».
Il risultato di tanta ostilità? «E noi allora lo presenteremo a Fossano l’8 e poi a Torino in una location da mille persone il 9. Alla faccia di questi censori senza qualità, di questi piccoli burocrati di partito, di questi generali di una battaglia senza popolo, fatta solo da un club di carrieristi».

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27 commenti

  1. mariobon489

    Sono sempre stato di centro-destra, tanto per connotare una posizione che, aborrendo la sinistra massimalista, nel contempo non ha mai preso sul serio la destra classica, anche se ne condivido alcune posizioni. Sono insomma un “ibrido” difficile da collocare (anche per me stesso), ma non avrei mai pensato di fare il tipo per Mario Adinolfi, di cui condivido le battaglie, che sono anche quelle del cattolico (quale sono, anche se non praticante) ma tradizionale e che legge frequentemente gli articoli su http://www.bastabugie.it, che si indigna per la deriva della Chiesa e per l’atteggiamento di un Papa che tutto mi sembra, fuorché il Vicario di Cristo e dei suoi sicofanti. Consiglio anche, per chi non conoscesse il blog, di collegarsi su Riscossa Cristiana, che conduce le stesse battaglie di Adinolfi. Coraggio! Non permetteremo loro di vincere facilmente!

  2. Cisco

    Quella scientifica non è per nulla “evidenza”, dato che ogni risultato è influenzato dalle ipotesi di ricerca e i metodi usati: casomai si può parlare di coerenza rispetto alle premesse. Detto questo, Aurelio Mancuso mostra chiaramente la fine che farà il dissenso con l’approvazione della legge Scalfarotto. Nel PD c’è sempre stato posto solo per “cattolici” autodidatti come Mancuso: Adinolfi resista, e’ un grande.

  3. Paolo

    Ma relativismo rispetto a cosa??? Non è relativismo legiferare e tutelare persone in virtù di diritti umani ed evidenze scientifiche. Semmai è relativismo dare stesso valore a visioni contrarie basate solo su una concezione ideologica sulle quale si basano le confessioni religiose. Dovreste tenere caro il relativismo dato che tenere in considerazione le posizioni delle credenze religiose in merito è come dare all’astrologia lo stesso valore dell’astronomia nello studio dei corpi celesti.

    1. Sebastiano

      Uh, finalmente uno serio. Adesso ci dici quali sono queste “evidenze scientifiche”. Siamo tutti occhi e orecchie. Poi, già che ci sei, informaci se anche i bambini hanno diritti umani o sono alla stessa stregua dei criceti, e infine rendici noto se nella tua visione onirica la libertà di opinione e/o di espressione è ancora un diritto o deve essere sottomessa alla verità assoluta del pensiero dominante (il tuo).
      Aspetto risposte circostanziate, altrimenti significa che l’astrologo sei tu.

    2. Toni

      Non avete nessuna evidenza scientifica avete piegato soltanto la scienza all’ideologia ed avete, secondo uno schema caro ai sistemi totalitari, vietato aggredito ogni ipotesi contro come omofoba.
      I “diritti umani” non sono quelli che vi inventate in base ai rumori dello stomaco.

  4. Sebastiano

    Gli unici rimasti a credere ancora alla possibilità che i cattolici possano avere spazio nel PD sono Rosy Bindi e Famiglia Cristiana. E ho detto tutto.

    1. yoyo

      Il fatto è che non avrebbero dovuto mai crederlo. Le dottrine del PD sono lopposto del Cattolicesimo. Chi lo vota eredita la scomunica del pci. Sarebber ora di sconfessarli pubblicamente.

  5. recarlos79

    da una parte abbiamo un partito che censura le opinioni diverse, si fa chiamare democratico e la gente pure gli crede. abbiamo poi politici omosessuali che si credono cattolici modello e ormai pure i preti ci credono. qualcuno bene che va ha le idee confuse, o peggio è in malafede.

    1. giovanna

      Comunque questo Adinolfi ha un coraggio da leone, bisogna dirlo.

      1. giuliano

        ma è sempre di sinistra e a lui, pur con queste idee, nessuno sparerà alle gambe o gli tirerà in faccia statuette. Io sono passato attraverso il 68 e seguenti e ho imparato a mie spese che il seguente motto: “un comunista buono è un comunista morto” è valido e non ci sono altre soluzioni

        1. GabsTheFabs

          E COME NON ESSERE D’ACCORDO???????
          Ma peggio davvero sono i catto-comunisti, perchè questi danno alla violenta falsità ideologica melense giustificazioni pseudo-teologiche che alla fine fanno si che il Califfato bussi alle ns porte.

  6. Toni

    Sempre ex comunisti sono, che si pretende!

    1. Menelik

      …e gli ex-fascisti? E gli ex-berluscones?
      Ti porto questo esempio-testimonianza che c’entra poco con l’articolo, ma è un esempio assai emblematico ed eloquente.
      In un paese di mia conoscenza una ex-sindachessa di destra stampo fascista, appena insediatasi ha infilato in posti pubblici in una regione del centro un sacco di amici e amici degli amici che l’hanno favorita alle elezioni.
      Tra questi, un autista di mezzi pubblici è nella direzione del servizio idrico, sopra di lui c’è solo il direttore generale, un altro fascistone.
      Un’altra persona, marito di un’impiegata comunale, è stato imbucato nello stesso servizio idrico a controllare i depuratori consortili.
      Chiaramente né l’uno né l’altro capiscono un’acca di acqua.
      Qui non stiamo parlando ingegneri idraulici, di chimici, di biologi….no, di un autista dei mezzi pubblici e di un ragioniere.
      Alla direzione dell’acquedotto consortile e dei depuratori di detto consorzio.
      E prendono una paga entrambi, oltre a quella dell’altro lavoro, che non so come possano trovare il tempo per farlo.
      Quelli, se gli chiedi cosa è acca-due-o, ti guardano con lo sguardo interrogativo.
      Infatti, l’impianto di depurazione funziona…STA FUNZIONANDO…al minimo della potenzialità, e le reimmissioni in uscita…manco a dirlo…non sono conformi alla 152.
      (Quelli mànco sanno che è il D.Lgs 152/2006).
      Sai, perché dicevano che era solo la sinistra a dare impieghi agli elettori amici.
      Anni fa – continuo con un’altra reminiscenza-testimonianza – ci fu un concorso per guardiaparco, dovevi essere esperto di tecnica forestale.
      Dunque al paese X bandiscono il concorso e fanno gli esami (scritto + orale + prova pratica).
      Vince uno che, dicevano i maligni, aveva fatto la gavetta distribuendo i panini allo stand della Festa dell’Unità.
      Vero. Conosco la persona, e confermo che era vero.
      Però: si sono dimenticati di dire che la persona era, all’epoca, laureando in Scienze Forestali, con tanto di corsi della Regione sulla gestione delle aree forestali.
      Attualmente è dottore in Forestali ed ha mansioni di un certo riguardo in 3.000 ettari di superficie boscata.
      Almeno al Comune avevano deciso, già prima del concorso che di fatto era pilotato, di prendere quella persona, facendo un piccolo illecito, ma almeno l’hanno preso dall’università, uno che sa il suo mestiere, che ha compiuto studi specifici al riguardo ed in quella materia è molto ben preparato.
      Nel paese Y, invece……un autista degli autobus ai vertici di un consorzio idrico, ed un ragioniere “promosso” controllore dei depuratori consortili.
      E credimi, i risultati “ci sono” (parola di perito chimico, e per giunta specializzato nelle acque, e, credimi, in questo argomento non parlo a vanvera).

      1. Toni

        @ Menelik
        hai ragione, ed è facile parlare di tutto il malcostume italiano che è trasversale.
        Ma quando si parla di comunisti…. ed ex , nota che c’è un elemento aggravate, si sentono puri e chi non è come loro (ricordo le parole di Oriana Fallaci) “o è un mascalzone o un imbecille”. Basta leggere le parole del Manucuso…. è troppo evidente… gli piace epurare. Come facevano i suoi nonni quando avevano il “Muro”.

    2. antonio

      toni, ma li\le hai viste chi fa carriera nel PD: le MOSCA, LE PICIERNO, I CIVATI? altro che comunisti, questi sono qualunquisti e incapaci, gente che non sa farsi il letto o un uovo al tegamino, ma pretende di risolvere i problemi dell’italia e del mondo ( questa mattina, la Mosca sugli immigrati, ha dato risposte pietose)

      1. Toni

        Fuor di dubbio …. è che fanno pure la morale!
        Su me, devo ammettere, è rimasto impresso l’atteggiamento nei confronti della Carfagna (pari opportunità berlusca) che quando è diventata ministro, ancor prima che questa avesse detto una parola, le hanno versato addosso cose indicibili, da non dire ai peggior nemici. Poi quando questa (sciaguratamente) ha aperto ai giocosi diritti civili …..l’hanno seduta stante rivalutata.
        A B. l’hanno rovinato si le donne…. non tanto quelle delle cene galanti.

  7. Quercia

    Ma non vale più il motto “non condivido la tua idea, ma darei la vita perchè tu la possa esprimere”?
    …e il moto “vietato vietare”?
    …e l’eterna volontà di dialogo aperto e confronto libero?
    …e il divieto assoluto di censurare i libri non graditi?

    A me pare che questo “relativismo” abbia ben presente cosa sia giusto e sbagliato. Se fosse così, più che relativismo si potrebbe parlare di paraculismo. Infatti, qualunque valore non gradito è sbagliato, visto che ufficialmente tutto è relativo. Per i “valori” propri invece, questa relatività non vale più, e devono essere dogmi per tutti e guai discuterli (nel vero senso della parola). Non si discute. Altrimenti si viene bollati con neologismi assurdi. Non solo si tenta di bollare, ma si arriva addirittura a tentare di criminalizzare, punire e rieducare.
    Ma vi sembra normale che in Italia si discuta seriamente se una persona possa deliberatamente essere privata del sacrosanto diritto ad avere un padre e una madre? cosa ne penserebbe togliatti o pertini? Cosa penserebbero de gasperi e einaudi dei matrimoni gay?
    Vogliamo bollare tutti quanti come omofobi? paragonando i contrari ai matrimoni gay (perfettamente in linea con la ns costituzione e condannando senza equivoci qualsiasi violenza verbale o fisica verso gli omosessuali) ai fascisti/razzisti/antisemiti?

    art. 29 costituzione italiana (ricordo la più bella del mondo):
    “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.”
    art. 143 ss cod. civ.: “Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri.” Non mariti, non mogli, non marita, ne moglio. Marito: uomo, uno. Moglie, donna, una.
    Corte Costituzionale 138/2010: “I costituenti, elaborando l’art. 29 Cost., discussero di un istituto che aveva una precisa conformazione ed un’articolata disciplina nell’ordinamento civile. Pertanto…è inevitabile concludere che essi tennero presente la nozione di matrimonio definita dal codice civile entrato in vigore nel 1942, che tuttora stabilisce che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso.”…”In questo quadro, con riferimento all’art. 3 Cost., la normativa del codice civile che contempla esclusivamente il matrimonio tra uomo e donna, non può considerarsi illegittima sul piano costituzionale. Ciò sia perché essa trova fondamento nel citato art. 29 Cost., sia perché la normativa medesima non dà luogo ad una irragionevole discriminazione, in quanto le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio.”

    Che dire? più chiaro di così!!!!

    1. giuliano

      il “vietato vietare” è stato il motto che i sessantottini hanno usato per adescare i gonzi DC. Ora che hanno raggiunto lo scopo i rossi hanno modificato il motto in “vietato” oppure “vietare” ma come parole separate

  8. Paolo

    Ma perchè noi cattolici non ci facciamo un nostro partito invece di elemosinare a destra e a manca (nel senso di sinistra) e dover scendere a compromessi?
    Dov’è finita la vecchia e cara DC ?

    1. Menelik

      ….è finita al macero, caro mio, travolta dagli scandali e dal malaffare.
      Anche io voterei DC, se ci fosse.na DC onesta, però, seria, abbastanza pulita.
      L’opposto di ciò che era diventato.

      1. yoyo

        La questione non è rifare un partito cattllico, è che i cattolici non devono più votare partiti che si oppongono frontalmente alla loro visione del mondo.

    2. Davvero mi piacerebbe un partito cattolico, sarei felicissima se non altro per la morale cristiana!

      1. yoyo

        Basta che sia radicalmente antimoderno nel senso dato dal magistero della Chiesa. Niente mezzi come la venduta dc.

  9. lucillo

    Non c’è spazio per i cattolici, per i sindacati, per intellettuali… solo per marchionne!
    La democrazia nel pd è finita con la vincita di renzi alle primarie, e finché sta li non se ne parla.

    1. Menelik

      …anche prima di Renzi era così, e forse pure peggio.
      Solo che se fosse rimasta nelle mani di Bersani, adesso sarebbe a passi pure peggiori di Forza Italia, e assai probabilmente avremmo Grillo/Casaleggio al governo, e Rodotà presidente della Repubblica: come ben sappiamo, tutti ferventi cattolici, con idee contrarie ai sessantottini su aborto, droga, adozioni omosessuali, utero in affitto, ecc….

  10. beppino

  11. beppino

    Al di la di come la si pensi mi pare che di democratico qui c’é solo il nome.

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